Cosa non si farebbe per qualche clic in più. Accade che un museo ha deciso di cambiare genere all’imperatore romano Eliogabalo, ricorrendo ai pronomi she/her (“lei”) e definendolo di fatto “una donna trans”. La notizia viene immediatamente ripresa dalla nostra stampa senza che nessuno verifichi le fonti e in poco tempo ecco fioriscono articoli che citano che diversi storici moderni “identificano” Eliogabalo come transegender. Wikipedia addirittura cita “Eliogabalo è stato spesso descritto dagli scrittori moderni come transgenere, molto probabilmente transessuale.
L’Imperatore Eliogabalo era davvero transgender?
Se andiamo ad approfondire scopriamo però che tutti questi storici e studiosi che avrebbero dichiarato “L’imperatore Eliogabalo era transgender” non esistono. Non vi è traccia dei loro nomi. La stessa Wikipedia (sic) non cita nomi ne fonti. Si limita a citare Harry Benjamin (sessuologo e endocrinologo tedesco) e Louis Godbout che per Wikipedia è un perfetto sconosciuto. Al momento anche dopo accurate ricerche identificare questi numerosi “studiosi moderni” che abbiano definito in modo categorico Eliogabalo come transgender risulta impossibile.
La controversa decisione è stata presa dal North Hertfordshire Museum
“Una scelta appropriata e rispettosa, in retrospettiva, che rispecchia la sensibilità attuale sul tema del gender”, hanno dichiarato al Telegraph i responsabili del museo di Hitchin, vicino a Stevenage, una sessantina di chilometri a nord di Londra.
Ma chi era Eliogabalo?
Eliogabalo nacque con il nome di Varius Avitus Bassianus nel 204 d.C. ed è diventato noto per il suo breve regno durante la dinastia Severa. Salì al trono all’età di 14 anni nel 218 d.C. e il suo regno fu caratterizzato da comportamenti eccentrici, lussuriosi e controversi.
Eliogabalo è particolarmente famoso per le sue azioni insolite e provocatorie, che includevano pratiche religiose eccentriche e la sua identificazione con il dio sole Elagabalo. Introdusse culti stranieri a Roma, cercò di combinare elementi delle religioni orientali con la tradizione romana e provocò così il disappunto di molte persone. Il suo stile di vita lussurioso e la sua gestione controversa portarono a una crescente insoddisfazione tra la popolazione e l’esercito.
Nel 222 d.C., dopo soli quattro anni di regno, Eliogabalo fu assassinato a 18 anni. La sua morte segnò la fine di una delle esperienze più pittoresche e turbolente nella storia imperiale romana.
Le fonti storiche sull’epoca di Eliogabalo sono scarse e spesso di parte, e molti dettagli della sua vita sono aperti a diverse interpretazioni. Alcuni storici moderni potrebbero cercare di analizzare il suo comportamento eccentrico, le sue pratiche religiose insolite e le relazioni con persone di entrambi i sessi per speculare sull’identità di genere di Eliogabalo.
Tuttavia, sarebbe il caso di esercitare cautela nell’applicare categorie contemporanee di identità di genere a contesti storici molto diversi
Le concezioni di genere nell’antica Roma erano significativamente diverse da quelle contemporanee, e il modo in cui le persone esprimevano il loro genere poteva variare notevolmente. In poche parole si tratta di mere speculazioni spesso concepite in mala fede.
E in attesa che wikipedia si sveli i nomi dei “numerosi” scrittori che l’hanno portata a scrivere con “enciclopedica” certezza tali note “folkloristiche” non possiamo che bollare come fake news o peggio, come frettoloso pressappochismo la notizia secondo la quale “l’ Imperatore Eliogabalo era transgender”.
SIC
Giovanni Scafoglio
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