L’anima è davvero immortale? Si può ammalare? L’amore esiste davvero o è solo un’invenzione dietro la parola passione?
Queste sono le domande alle quali Giovanni Scafoglio, direttore e fondatore della testata Ecorandagio, desidera dare risposta nella sua ultima creazione. Un romanzo crossmediale, inedito sia nella forma che nel contenuto: il Sacro Profano. Se ne è parlato durante una diretta sul canale Culturaitalia del social CLUBHOUSE.
“Questo è il passo finale di un percorso iniziato oltre ventisette anni fa tra Londra e un posto isolato nel deserto del Messico”. Un viaggio spirituale che l’ha portato in Afghanistan, Siria, Sarajevo, Istanbul, nei punti più estremi del deserto del Mali.
“Un percorso molto lungo alla ricerca di due cose: la spiritualità e le origini della musica. Ho parlato con tantissimi sciamani e persone che ho incontrato in questi viaggi. In luoghi dove normalmente ci si aspetta di trovare l’orrore, io ho trovato la bellezza. Per raccontare questi viaggi narro la storia di un uomo che, a causa di un gesto terribile, non è più in grado di ascoltare la musica, quindi può sentire una persona parlare, può sentire le parole di una canzone, ma non ne può più sentire la musica. Questa persona si convince che la sua anima si sia ammalata e che possa morire”.
La musica che accompagna i tuoi viaggi è sempre la stessa o cambia?
“Cambia. Quando sono stato nel Mali ho avuto la fortuna di fare una lunga contrattazione per poter camminare insieme ai tuareg fino a Timbuctu (la città inarrivabile). Lì ho incontrato una donna meravigliosa, una donna di blues. Devi sapere che il blues non è nato in America, ma lungo il delta del Niger, che tocca le sponde del Mali. Lì c’è una taglia su chi suona la musica “del diavolo”. Questa donna mi raccontava che lei suonava il blues nonostante sulla sua testa ci fosse una taglia. È viva ancora oggi nonostante le violenze, i soprusi e le avversità che ha subito in quanto donna e donna di blues. Mentre lei suonava mi emozionavo, perché è rimasta sé stessa nonostante tutto e tutti.
Sei riuscito a dare delle risposte effettive alle domande di cui sopra?
“In ogni viaggio portavo con me delle domande e alla fine del viaggio avevo nuove domande per ogni risposta. Alla fine di questo romanzo ho dato una risposta che ho elaborato grazie a tutti questi sciamani, ma è soltanto l’inizio, perché apre enormi territori di riflessione”.
Quindi l’anima si ammala?
“La posizione dell’autore su questa cosa è che l’anima si ammala. C’è un passo nel Vangelo in cui Gesù dice espressamente che le nostre anime si ammaleranno. Se alla fine del romanzo qualcosa cambierà rispetto a questa posizione, lo dovrai leggere (ride, ndr)”.
“La strumentalizzazione e il fatto che le religioni, soprattutto nell’occidente, siano diventate qualcosa di molto simile alla superstizione ha fatto sì che il senso stesso del concetto di anima si perdesse.
Epicuro diceva che l’anima è perfetta: definire Dio è impossibile poiché noi siamo menti imperfette, quindi possiamo solo un po’ fantasticare su queste cose”
Quando hai iniziato il viaggio pensavi che avresti avuto una risposta univoca da questa moltitudine di incontri o pensavi che avresti avuto risposte divergenti?
“Viaggiare secondo me è andare a incontrare l’altro. Quando si va in certe zone e si ha bisogno di una guida, consiglio di prendere persone del posto e andare a mangiare a casa loro, magari facendogli la spesa. Quindi parto con una specie di preparazione psicologica, una mindfulness, perché non so mai a quali domande e a quali risposte sarò esposto. Certo, più andavo avanti, più capivo che la risposta comune era sempre una ed era legata alla musica. Non esiste una religione che in un modo o in un altro non sia legata alla musica. La musica mi ha salvato più di una volta, è sempre stata la risposta ad ogni mio momento di sofferenza”.
Tutte le opere di Giovanni Scafoglio iniziano e terminano con un blues, ossia delle parole attraverso le quali si evince il piacere di essere malinconici. Il Sacro Profano non elude il pattern
Qui, in anteprima, ci legge il blues di Miriam:
“Ti accoglierò nuda, nel letto, sfrontata, a testa alta, con l’anima candidamente vera e baci sconci, e sarò per te terra sincera e mai filo spinato. Credi a me, che sono stato in mille cuori. Credimi e saprò farti dimenticare i tuoi dolori. E se passerà l’ombra di un falso amore ci nasconderemo tenendoci per mano aggrappato l’uno alle labbra dell’altra, fino a riscoprirci immersi in un’alba di sorrisi. Noi, una solitudine liberata dall’angoscia di sentirsi soli. Siamo noi il nostro destino, il nostro karma, la nostra felicità. E non avrai mai paura di piangere con me, perché nessuno è mai arrivato a guardare in faccia la felicità con gli occhi asciutti.”
