Ottobre 10, 2024
A ECORANDAGIO ospitiamo e formiamo i giornalisti di domani

Finalmente sul cielo di Scampia si accendono nuove luci. Il giorno 17 Ottobre 2022 si è inaugurata l’apertura della nuova sede dell’Università Federico II di Napoli. Ci sono voluti 20 anni, ma finalmente il Complesso Scampia è pronto ad accogliere oltre 600 studenti. L’Ateneo, a forma di cilindro, ospiterà i corsi di Laurea Triennale e Magistrale delle professioni sanitarie. Questa inaugurazione è un evento storico e spartiacque. Un traguardo che divide chi crede nello stereotipo di un quartiere malvivente e camorristico, da chi ha sempre creduto che a Scampia fosse possibile vivere, combattendo i pregiudizi attraverso la CULTURA.

Il polo universitario di Scampia prende il posto dell’ex vela H

La vela H è stata abbattuta nell’anno 2003. È stata la prima vela ad essere demolita. Da quel crollo sono nati progetti di riqualificazione e di riscatto. Oggi, finalmente quei progetti si sono trasformati in un edificio che ospita la Facoltà di Chirurgia e Medicina. L’università – disegnata dall’architetto Vittorio Gregotti – è alta sette piani. Dispone di un atrio ampio e all’interno è ricoperta di vetro e acciaio. È una struttura infatti molto luminosa.

Non è un caso che questo Complesso rappresenti un Manifesto di luce in un quartiere troppe volte denigrato. Scampia è stata raccontata dai più come una “pagina nera”, un pezzo di città di cui vergognarsi. Adesso però è il momento della rivincita. Basta con i racconti lugubri e delinquenziali. A Scampia è stato piantato il seme della cultura. L’unico che non può essere sradicato. 

Nessun tentativo di male può vincere contro l’istruzione

Per anni Scampia è stata messa sul palcoscenico della malavita. Un quartiere spettacolarizzato in modo sfacciato e prepotente. Come se non esistessero retroscena in grado di realizzare una narrazione dignitosa. Oggi però, quel retroscena smette di stare in sordina. A salire sul palco di Scampia, oggi è la cultura. Unica protagonista indiscussa. Si volta pagina e si apre il sipario di uno spettacolo che rende fiduciosi e orgogliosi.

Il taglio del nastro per l’apertura del nuovo campus, è stato affidato a Matteo Lorito, Rettore dell’Università Federico II. Il Rettore ha dichiarato: 

“È un sogno che si realizza, l’Università a – e per – Scampia, per rivalutare questo quartiere straordinario per cui vediamo un futuro veramente bello. Questo sarà un centro di cultura, di ricerca e di formazione, ma anche di servizi sanitari importanti al cittadino”.

A proposito di questa inaugurazione, Ecorandagio ha intervistato Emma Dello Iacono, presidente del Comitato “Dateci Facoltà” e docente.

-Qual è stata la chiave di svolta per arrivare finalmente all’apertura del Polo universitario di Scampia?

La realizzazione del polo universitario di Scampia ha richiesto l’impegno e la dedizione di tutti. Non c’è stato un momento vero e proprio di svolta, la perseveranza è stata la protagonista assoluta. Ognuno, dalle istituzioni ai singoli cittadini, ha fatto la propria parte. E il risultato è grandioso.

-Questo traguardo è un punto di partenza dal quale ci si aspetta di fotografare il buono di Scampia. Quali sono le prossime sfide per favorire uno sviluppo urbanistico ed economico del quartiere?

Sicuramente l’università rientra in un grande progetto di riqualificazione che prevede l’abbattimento di tutte le vele, meno una, che sarà trasformata e destinata ad uffici comunali, ancora la realizzazione di una pista ciclabile, il ridisegno di una Scampia finalmente a misura d’uomo, come non lo è mai stata dal punto di vista architettonico.

Cosa rappresenta quest’Università per i residenti del quartiere?

L’università per gli abitanti di Scampia rappresenta il riscatto sociale e culturale di un territorio martoriato dalle etichette e dai luoghi comuni portati alla ribalta dalle notizie di cronaca e da certe serie tv. Per noi l’università rappresenta un’arma nelle mani di un popolo che ha sete di “normalità”. L’università, ancora, rappresenta per noi la ripartenza, un nuovo inizio grazie all’indotto che essa porterà con sé.

Lei, in quanto insegnante, cosa augura agli studenti che sceglieranno di costruire il loro futuro professionale in questa nuova Facoltà?

-Auguro agli studenti di essere sempre liberi dalle convenzioni, dai pregiudizi, dagli stereotipi, solo così potranno aprire i loro occhi per davvero. A loro va il mio grazie, perché, forse, già iscrivendosi al polo universitario di Scampia hanno dimostrato di andare oltre i luoghi comuni e sfidare il pregiudizio.

Libertà. È proprio questo il più bell’augurio che si possa fare agli studenti che approderanno nel campus di Scampia. Ma anche a tutti coloro che continuano a vedere questo quartiere come una zona grigia.

Basta parlare di Scampia come un non-luogo. Scampia è un quartiere come un altro. Appartiene a Napoli, è Napoli. E quest’Università sarà il punto di inizio per cambiare la storia di questo quartiere…che è ancora tutta da scrivere. 

Emanuela Mostrato

Se ti è piaciuto, leggi anche:

ecorandagio è una testata libera e indipendente che si sostiene grazie ai libri pubblicati da IL RANDAGIO EDIZIONI di GIovanni Scafoglio
Show Full Content
Previous Lo Spazio Alda Merini a Milano
Next Salute mentale: come viene affrontata in Italia
Close

NEXT STORY

Close

Decreto espulsioni illegittimo. Il Tribunale di Catania libera tre migranti tunisi

Ottobre 1, 2023
Close