Aprile 28, 2024
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l’alluvione in Libia costringe la nazione ad affrontare una delle peggiori catastrofi della sua storia, con la devastazione che si è abbattuta con forza inaudita su Derna, una città che un tempo rappresentava una gemma nell’antica regione della Cirenaica, costruita dagli italiani. Oggi, Derna giace in rovina a causa dell’impetuosa ira delle acque, e la situazione continua a peggiorare, mentre il numero delle vittime cresce inesorabilmente. Nessuno sembra in grado di porre termine a questa terribile tragedia.

Alluvione in Libia, vittime in costante aumento

Inizialmente, le autorità avevano riportato una cifra di oltre 2.330 vittime, ma questo dato è salito in modo drammatico, con oltre 6.000 decessi confermati e previsioni che suggeriscono un bilancio che potrebbe superare le 10.000 vittime. Tamer Ramadan, il rappresentante per la Libia della Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, ha affermato con enfasi: “Il tributo delle vittime è di proporzioni epiche, fino ad ora il numero delle persone scomparse ha raggiunto le 10.000 unità.”

Una situazione di disastro totale

La situazione a Derna è stata descritta come una catastrofe senza precedenti da molti testimoni oculari. Othman Abdel Jalil, il Ministro della Sanità del governo appoggiato dal Parlamento di Tobruk, ha effettuato una visita nella città e ha riferito: “Ci sono ancora famiglie intrappolate nelle loro dimore, e vittime sepolte sotto le macerie. Le persone scomparse sono in migliaia, e si prevede che il numero dei morti raggiungerà quota 10.000.” L’acqua ha raggiunto livelli straordinari, distruggendo abitazioni, trascinando via automobili e individui, trasformando le strade in fiumi torbidi di fanghiglia rossastra.

Le sfide nel coordinare le operazioni di soccorso

Le operazioni di soccorso sono state gravemente complicate dalle condizioni delle strade, ora praticamente impraticabili. In alcuni casi, il soccorso è stato dirottato verso il mare, con l’invio di una nave ricolma di forniture mediche da Tripoli. Questa catastrofe ha mobilitato la comunità internazionale, con molteplici nazioni che offrono assistenza e solidarietà alla popolazione libica.

La risposta internazionale

Il Papa, il Presidente Sergio Mattarella, la Premier Giorgia Meloni e il Vicepremier Antonio Tajani sono solo alcune delle eminente personalità internazionali che hanno espresso profonda tristezza e solidarietà. Gli Stati Uniti stanno inviando fondi di emergenza e stanno collaborando con le autorità libiche e le Nazioni Unite per fornire ulteriore supporto. Anche la Russia, sotto la guida di Vladimir Putin, si è dichiarata pronta a fornire assistenza, mentre l’Unione Europea ha annunciato la sua prontezza ad aiutare le persone colpite da questa catastrofe.

Dopo l’alluvione in Libia, la minaccia dell’epidemia di colera

Nonostante gli sforzi, si prospetta un’altra catastrofe imminente: l’epidemia di colera. Le acque inquinate e i cadaveri in decomposizione creano le condizioni ideali per lo scoppio di questa malattia, aggravando ulteriormente la drammaticità della situazione.

Francesca Rampazzo

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