Aprile 26, 2024
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È oggi il centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini. L’ eclettico poeta, nato il 5 Marzo del 1922, è l’esempio della continuità della vita anche e soprattutto dopo la morte. L’esistenza di Pasolini resta vivida, perché vivido è stato il suo attaccamento al mondo popolare, primitivo e felice. I segni del suo passaggio in Terra sono quelli di un uomo che non si è mai risparmiato. Con le sue contraddizioni e i suoi chiaroscuri, Pasolini ha lottato contro ogni forma di ingiustizia.

La vitalità e la visceralità sono gli aspetti caratterizzanti di Pasolini

Egli stesso si definiva contraddittorio. Sempre in bilico tra il vagheggiamento di uno stile di vita incontaminato e la consapevolezza dell’esistenza del male. Crescendo, infatti, il poeta si è sempre più reso conscio del dolore della storia. Se da un lato, il mondo friulano materno rappresentava per lui un baluardo, dall’altro la scoperta della città lo smarriva. Si indignava di fronte alle brutture della vita, ma non per questo era arrendevole. Né si rintanava come un poeta ermetico. 

Anzi, Pasolini scendeva in piazza,faceva giornalismo e criticava senza remore la società in cui viveva. La biasimava, la condannava per le sue prospettive progressiste e ottimistiche. Non perché fosse un pessimista, piuttosto guardava in faccia la realtà. E dinanzi alla realtà del suo tempo, vedeva stagliarsi storture e miserie. Cosa fare di fronte a questa verità? Pasolini quella verità provava a comprenderla, ad andare in profondità. Senza edulcorazioni, senza troppe speranze. 

“In una società come la nostra non può venire semplicemente rimosso – in nome di una salute vista in prospettiva, anticipata, coatta – lo stato di dolore, di crisi, di divisione”.

É chiara in queste parole la posizione del poeta nei riguardi di tutte le prospettive moderniste che si affermavano negli anni Cinquanta. Riteneva che non fosse giusto lasciarsi travolgere dalle anticipazioni sul progresso, trascurando una condizione sociale contaminata. Non a caso, mentre gran parte dei suoi contemporanei si omologavano alla civiltà consumistica, Pasolini ne denunciava ogni tratto.

Infatti, nell’opera “Le ceneri di Gramsci“, si delinea la dimensione populistico-decadente di Pasolini. L’intellettuale era consapevole dell’impossibilità di sradicare il male dalla storia. Lo stato di natura – in cui tanto si riconosceva – era maltrattato da una società artificiale. Una società che secondo l’autore spersonalizzava gli uomini, li alienava dalla realtà. 

Nello stesso tempo, nonostante questa triste presa di coscienza, Pasolini contava sulla capacità dei ragazzi di resistere al processo di massificazione. Un processo che stava conducendo verso una nuova forma di fascismo, la Potenza. Contro questo presente corrotto, l’eclettico poeta continuava ad esaltare la vitalità e l’eros. Opponeva il sentimentalismo contro ogni razionalismo. Sceglieva la sventatezza giovanile contro l’affermarsi di una società capitalista. 

Cent’anni dalla nascita di Pasolini. Il ricordo di un poeta libero e coraggioso

L’esibizione della sua accesa personalità e il suo spiccato senso critico, gli hanno causato non pochi problemi. É stato vittima di ingiustizie e offese mirate a ledere la sua immagine. Eppure si è sempre esposto con coraggio, senza paura di esporre la sua verità. Anzi, la sua schiettezza è stata la sua condanna. Così come quando ha dichiarato di essere omossessuale, destando il disprezzo di molti. 

Per quei tempi, una simile dichiarazione era motivo di scandalo. Ma Pasolini non avrebbe mai soppresso la sua libertà per timore di essere giudicato. Lui era la rappresentazione della libertà e della coerenza. E per questi stessi valori che è stato ucciso nella notte tra il 1 e il 2 Novembre del 1975. Quella notte però, è stato ammazzato solo il corpo di Pasolini, perché la sua anima continua ad essere un faro.

E ne danno la prova tutte le iniziative pensate per il centenario della sua nascita. Mostre, omaggi, spettacoli, libri, film. Anche l’Unesco si è unita alle varie celebrazioni, inserendo il centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini negli “Anniversari 2022-2023” Queste iniziative dimostrano quanto il poliedrico Pasolini sia amato dalle nuove generazioni, quanto le sue idee siano per tanti fonte di ispirazione. 

L’immagine di Pasolini è associata al coraggio, alla libertà, alla resistenza

Un esempio di questa immagine così dirompente è il murale realizzato dall’artista Jorit all’uscita della Metropolitana di Scampia, il quartiere della periferia nord di Napoli. Jorit ha dipinto il volto di Pier Paolo Pasolini sulla facciata di un palazzo. Chi entra e chi esce da questa stazione non può fare a meno di notare l’imponente iconografia di un guerriero. In un quartiere difficile come Scampia, l’ombra rifulgente di Pasolini sussurra ai suoi abitanti che resistere è possibile.

È oggi il centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini. L’eclettico poeta, nato il 5 Marzo del 1922 è l’esempio della continuità della vita - Scampia - Jorit

“T’insegneranno a non splendere…E tu splendi, invece”.

Ecco, ricordiamoci ogni giorno di queste parole intrise di forza. Ricordiamoci che è possibile stringere i pugni, e lottare per i propri ideali. Pasolini lo ha fatto…ecco perché la sua storia sarà sempre presente e mai passato. 

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