Aprile 28, 2024
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Il Gruppo Wagner, fondato in Russia nel 2013, ha guadagnato notorietà come una delle più controverse società militari private del mondo. La sua denominazione prende spunto dal compositore tedesco Richard Wagner ed è stata scelta dal suo primo leader, Dmitri Utkin, un ex ufficiale dell’intelligence militare del Gru. Il nome in codice “Wagner” è stato assegnato a Utkin per la sua passione per l’estetica e l’ideologia nazista. Questo richiamo al passato riflette l’orientamento ideologico del gruppo, che abbraccia il neonazismo e il neopaganesimo slavo. Queste ideologie hanno guadagnato terreno in Russia a partire dagli anni ’70 e il Gruppo Wagner ha stabilito connessioni con gruppi di estrema destra sia in Russia che in Europa.

Composizione Ibrida: Reclutamento, Mercenari e Veterani delle Forze di Sicurezza

La struttura del Gruppo Wagner è caratterizzata da una composizione eterogenea. Si stima che oltre l’80% dei suoi membri sia stato reclutato nelle carceri, mentre il restante 20% è costituito da mercenari provenienti da diverse parti del mondo. Tra le sue fila si trovano anche veterani congedati dalle forze di sicurezza e dall’intelligence russa, nonché ex militari di Paesi slavi come la Serbia. L’addestramento dei membri del gruppo avviene in un centro di addestramento situato nelle vicinanze della base del Gru. Il Gruppo Wagner dispone di armamenti all’avanguardia, comparabili a quelli dei migliori contractor occidentali come quelli degli Stati Uniti.

Teatri di Guerra: Dal Donbass alla Libia, Siria e Mali

Fin dai suoi primi anni di attività, il Gruppo Wagner ha partecipato a una serie di operazioni militari in diversi teatri di guerra. La sua prima missione di rilievo è avvenuta durante la guerra del Donbass tra il 2014 e il 2015, quando ha fornito supporto alle forze separatiste nelle regioni di Donetsk e Lugansk. Successivamente, i miliziani del Gruppo Wagner sono stati coinvolti in conflitti in Libia, Siria e Mali. Tuttavia, il momento cruciale è stato l’invasione dell’Ucraina nel febbraio 2022, durante la quale i miliziani hanno perpetrato numerosi tentativi di assassinio del presidente Zelensky.

Coinvolgimento in Ucraina: tentativi di assassinio e leggi di protezione

ebbene il governo russo, fino a pochi mesi fa, non avesse legami ufficiali con il Gruppo Wagner, la Duma, la camera bassa del Parlamento, ha recentemente approvato una legge che punisce severamente chiunque “screditasse” i gruppi di volontari coinvolti nel conflitto ucraino. Questo indica una certa volontà da parte del governo di proteggere e sostenere le azioni del Gruppo Wagner. Tuttavia, all’interno dell’alto comando militare russo, il gruppo è oggetto di rivalità, soprattutto da parte del ministro della Difesa Serghei Shoigu e di Valery Gerasimov, capo dello Stato Maggiore delle forze armate russe e architetto della guerra in Ucraina.

Gruppo Wagner, quei neo-nazisti che combattono per lo Zar Putin

Vladimir Putin ha detto di voler “denazificare” l’Ucraina, con il famigerato battaglione Azov a fare da “gancio” psicologico per giustificare le nefandezze della guerra. In fondo se i bombardamenti servono a eliminare quei brutti ceffi il prezzo vale la candela. Tanto i neonazisti della Wagner non sono ufficialmente truppe governative, a differenza del battaglione Azov. La Wagner dicevamo, praticamente una versione russa della Blackwater statunitense che ha operato a lungo in Medio Oriente e in Asia centrale a supporto dei marine e degli eserciti locali, a dimostrare quanto i due “imperialismi” siano speculari, anche nelle metodologie di supporto alle iniziative militari. Per questo è importante conoscere la vera storia dei nazisti Wagner.

Sulla filosofia neonazista della Wagner ci sono pochi dubbi. Basti pensare al “di fatto” comandante”, il luogotenente colonnello , 51 anni, ex paracadutista, ex agente dell’intelligence militare russa e fervente ammiratore di Adolf Hitler, tanto da avere tatuato sul collo il simbolo delle SS.

La vera storia dei nazisti Wagner passa attraverso Dimitri Utkin grande fan di Hitler e non poi cosi diverso dal battaglione Azov

Utkin è stato decorato personalmente da Putin con medaglia al merito “all’ordine del coraggio” per «il ruolo decisivo» svolto nella sanguinosa battaglia di Aleppo. La Bbc è riuscita a tracciarne un profilo ideologico d dopo essere venuta in possesso di un tablet abbandonato in Libia nel sobborgo di Ain Zara da un contractor nel 2017: «Nella biblioteca digitale di Wagner abbondano riferimenti ad Adolf Hitler, al Mein Kampf, alle simbologie neopagane, alla purezza e alla superiorità della razza slava e all’inferiorità dei musulmani, tutti tratti tipici dell’estrema destra russa», scrive la tv pubblica britannica.

E se La vera storia dei nazisti Wagner finisse con l’inquadramento del gruppo nelle file russe?

Putin potrebbe dunque sfruttare la ribellione fallita di Prigozhin per creare una legge ad hoc con la quale regolamentare qualsiasi gruppo di combattenti mercenari. In caso di fumata bianca, il Cremlino andrebbe a controllare, più o meno direttamente, la Wagner e i suoi eventuali fratelli, così da scongiurare il ripetersi di ipotetiche rivolte o ribellioni.

Tutto ciò rappresenterebbe una contraddizione nella narrazione del Cremlino

Il Cremlino ha ripetutamente giustificato l’invasione del suo vicino come necessaria per eliminare i neonazisti da Kiev, che minacciano la pace e la sicurezza della Russia. Come giustificherà la macchina della propaganda Russa che per denazificare l’Ucraina si stanno usando dei nazisti regolari russi?

Giovanni Scafoglio

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