Negli ultimi giorni, si ascolta sempre più spesso, purtroppo, il termine “Stese” legato ai fatti di cronaca. Le “stese” sono una pratica estremamente violenta e spietata utilizzata dalla camorra. Uno delle ultime stese ha causato la notte di paura al Parco Verde di Caivano: spari con armi pesanti, uomini a bordo di moto. Una stesa denunciata dal parroco don Maurizio Patriciello e confermata dai carabinieri. Almeno 19 i colpi di arma da fuoco esplosi nella notte. Un atto dimostrativo, vigliacco, che i gruppi affiliati alle organizzazioni camorristiche eseguono per mostrare presenza e controllo del territorio, una dimostrazione di forza che arriva a pochi giorni dal maxi blitz condotto da oltre 400 operatori delle diverse forze dell’ordine. Ma cosa sono le “Stese” della Camorra?
Il Significato del Termine “Stesa”
Il termine “stesa” deriva dalla lingua napoletana ed è una parola carica di significato all’interno del contesto camorristico. La “stesa” è una violenta azione di intimidazione che coinvolge individui armati su moto o motorini che attraversano le strade in determinate zone cittadine, sparando indiscriminatamente in tutte le direzioni. La parola “stesa” si riferisce al fatto che quando una “stesa” si verifica, tutti si sdraiano a terra per cercare di sfuggire ai proiettili. In questo contesto, “Iamm a fa na stes” significa letteralmente “andiamo a far stendere tutti”, rivelando l’obiettivo di terrorizzare e costringere le persone a mettersi in salvo.
In alcuni quartieri però, il termine suggerisce una etimologia diversa
Il termine “stese” deriverebbe dal fatto che originariamente questi atti criminali avevano degli obiettivi ben precisi e per realizzarli venivano pianificati attraverso delle liste. Tali liste venivano “stese” ssu un pezzo di carta o in un documento scritto, e quindi l’organizzazione si impegna a compiere omicidi mirati nei confronti delle persone elencate. Questa pratica è parte integrante della violenza e della brutalità associate alla camorra e ha causato molte vittime nel corso degli anni.
Durante una “stesa”, i criminali, spesso giovanissimi, utilizzano pistole o addirittura fucili d’assalto e iniziano sparando in aria per poi mirare a finestre, edifici, auto, negozi o qualsiasi altra cosa che possa rappresentare un bersaglio. Chiunque non riesca a mettersi a terra rischia di essere colpito, ferito o ucciso. Inoltre, le “stese” sono spesso utilizzate per marcare il territorio o per inviare messaggi intimidatori alle bande rivali o sempre più spesso, alle forze dell’ordine.
Le “stese” hanno causato molte vittime innocenti nel corso degli anni, tra cui donne, bambini e anziani
Questi atti di violenza indiscriminata hanno reso le comunità locali vulnerabili e hanno avuto un impatto devastante sulla vita quotidiana delle persone.
Roberto Saviano, scrittore e giornalista italiano, ha sottolineato che le “stese” sono simili al terrorismo, poiché non vi è nulla di accidentale quando si sparano proiettili, e il fatto che vengano considerate “incidenti” è fuorviante. Ogni colpo sparato in una “stesa” ha l’obiettivo di terrorizzare e sottomettere la popolazione.
La Lotta contro le “Stese”
Le autorità italiane, inclusi organi come la magistratura e le forze dell’ordine, hanno lavorato duramente per contrastare il fenomeno delle “stese” e affrontare l’organizzazione criminale che le perpetra. Tuttavia, la sfida rimane aperta e con pochi risultati, poiché la camorra è storicamente radicata in alcune parti della Campania, e la violenza associata alle “stese” continua a rappresentare una minaccia per la sicurezza e la stabilità della regione. Anche film e fiction hanno contribuito a costruire un immaginario ideale nella testa dei ragazzi di strada più giovani come già accadde in passato con film nati per ben altri scopi.
Andando oltre la domanda: cosa sono le “stese”della Camorra, è importante comprendere che rappresentano un aspetto oscuro e pericoloso del crimine organizzato in Italia, con un impatto devastante sulle comunità locali. La loro brutalità e il loro obiettivo di creare terrore ne fanno un fenomeno criminale particolarmente nefasto. Oltre a dare la sensazione di impotenza da parte dello Stato. La lotta contro le “stese” dovrebbe essere una priorità per le autorità italiane mentre una volta passato l’avvenimento di cronaca, tutto torna nel dimenticatoio.
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