Aprile 26, 2024
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Ambiente, clima, riciclo sono argomenti sempre più determinanti nelle nostre scelte. Siamo diventati tutti un po’ più green dopo aver visto com’era il nostro pianeta fino a poco tempo fa. E il tema è sempre più sentito, soprattutto fra i giovani. Perché non rendere ecosostenibile anche un matrimonio ed evitare gli sprechi?

Ho partecipato al matrimonio di Isabella e Christian e sono rimasta sorpresa da quanto si possa imparare in fatto di ecosostenibilità. Anche dall’evento più sprecone per eccellenza. In questo articolo parliamo di come organizzare un matrimonio ecosostenibile.

Le partecipazioni, i libretti e il menù

Ci sono vari modi per rendere simpatica e utile una partecipazione. Partecipiante ne è un esempio. Al posto di gettare l’invito una volta terminato il matrimonio, la carta può generare fiori ed erbe aromatiche. Come? Al suo interno sono inseriti dei semi piantabili. Una scelta che lascerà un ricordo agli invitati oltre che dare vita a nuove piante. Tutta la carta utilizzata (partecipazioni, libretti, segnaposto) era riciclata. C’era un solo menù per tavolo, per sprecare meno carta possibile.

Come organizzare un matrimonio ecosostenibile

Fiori e allestimenti

Gli sposti hanno limitato al minimo i fiori recisi, preferendo piante in vaso. Molto più durature.

All’uscita della chiesa, c’erano dei coni di carta realizzati con le pagine di un vecchio libro con fiori e foglie secche. In questo modo non è rimasta nessuna plastica o microplastica per strada. E non c’è stato spreco di cibo come, per esempio, il riso.

I centri tavola sono stati realizzati con materiali di recupero, riciclabili o riutilizzabili. Gli sgabelli erano realizzati da ceppi di legno da ardere e i cuscini erano di seconda mano. Un’altra soluzione è realizzare un allestimento “riutilizzabile”. Le composizioni usate durante la celebrazione e durante la festa diventano poi le bomboniere. Come proposto da Matrimonio Smart. Gli sposi hanno anche eliminato gli allestimenti che creano danno all’ambiente (palloncini volanti, lanterne, fuochi d’artificio…).

Come organizzare un matrimonio ecosostenibile

Le fedi etiche

Gli sposi hanno scelto delle fedi etiche con solo oro certificato Fairmined ovvero estratto con tecniche non invasive e nel pieno rispetto dei diritti dei lavoratori. Spesso infatti agenti chimici dannosi come cianuro e mercurio vengono utilizzati nella lavorazione dell’oro, esponendo i lavoratori a situazioni rischiose per la loro salute. Altra soluzione: usare l’oro di famiglia, fonderlo e realizzare le fedi. Uroburo dà la possibilità ai futuri sposi di creare le proprie fedi e diventare orafi per un giorno.  

La compensazione CO2

Gli sposi hanno calcolato la CO2 emessa dai loro spostamenti per l’organizzazione del matrimonio. Corrispondeva a circa 340kg di CO2. Che è metà della quantità massima che una persona dovrebbe generare all’anno per arrestare il cambiamento climatico. Gli sposi hanno quindi deciso di compensare la CO2 emessa con l’acquisto di 10 abeti che verranno piantati grazie a iniziative come Wow Nature.

Inoltre, per ridurre ulteriori emissioni di CO2 gli sposi hanno suggerito il car pooling agli invitati. Un’altra ottima soluzione per limitare gli spostamenti è quella di scegliere un’unica location per cerimonia e ricevimento. E, ovviamente, utilizzare mezzi non inquinanti, quando possibile.

Il vestito della sposa

L’abito della sposa è stato realizzato con tessuti naturali non sbiancati e tessuti antichi di recupero. Senza componenti metalliche, sintetiche e di derivazione animale. La sposa ha scelto La Sposa Dipinta, ma online è possibile trovare altre sartorie che offrono il medesimo servizio.

Il vestito della La Sposa Dipinta

Non dimentichiamo le classiche alternative quali l’acquisto di un abito di seconda mano e il riutilizzo dell’abito nuziale della mamma o della nonna. E perché no, anche affittarlo oppure crearlo in modo che sia riutilizzabile in altre occasioni.

Le bomboniere erano utili e artigianali e i confetti del commercio equo e solidale. Il catering prediligeva prodotti locali, biologici, di stagione. Donava gli avanzi ad associazione caritatevoli o agli ospiti tramite doggy bags.

Un matrimonio non solo ecosostenibile ma anche educativo e originale, nel rispetto dell’ambiente e contro lo spreco. E per gli sposi Hip Hip Urrà!!

Francesca Bazzoni

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