Aprile 29, 2024
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“Incitamento alla discordia sociale e religiosa”, con queste motivazioni la Russia dichiara la comunità LGBTQ+ un movimento “terrorista”.

Il Ministero della Giustizia russo ha detto di aver chiesto alla Corte Suprema di dichiarare terrorista il Movimento internazionale LGBTQ+, senza andare nello specifico riguardo le accuse nei confronti della comunità arcobaleno, indicando sommariamente che le manifestazioni promosse dal movimento incitano alla discordia. Il consiglio dovrebbe esaminare la proposta il prossimo 30 Novembre, seminando un clima di terrore e preoccupazione sulla sorte delle persone omosessuali e trans gender presenti in Russia.  

 Il dittatore Putin fa bene il suo mestiere e punta il dito contro gli omosessuali

Non è il primo provvedimento contro gli omosessuali e i trans preso dalla Russia. Esattamente un anno fa, è stata approvata una legge che vieta di parlare della comunità LGBTQ+ in termini positivi. Una repressione che riguarda anche la letteratura, il cinema  e i mezzi di comunicazione in generale. Le sanzioni vanno da un’ammenda di 400mila rubli (6300 euro), fino all’espulsione dal paese per gli abitanti non russi. Una legge promulgata per “difendere i giovani dalla propaganda pedofila”. Se non fosse tragico, farebbe quasi ridere che Putin parli di propaganda. Come ogni capo di un regime totalitario,  Putin punta il dito contro chi non abbassa la testa e si batte per la libertà e la giustizia sociale, e lo fa invocando i “valori tradizionali” . Dichiarando terrorista la comunità LGBTQ+ , Putin fa un upgrade sul clichè che ogni dittatore porta avanti da più di 100 anni : la salvaguardia dei valori e l’indottrinamento contro tutto quello che è “altro” dalla propaganda – quella vera- portata avanti dal regime.

La Russia dichiara la comunità LGBTQ+ un movimento  estremista per gettare fumo negli occhi sulle atrocità commesse dal Regime di Putin

In passato, il Governo russo ha usato questo marchio infamante per estendere la rappresaglia a varie organizzazioni umanitarie, media indipendenti e oppositori politici. L’intento ovviamente è quello di gettare fumo negli occhi sulle atrocità commesse dal Regime di Vladimir Putin, puntando il dito contro gli omosessuali e gli oppositori politici, bollandoli come un’appendice putrescente all’interno del paese che va estirpata.  L’invocazione alla famiglia, ai valori tradizionali e persino a Dio e alla religione, sono un copione visto e rivisto nel corso della storia, una rappresentazione distorta ed inquietante su quella che dovrebbe essere la “normalità”.

Perché la comunità LGBTQ+ fa così paura?

Negli ultimi tempi si è visto un incremento preoccupante delle dichiarazioni a sfavore della comunità LGBTQ+, e non parliamo solo dei leoni da tastiera. Sempre più nazioni si dicono critiche sulla questione dei diritti delle persone omosessuali e trans gender, ed è all’ordine del giorno la notizia di una legge che va a sfavorire la comunità arcobaleno. Una repressione di portata mondiale che fa riflettere su come la comunità LGBTQ+  fa tremare i polsi alla maggior parte dei leader mondiali. Anche le nazioni più all’”avanguardia” non sono esenti da criticità sulla questione. Perché la comunità LGBTQ+ fa così paura? Perchè porta avanti idee di uguaglianza e diritti per tutti, mettendo a nudo i limiti devastanti della maggior parte della politica internazionale.

Paola Aufiero

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