Mistero Buffo è considerato il capolavoro di Dario Fo. Eugenio Allegri dirige Matthias Martelli nella riproposizione di quest’opera straordinaria: l’attore è solo in scena, senza trucchi, con l’intento di coinvolgere il pubblico nell’azione drammatica, passando in un lampo dal lazzo comico alla poesia, fino alla tragedia umana e sociale. Un linguaggio e un’interpretazione nuova e originale, nel segno della tradizione di un genere usato dai giullari medievali per capovolgere l’ideologia trionfante del tempo dimostrandone l’infondatezza. Matthias Martelli porta a Montescudo domenica 14 gennaio 2024 ore 18.00 presso il Teatro Rosaspina, IL PRIMO MIRACOLO DI GESÙ BAMBINO, tratto da Il Mistero Buffo di Dario Fo. Nella sala esposizioni del Teatro, in occasione dello spettacolo, si terrà la mostra DARIO FO, IL MAESTRO DEI PENNELLI ESTRATTO IN SEI OPERE: DARIO FO autore dei dipinti FABIO GRASSI autore del libro GIOVANNI SCAFOGLIO editore del libro |
Matthias Martelli
Fautore di un teatro fisico, mimico e vocale, in cui ironia e poesia si uniscono, Matthias Martelli inizia il suo percorso teatrale, dopo la Laurea in Storia, nella Performing Arts University di Philip Radice a Torino.
Con il suo primo spettacolo, Il Mercante di Monologhi, colleziona oltre 300 repliche in teatri, festival, piazze, vicoli, circoli, scalinate, vincendo il Premio Alberto Sordi, il Premio Locomix e il Premio Uanmensciò.
É con Mistero Buffo del Premio Nobel Dario Fo che Martelli calca i più importanti palcoscenici nazionali e internazionali, andando in scena da Roma a Los Angeles, da Londra a Bruxelles, passando per Milano, Zurigo, Nizza, Stoccarda, Monaco di Baviera, collezionando oltre 200 repliche. La regia è del suo Maestro Eugenio Allegri: insieme preparano oltre 4 ore di giullarate. Lo spettacolo è prodotto da Teatro Stabile di Torino, con la produzione esecutiva di Enfi Teatro / Teatro Parioli.
Rodolfo di Giammarco su “Repubblica” lo definisce come «un attore-treno, un campione dinamico, specialista nella mimetica che pesca nella risata», Osvaldo Guerrieri scrive su “La Stampa”: «pirotecnico, si rivela irresistibile», mentre London Theatre definisce il Mistero Buffo di Martelli come «la più avvincente pièce di teatro fisico cui si potrebbe assistere nell’arco di una vita».
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