Il 1° dicembre 1924, il poeta André Breton pubblicò la raccolta “Poisson Soluble” a Parigi. Quella raccolta introdusse il primo Manifesto del Surrealismo e diede così inizio al più visionario tra i cambiamenti del XX secolo.
I Surrealisti hanno esplorato la psiche umana andando oltre i limiti della ragione e hanno espanso la realtà definendo la surrealtà come una dimensione più piena dell’esistenza. Il Surrealismo ha criticato fortemente la razionalità e ha liberato le potenzialità immaginative dell’inconscio al fine di raggiungere uno stato chiamato di “sur-realtà”. La “sur-realtà” è infatti quello stato in cui veglia e sogno si uniscono in modo armonico, creando spesso immagini senza alcun nesso logico. Oltre alla liberazione individuale, i surrealisti hanno perseguito anche l’ideale di una liberazione politica della società, schierandosi su posizioni progressiste e anticolonialiste. Il Surrealismo non era solo un movimento artistico, ma un modo alternativo di concepire il mondo. Questo concetto fondamentale si riflette nella nuova mostra che il Mudec di Milano ha inaugurato il 22 Marzo.
“Dalí, Magritte, Man Ray e il Surrealismo. Capolavori dal Museo Boijmans Van Beuningen.” presenta oltre 180 opere provenienti dalla collezione del Museo Van Beuningen, uno dei più importanti musei dei Paesi Bassi.
Si potranno trovare dipinti, sculture, disegni, documenti e oggetti della corrente surrealista. La cura della mostra è stata affidata alla storica dell’arte Els Hoek con la collaborazione di Alessandro Nigro, professore di Storia critica dell’arte all’Università di Firenze. Nella mostra, si affronta anche il complesso rapporto tra il Surrealismo e le culture native per stimolare il dialogo e il confronto tra culture diverse.

La mostra fornisce una visione a 360 gradi dell’universo surrealista con una particolare attenzione ai temi di sogno, psiche, amore e desiderio, e un nuovo modello di bellezza. La mostra presenta una vasta selezione di capolavori in sei sezioni che includono dipinti, opere su carta, pubblicazioni, oggetti e sculture. Gli artisti surrealisti cercavano di lasciare da parte la razionalità utilizzando oggetti e tecniche automatiche, nella speranza di creare uno shock poetico che avrebbe cambiato il mondo.
Ogni sezione è introdotta da una scultura o un oggetto e da una citazione, che racconta al pubblico come il surrealismo fu anche manifesto filosofico e sguardo su una realtà ‘altra’.
La mostra “Dalí, Magritte, Man Ray e il Surrealismo. Capolavori dal Museo Boijmans Van Beuningen” è visitabile dal 22 marzo al 30 luglio 2023 presso il Mudec a Milano.
Francesca Bazzoni
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