Aprile 29, 2024
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Un’atmosfera cupa di lutto e indignazione si è abbattuta su Napoli, dopo la tragica morte di Giovanbattista Cutolo, un promettente musicista di 24 anni appartenente all’Orchestra Scarlatti Junior. Il cuore spezzato di questa metropoli è stato gettato nell’oscurità nello sconforto dall’ennesimo, oscuro, episodio di violenza.

L’assassinio di Giovanbattista Cutolo si è consumato in Piazza Municipio

In questa famosa piazza, un giovane di soli 16 anni ha esploso tre scolpi mortali, spezzando la vita del giovane musicista. Gli investigatori, hanno rivelato che le scintille dell’infame omicidio sono state innescate da futili motivi. La rissa con il gruppo del minorenne, undici adolescenti, è scoppiata a causa di uno scooter del gruppo del minore urtato durante il parcheggio e una bustina di maionese che un amico del 16enne avrebbe svuotato addosso a qualcuno.

Il giovane arrestato, con un passato penale che include un tentato omicidio quando aveva solamente 13 anni, ha rivendicato la sua reazione come un atto di difesa personale. Ma la tragedia ha agitato le coscienze e ha innescato una vivace discussione in merito alla crescente violenza giovanile e alle sue radici.

Contemporaneamente, sui social network, alcune individui celebrano il giovane assassino

elevandolo a un vero e proprio idolo e dimostrando solidarietà nei suoi confronti. Questo deprimente fenomeno ha sollevato profonde preoccupazioni riguardo alla glorificazione della violenza online e alla sua influenza su giovani impressionabili.

La madre del ragazzo assassinato, Daniela Di Maggio, ha deciso di non restare in silenzio e ha condiviso pubblicamente la sua devastante sofferenza

Nel cuore della Piazza Municipio, un luogo caro al figlio scomparso, ha pianto la sua perdita e ha enfatizzato l’abisso che separa la Napoli dell’arte e della bellezza, che il figlio rappresentava, da quella dell’assassino, caratterizzata dal vuoto culturale e da una mancanza totale di valori.

“Napoli è diventata una città violentissima, un Far West. Tutto questo va fermato quanto prima. Il sedicenne che l’ha ucciso – grida – non è un bambino, è un uomo brutale, un demone che va a distruggere la vita degli altri ragazzi come mio figlio. Giogiò era pieno di talenti e valori culturali. Poteva solo aiutare Napoli a migliorare. Uccidendo lui è come se avessero sparato a Benedetto Croce prima di scrivere un saggio di filosofia, come se avessero buttato una bomba sul Colosseo, come se avessero sfregiato le Sette opere di Misericordia di Caravaggio e lo avessero ucciso”

Con un’anima tormentata dal dolore, Daniela ha implorato di essere ascoltata dalle istituzioni di tutto il paese

da parte del presidente Mattarella fino al sindaco di Napoli e al questore. Ha lanciato un vibrante appello affinché vengano apportate modifiche legislative e rafforzate le pene per i reati violenti, poiché crede fermamente che sia urgente porre fine alla crescente ondata di violenza che sta devastando Napoli.

Nel frattempo, il mondo della musica e della cultura ha tributato il proprio omaggio al talentuoso ragazzo, organizzando concerti e iniziative in sua memoria. Il Teatro San Carlo ha istituito una borsa di studio a lui dedicata, mentre lo scrittore Maurizio De Giovanni ha chiesto al ministro Sangiuliano di evitare la chiusura dell’Orchestra Scarlatti, in cui il giovane talento ha lasciato un’impronta indelebile.

La tragica scomparsa di Giovanbattista Cutolo ha scosso Napoli fino alle sue fondamenta e ha innescato una discussione profonda e urgente sulla violenza giovanile e la necessità di affrontarla. La madre coraggiosa, Daniela, attraverso il suo dolore straziante, spera di contribuire a un cambiamento significativo nella società.

Non lasciamo che anche questo brutale omicidio venga dimenticato

Cristina Ferrari

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