Nonostante la lunga assenza di Ferragni dai social e il suo recente ritorno, condividendo momenti familiari e personali, la controversia legata alla sua collaborazione con l’azienda di occhiali Safilo e il caso della beneficenza con i pandori Balocco hanno, probabilmente influenzato la decisione di Coca Cola.
Coca Cola aveva pianificato di lanciare uno spot con protagonista Chiara Ferragni a fine gennaio, in coincidenza con l’inizio del Festival di Sanremo
Non una scelta causale, visto che l’imprenditrice digitale era stata co-conduttrice della manifestazione l’anno scorso, scelta da Amadeus per le serate di apertura e chiusura. Tuttavia, secondo quanto riportato da Repubblica, Coca Cola ha scelto di non utilizzare il materiale girato con Ferragni per lo spot pubblicitario.
L’interruzione dello spot è stata accolta con soddisfazione dal Codacons, che ha esortato altre aziende con contratti di sponsorizzazione con influencer famosi a prendere misure simili. L’associazione dei consumatori ha anche minacciato la possibilità di un boicottaggio internazionale dei prodotti delle aziende che non seguiranno questa linea, evidenziando una crescente consapevolezza e reattività dei consumatori rispetto alle controversie che coinvolgono figure pubbliche.
Il futuro della sponsorizzazione e l’impatto sui social media
Questo sviluppo rappresenta un momento significativo nel panorama del marketing digitale e della sponsorizzazione. La decisione di Coca Cola e la reazione del Codacons sollevano questioni importanti riguardo all’impatto delle controversie personali degli influencer sulle strategie di marketing delle aziende e sul comportamento dei consumatori. In un’era in cui l’immagine pubblica è strettamente intrecciata con i social media, le aziende devono navigare con attenzione tra le opportunità e i rischi associati alle collaborazioni con influencer.
Ginevra Leone
Leggi anche
- Fake news: la tuta sold out di Chiara Ferragni
- Antitrust, maxi multa a Chiara Ferragni e Balocco. Solidarietà o Trappola Glitterata?
- Chiara Ferragni un giro di affari da 61 milioni di euro. E c’è chi continua a chiamarla influencer
- Il Tanga di Chiara Ferragni e le bambine bacchettone
- Ferragni: è sempre la donna ad essere colpevolizzata anche quando si tratta di stupro