Il Parlamento della Corea del Sud ha approvato all’unanimità una legge che vieta l’allevamento, la macellazione e la vendita della carne di cane. La Corea del Sud che bandisce la carne di cane, è una decisione che diventerà effettiva nel 2027. Tale scelta è stata descritta come una “rivoluzione culturale”. La legge è stata accolta con favore sia all’interno che all’esterno della Corea del Sud, in particolare dagli attivisti per i diritti degli animali, che hanno a lungo criticato la pratica per ragioni etiche e sanitarie. Tra l’altro potrebbe sorprendere in quali stati non è esplicitamente proibito il consumo di carne di cane, tra questi la Svizzera e molti stati USA.
La Corea del Sud bandisce la carne di cane
Chi violerà questa legge sarà soggetto a sanzioni che includono fino a tre anni di carcere o una multa fino a 30 milioni di won (circa 21mila euro). Tuttavia, non sono previste sanzioni per il consumo di carne di cane. La decisione riflette un cambiamento generazionale e culturale in Corea del Sud, dove i giovani tendono a vedere i cani più come animali da compagnia che come fonte di cibo. Sondaggi recenti mostrano che più della metà dei sudcoreani è a favore del divieto e già non consuma più carne di cane, mentre circa un terzo della popolazione è contrario al divieto.
Questa legge è il risultato di un’azione bipartisan, sostenuta dal People Power Party, attualmente al governo, e dal Partito Democratico, la principale forza d’opposizione. La first lady Kim Keon-hee ha espresso il suo supporto al divieto, sottolineando che era una delle promesse della campagna elettorale del presidente Yoon Suk-yeol.
Il consumo di carne di cane è una pratica diffusa in diverse parti del mondo
In particolare in Asia, ma anche in alcune zone dell’Africa, dell’Europa e persino in Nord America, sebbene in quest’ultimo con forti restrizioni e in casi molto limitati.
Paesi come Vietnam, Indonesia, Cina e Filippine sono noti per il consumo di carne di cane. In Vietnam, quasi il 40% della popolazione mangia o ha mangiato carne di cane, e la pratica è particolarmente diffusa nel nord del paese. In Indonesia, nonostante la prevalenza dell’Islam che proibisce il consumo di carne di cane, la pratica persiste, specialmente a Bali e nel nord dell’isola di Sulawesi. La Cina ha visto iniziative legali per limitare il consumo di carne di cane, con città come Shenzhen che hanno introdotto divieti specifici.
In Africa, il consumo di carne di cane è meno diffuso. E’ però presente in paesi come Nigeria e Namibia, dove esiste anche l’allevamento intensivo di cani per il consumo umano. Questa pratica si verifica anche in altre parti del mondo con tradizioni specifiche o in contesti di sopravvivenza, come in alcune zone della Russia (Siberia e Kamchatka), Messico, e persino in regioni remote come l’Artico e l’Antartico.
In Europa, la Svizzera rappresenta un caso particolare
A causa dell’assenza di regolamenti governativi specifici, il consumo di carne di cane (e anche di gatto) può verificarsi in alcune aree rurali, soprattutto durante le festività natalizie. La Slovacchia è un altro paese europeo dove il consumo di carne di cane è noto tra alcune minoranze Rom.
Negli Stati Uniti, il consumo di carne di cane è tecnicamente legale in 44 stati
ma ci sono stati tentativi recenti di emendare l’Animal Welfare Act per vietare il massacro di cani e gatti per il consumo umano. In Canada, la vendita di carne di cane non è esplicitamente illegale se conformi agli standard di ispezione delle carni.
Francesca Rampazzo
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