La scure dei licenziamenti si abbatte anche su Google, dopo l’annuncio di Amazon. Il colosso di Montain View sta tagliando centinaia di posti di lavoro nei settori dell’assistenza digitale e dell’hardware oltre che nel team di ingegneri. Le cause dei licenziamenti? L’intelligenza artificiale. Ma il problema è che non si sa per quale motivo i giornali italiani parlano di poche centinaia di licenziamenti. Ecco le vere cifre con le fonti attendibili
Google ha annunciato un piano di riduzione della forza lavoro che potrebbe colpire fino a 30.000 persone
con un impatto particolare sui dipendenti specializzati nella vendita di annunci per servizi specifici come YouTube, Ricerca, Display, Discover, Gmail e Maps. Questa mossa segue una tendenza simile di altre grandi aziende tecnologiche, inclusi Microsoft e Duolingo, che hanno ridotto la loro forza lavoro in risposta ai cambiamenti nei modelli di business e all’aumento dell’uso dell’intelligenza artificiale. Fonte Data Economy e Il Sole 24 ore.
Meta, la società madre di Facebook, ha tagliato più di 20.000 posti di lavoro per ridurre i costi e rassicurare gli investitori
Anche Unity Software, noto per la tecnologia dietro a giochi popolari come Pokemon Go, ha annunciato un taglio del 25% della sua forza lavoro, eliminando circa 1.800 posti di lavoro. Questi tagli sono in parte attribuiti all’adozione di tecnologie AI che automatizzano compiti in precedenza svolti da esseri umani.
Duolingo, un’importante piattaforma di apprendimento delle lingue, ha ridotto del 10% la sua forza lavoropreferendo l’uso dell’intelligenza artificiale ai traduttori umani. Altri licenziamenti sono stati osservati in aziende come Nokia e T-Mobile, riflettendo un ampio trend nel settore tecnologico in cui l’automazione e l’intelligenza artificiale stanno giocando un ruolo sempre più centrale.
Licenziamenti causati dall’intelligenza artificiale:
Google ha confermato il licenziamento di circa mille dipendenti, interessando principalmente i team di ingegneria e di Google Assistant. Questi licenziamenti seguono i tagli nel team hardware di Google, responsabile dei prodotti Pixel, Nest e Fitbit, e riflettono un periodo di ristrutturazione significativo all’interno dell’azienda
Questi eventi evidenziano una crescente ansia nel settore tecnologico riguardo al futuro dell’occupazione umana di fronte all’avanzamento dell’intelligenza artificiale e dell’automazione ma anche, ancora una volta, la poca preparazione dei media italiani in questo campo.
Ginevra Leone
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