La rivoluzione iraniana del 1979, guidata dall’Ayatollah Khomeini, ha portato a un cambiamento drammatico nella politica e nella società iraniana. L’Iran era un Paese occidentalizzato e moderno prima della rivoluzione. Però la popolazione iraniana viveva anche in condizioni di estrema disuguaglianza sociale, corruzione e repressione politica. In questo articolo cercheremo di tracciare un profilo dell’Iran prima e dopo la rivoluzione khomeinista.
L’Iran prima della rivoluzione khomeinista
Prima della rivoluzione, l’Iran era governato dallo Scià Reza Pahlavi, che aveva preso il potere nel 1953 con il sostegno della CIA e del MI6 britannico, dopo aver deposto il primo ministro democraticamente eletto Mohammed Mossadeq. Il regime dello Scià era caratterizzato da una forte centralizzazione del potere e dalla repressione politica di qualsiasi forma di opposizione. Nonostante le riforme moderne introdotte dallo Scià, la popolazione iraniana viveva in condizioni di povertà, disuguaglianza e sfruttamento.
La rivoluzione del 1979 fu guidata dall’Ayatollah Ruhollah Khomeini. L’ Ayatollah si rivelò un leader religioso conservatore che non mantenne la promessa di portare giustizia sociale, libertà e dignità al popolo iraniano. La rivoluzione ha visto la caduta dello Scià e l’instaurazione di un governo islamico guidato dall’Ayatollah Khomeini.
L’Iran dopo la rivoluzione khomeinista
Il nuovo governo iraniano ha intrapreso una politica di nazionalizzazione delle risorse e ha tentato di costruire una società basata sui principi dell’Islam. La nuova costituzione iraniana del 1979 ha stabilito l’Islam come religione ufficiale dello Stato e ha introdotto il concetto di Vilayat-e Faqih, ovvero la guida religiosa, come pilastro della governance del Paese.
Il nuovo governo iraniano ha cercato di portare giustizia sociale attraverso la riforma agraria e la nazionalizzazione delle risorse naturali, nonché attraverso l’introduzione di un sistema di assistenza sociale e il miglioramento dei servizi sanitari e dell’istruzione. Tuttavia, la politica economica del nuovo governo ha incontrato diversi problemi, tra cui l’inflazione e l’embargo economico imposto dagli Stati Uniti e dall’Europa.
La politica estera dell’Iran è profondamente influenzata dall’ideologia islamica e dalla ricerca dell’indipendenza e dell’autonomia
L’Iran sosytenne, da subito, i movimenti di liberazione nazionale in Libano, Iraq e Palestina ciò ne fece il pericolo pubblico numero uno dei Paesi occidentali, in particolare con gli Stati Uniti.
La rivoluzione iraniana ha portato a una serie di cambiamenti significativi nella società e nella politica iraniana. Il Paese ha visto un aumento del potere dei religiosi, la riduzione dei diritti delle donne e la limitazione delle libertà politiche e civili. Tuttavia, il nuovo governo iraniano ha anche promosso la giustizia sociale e l’indipendenza del Paese, che hanno avuto un impatto significativo sulla politica e sulla società della regione.
La rivoluzione khomeinista ha rappresentato un punto di svolta nella storia dell’Iran
con un cambio radicale del sistema politico e l’instaurazione di un regime islamico. Nonostante alcuni progressi economici e sociali, il Paese ha continuato a essere governato da un regime autoritario che ha limitato le libertà civili. In particolare quello delle donne.
Ginevra Leone
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