Marzo 29, 2024
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Riportiamo l’intervista fatta a Penelope Filacchione, curatrice della mostra “Viaggiando”. Penelope, oltre che curatrice della mostra, è anche docente di storia dell’arte e direttrice dello spazio Artsharing Roma. Spazio creato con obiettivi quali la divulgazione e condivisione della cultura in ogni sua forma e il favorire lo scambio culturale e intellettuale. A Penelope abbiamo chiesto di più sul progetto “Viaggiando” e qual è il suo pensiero sulla situazione artistica e culturale attuale.

Penelope, cosa si trova nella mostra “Viaggiando”?

“Si trova una mostra che ha come tema sia un viaggio fisico, sia un viaggio dentro di sé e, in più, una dimensione virtuale attraverso le animazioni. È da qui che esce il titolo “Viaggiando”. Viaggiando è un viaggio in transito, non si ferma mai, come il viaggio della vita. Nel viaggio di Giovanni si trovano sia viaggi fisici passati, sia viaggi dentro di sé. Mentre il viaggio di Mirko è un viaggio dentro la paternità. Possono essere viaggi in cui ognuno si può immedesimare. Anche per chi non ha figli. Al piano terra ci saranno le foto e video di Giovanni e al primo piano le foto di Mirko. È come entrare fisicamente dentro i due libri.”

Intervista a Penelope Filacchione, curatrice della mostra "Viaggiando"
Intervista a Penelope Filacchione, curatrice della mostra “Viaggiando” – foto di Mirko Viglino 

Cosa significa che sarà un evento immersivo?

“Oltre alle foto, ci saranno dei video proiettati e la parte multimediale di Giovanni Scafoglio comprendente animazioni e realtà aumentata. Si scarica un’app sul proprio cellulare e le foto prenderanno vita. La foto blocca un fotogramma, ma l’app anima questa foto. In questo modo si aggiunge una percezione personale alla foto e si può decidere in autonomia quali foto animare, quali rivedere, ecc.”

È stato complicato organizzare “Viaggiando”?

“L’idea iniziale era solo la presentazione dei libri, ma, dopo aver capito di che progetti si trattasse, è stato naturale per me pensare di far esplodere le pagine di questi libri in una mostra. Ho fatto una follia: l’ho organizzata prima di averla vista! Innanzitutto, perché mi fido molto di Ilaria Di Giustili (collaboratrice della mostra) che conosceva già il loro lavoro e poi è la natura di questo spazio che nasce e cresce come anticonformista.”

Intervista a Penelope Filacchione, curatrice della mostra "Viaggiando"
Intervista a Penelope Filacchione, curatrice della mostra “Viaggiando” – foto di Giovanni Scafoglio

L’interesse verso l’arte è aumentato o diminuito dopo la pandemia?

“C’è tanto desiderio di arte. Vedo la folla fuori dai musei e che c’è tantissima richiesta. Le persone hanno patito molto il fatto di non poter fruire l’arte dal vivo, nonostante gli sforzi virtuali. È come se avessimo fretta. Siamo usciti da una pandemia e siamo entrati dentro una guerra. Il fatto che tutto possa finire da un momento all’altro mette fretta. Percepisco ingordigia e avidità di arte. Non dimentichiamo che anche il fatto di non poter viaggiare ha fatto crescere la domanda di eventi culturali, perché le persone fanno i turisti intorno a casa.

Nello stesso tempo, però, vedo che c’è anche tanta frammentazione per cui c’è perfino troppa offerta minima sparpagliata dappertutto. Noto anche che è diventata un’ossessione fare foto e postare piuttosto che ammirare quello che si sta osservano.

Vedo comunque tanti ragazzi giovani venire a vedere le mostre, cosa che non capitava da molto. Si è abbassata l’età media e mi fa tanto piacere. “

È difficile vivere di arte oggi?

“In Italia è ai limiti dell’impossibile. Ci sono diversi problemi fra cui il fatto che i bandi per i giovani artisti si fermano ai 35 anni, a volte fino ai 39, e che la maggioranza dei bandi pubblici sono destinati esclusivamente alla street art, che ha sostituito l’arredo urbano. C’è inoltre una condizione malintesa per cui si pensa che il lavoro si possa pagare con la sola visibilità. Questa condizione non riguarda soltanto gli artisti, ma anche i curatori e i galleristi. Motivo per cui gli spazi espositivi diventano ibridi anche con corsi, visite guidate, ecc. per autofinanziarsi e per portare anche un pubblico diverso.”

Cosa ti spinge a continuare a fare cultura oggi?

“Sono una persona fondamentalmente ottimista e continuo a essere convinta di quello che faccio. C’è il piacere personale di vedere come sei riuscito a incidere sulla vita delle persone. E vale per un libro, una mostra, una visita guidata, una lezione fatta bene. Penso che riuscire ad agganciare anche un frammento di una persona significa che ti è andata bene, che hai piantano almeno un semino e reso, anche solo per quell’istante, migliore la vita di qualcuno. “

La mostra “Viaggiando”, a cura di Penelope Filacchione e Ilaria Di Giustili, sarà visitabile dal 28 gennaio 2023 al 12 febbraio 2023 a ingresso gratuito presso Artsharing in Via Giulio Tarra, 64, Roma

Francesca Bazzoni

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