Come nasce questo tuo spiccato interesse per l’universo femminile?
“Nella mia famiglia c’è una tradizione secondo la quale le nonne e le nostre antenate hanno visto lo spirito delle case a Napoli: la bella ‘mbriana.
Nel libro quindi racconto anche di questo personaggio e delle origini delle donne della mia famiglia. Scrivo degli ultimi momenti che ho passato con mia madre, quando stavo insieme a lei e mi raccontava, forse intuendo che erano i suoi ultimi giorni, la storia della mia famiglia. Le ultime parole le voglio quindi dedicare alla bella ‘mbriana e, se me lo permettete, alla mia città natale, dove è ambientata parte del romanzo: Napoli.”
“Napoli, città femmina e madre che troppo ha sofferto per l’onore ferito e troppo ha lacrimato di vergogna, ma sempre a testa alta e con quel contegno nobile di chi, essendo nata regina, resterà tale anche spogliata da tutti gli averi. Napoli è mia madre, in tutti i sensi. Nata per improvvisare senza mai nascondersi a far calcoli, impegnata in un continuo tango in cui, ad ogni passo, noi napoletani ci giochiamo la vita. Se è mai stata disegnata una geografia dell’anima, ha in Napoli la sua capitale. E mentre la guardo collezionare sciocchezze mostruose, invenzioni sublimi, non posso smettere di amarla, perché è la fabbrica della bellezza. Il luogo dove s’impara a capire la vita.”
Al momento il Sacro Profano è acquistabile su ideaginger.it, una piattaforma dove è possibile realizzare dei crowdfunding. Di cosa si tratta?
“E’ un’attività che in Italia sta iniziando a prendere piede, è uno strumento essenziale al servizio degli artisti e viene utilizzato per fare dei sondaggi, per capire se un prodotto funziona eccetera… Ho pensato di lanciare questo crowdfunding anche per capire quante persone riuscirò a convincere a saltare a bordo di questa impresa.”
Chiunque desideri acquistare il Sacro Profano in anteprima, quindi, riceverà una copia in edizione limitata, contenente tutti i contenuti multimediali in realtà aumentata.
La crossmedialità, infatti, accompagnerà la narrazione, consentendo al lettore di essere totalmente coinvolto nelle storie raccontate. Utilizzando una semplice app sarà possibile visualizzare ciò che viene descritto a parole.
La sfida dell’autore è dominare la tecnologia per assicurarsi che resti “umana”.
A cosa serve il crowdfunding?
Tutti i ricavati delle vendite di questa edizione limitata andranno a sovvenzionare il progetto “Adotta un giornalista”.
“Dal 2020 abbiamo registrato una testata giornalistica: Ecorandagio, un giornale libero e indipendente che non accetta sponsorizzazioni di alcun tipo e che si occupa di formare a titolo totalmente gratuito i giovani comunicatori del futuro e aspiranti giornalisti. Tutti i proventi dell’edizione limitata de Il Sacro Profano andranno a sostegno di questo progetto.”
Per sussidiare l’iniziativa ci sono delle ricompense.
Tra queste abbiamo:
- Il libro e una storia inedita solo per te: potrai ricevere all’interno del libro una lettera, chiusa con sigillo a cera, che racconti una storia a te ispirata o una lettera scritta espressamente per una persona a te cara;
- Leggi e ascolta: oltre al libro riceverai un brano musicale realizzato e recitato solo per te;
- Il Sacro Profano NFT: il libro in edizione limitata e due opere d’arte NFT;
- Presentazione letteraria in anteprima de Il Sacro Profano presso la tua libreria o caffè letterario;
- Diventa un personaggio noir: organizzeremo a casa tua o in una location da decidere un vero shooting fotografico, realizzeremo un ritratto, un racconto breve inedito e una musica anch’essa inedita.
Ma il crowdfunding ha durata limitata, ed è necessario che l’obiettivo posto dall’autore venga raggiunto nei prossimi quarantanove giorni.
Il Sacro Profano è un progetto inedito, al momento in edizione limitata. Vi aspetta su ideaginger.it.
Maria Francesca Ruscitto
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