Maggio 3, 2024
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Recentemente, la Corte di Cassazione ha emesso una sentenza significativa riguardo l’uso degli autovelox in Italia, che potrebbe influenzare migliaia di ricorsi per multe per eccesso di velocità. La sentenza stabilisce che gli autovelox devono essere non solo approvati ma anche omologati per essere considerati validi ai fini dell’accertamento delle infrazioni. Questo dettaglio è cruciale perché molte amministrazioni hanno usato i termini “approvazione” e “omologazione” in modo intercambiabile, ma secondo la legge, questi termini indicano due processi distinti e con requisiti differenti. In questo articolo spiegheremo come riconoscere un autovelox omologato da uno non omologato e fare ricorso contro le multe.

Autovelox, come riconoscere quello approvato e quello omologato

In Italia, la distinzione tra omologazione e approvazione degli autovelox è fondamentale per la validità delle sanzioni per eccesso di velocità. Questi due termini, citati nel Codice della Strada e nei suoi regolamenti attuativi, rappresentano procedure diverse che non devono essere considerate sinonimi.

Differenze tra omologazione e approvazione

  • Omologazione: si riferisce al processo attraverso il quale un dispositivo viene esaminato e testato per assicurarsi che rispetti specifici standard tecnici e di sicurezza prima di essere approvato per l’uso. Un autovelox omologato ha superato tutti i test necessari e ha ricevuto una certificazione formale che ne attesta la conformità alle norme vigenti.
  • Approvazione: questo termine indica che il dispositivo è stato esaminato e considerato adatto per l’uso dal punto di vista amministrativo, ma non necessariamente sottoposto ai rigorosi test di conformità richiesti per l’omologazione.

Come verificare se un autovelox è omologato

  1. Controlla il Verbale di Contestazione: verifica la dicitura relativa al dispositivo usato, che dovrebbe indicare se è stato “regolarmente approvato” e includere un riferimento specifico, come “Omolog. Decreto n… del …”.
  2. Analizza il Decreto Indicato: una volta ottenuto il numero del decreto dal verbale, consulta il testo del decreto stesso. Cerca frasi specifiche che indichino se il dispositivo è stato “approvato” o “omologato”. Una dicitura che menziona solo l’approvazione non equivale a un’omologazione.

L’importanza di questa distinzione risiede nel fatto che, per le infrazioni rilevate tramite dispositivi non omologati, le sanzioni possono essere contestate e potenzialmente annullate. Questo aspetto è stato sottolineato in diverse sentenze, dove i tribunali hanno invalidato le multe a causa della mancata omologazione degli autovelox utilizzati.

Assicurati di verificare attentamente i dettagli riportati nei verbali di contestazione e di consultare eventualmente un legale per una corretta interpretazione e per valutare le opzioni legali nel caso di dispositivi non omologati.

Come fare ricorso e ottenere anche il rimborso delle spese legali

Fare ricorso contro una multa ottenuta tramite autovelox non omologato è un processo che richiede attenzione ai dettagli e una buona comprensione della normativa vigente. Ecco i passaggi principali per presentare un ricorso efficace:

1. Verifica la Notifica della Multa

Prima di tutto, controlla che la multa ti sia stata notificata correttamente e nei tempi previsti dalla legge (generalmente entro 90 giorni dall’infrazione).

2. Esamina il Verbale

Leggi attentamente il verbale per assicurarti che contenga tutte le informazioni necessarie, inclusi i dettagli dell’infrazione, del dispositivo usato per la rilevazione e la sua omologazione. Se il verbale cita un autovelox non omologato, questo può essere un punto a tuo favore.

3. Decidi l’Autorità a cui Rivolgerti

Puoi fare ricorso al Prefetto o al Giudice di Pace:

  • Ricorso al Prefetto: è generalmente più veloce e meno costoso, ma se il Prefetto respinge il ricorso, puoi successivamente rivolgerti al Giudice di Pace.
  • Ricorso al Giudice di Pace: può essere più costoso a causa delle spese legali, ma offre la possibilità di un esame più approfondito del caso.

4. Redazione del Ricorso

Nel ricorso, dovrai indicare chiaramente le ragioni per cui credi che la multa sia ingiusta. Includi riferimenti specifici alla legge e alla mancanza di omologazione dell’autovelox, se applicabile. È spesso consigliabile avvalersi dell’aiuto di un avvocato specializzato in diritto amministrativo o del traffico per redigere un ricorso ben argomentato.

5. Presentazione del Ricorso

Invia il ricorso entro 30 giorni dalla ricezione della multa. Assicurati di seguire tutte le procedure corrette per la presentazione, che possono variare in base all’ente locale e al tipo di ricorso scelto.

6. Attendere la Risposta

Dopo la presentazione, ci sarà un periodo di attesa durante il quale l’autorità competente esaminerà il tuo caso. Se il ricorso viene accettato, la multa verrà annullata.

7. Recupero delle Spese Legali

Se il giudice accoglie il ricorso, puoi anche richiedere il rimborso delle spese legali. Questo va specificato nel ricorso e sarà il giudice a decidere se e in che misura concedere il rimborso.

Fare ricorso può essere un processo complesso e, se non sei sicuro di come procedere, potrebbe essere utile consultare un professionista. Questo ti garantirà la migliore possibilità di successo nel tuo appello contro la multa.

Francesca Bazzoni

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