Aprile 30, 2024
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Nel corso degli ultimi nove anni, il mondo ha cercato di contrastare la Russia attraverso una serie di sanzioni internazionali. Tuttavia, questi sforzi si sono rivelati inefficaci, se non addirittura controproducenti. Il culmine di questa narrazione si è manifestato nel 2022, quando la Russia ha invaso l’Ucraina, dimostrando l’inefficacia dello spauracchio delle sanzioni. Questo articolo esplorerà gli eventi che hanno portato a questa conclusione e metterà in luce l’inadeguatezza delle sanzioni come strumento di deterrenza geopolitica. Di fatto le sanzioni contro la Russia si sono rivelate un fallimento.

L’annessione della Crimea nel 2014 ha segnato solo in apparenza l’inizio di un gioco di potere geopolitico contorto

Le nazioni occidentali, desiderose di mettere in atto un’azione decisa, hanno deciso di imporre una serie di sanzioni contro la Russia. Tuttavia, queste misure punitive si sono rivelate come tentativi inefficaci di minare la politica aggressiva russa. Invece di piegarsi, la Russia ha reagito con audacia, sfuggendo alle restrizioni e continuando il suo percorso senza remore.

Nel corso degli anni successivi, le sanzioni sono state accumulate come strati di vernice su un quadro incompleto. Blocchi commerciali, restrizioni commerciali e congelamento di asset sono state le armi utilizzate per colpire la Russia. Tuttavia, queste misure hanno dimostrato di essere come sassi scagliati contro un muro di cemento. La Russia ha dimostrato una sorprendente resilienza, eludendo le sanzioni e mantenendo intatta la sua economia.

Nel 2022, la Russia ha deciso di alzare la posta in gioco con l’invasione dell’Ucraina

Questo gesto audace ha messo in mostra l’incapacità delle sanzioni internazionali di scoraggiare l’aggressività russa. Le nazioni del mondo si sono trovate impotenti di fronte a questa dimostrazione di forza, rendendo evidente l’inefficacia delle sanzioni come strumento di dissuasione. È chiaro che la Russia ha continuato a perseguire i suoi obiettivi, indifferentemente alle restrizioni imposte.

Alla luce di questi eventi, è necessario valutare attentamente l’efficacia delle sanzioni come strumento di politica estera. Mentre inizialmente concepite come una forma di pressione per modificare il comportamento della Russia, le sanzioni si sono rivelate poco più che un’illusione di potere.

È tempo di rivalutare la strategia e considerare approcci alternativi per affrontare le sfide geopolitiche. Di fatto, l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia sancisce il definitivo fallimento del concetto di sanzione internazionale come è concepito dall’ONU

Giovanni Scafoglio

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