Aprile 28, 2024
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Il mondo del calcio italiano ha visto numerosi calciatori emergere come leggende nel corso degli anni. Spesso dimentichiamo i drammi personali che questi atleti possono aver vissuto dietro le luci dei riflettori. Un caso emblematico è quello di Giuliano Giuliani, l’ex portiere del Napoli, una figura iconica dell’epoca di gloria della squadra azzurra guidata da Maradona. Tuttavia, la sua morte è stata oscurata per decenni, celando la verità dolorosa che lo ha colpito: il virus dell’HIV e l’AIDS. La figlia di Giuliani, Gessica, ha finalmente rivelato la verità sulla morte di suo padre, sottolineando quanto sia stato devastante scoprire la verità a soli 18 anni.

Giuliano Giuliani è stato un eroe per i tifosi del Napoli

difendendo con successo i pali azzurri durante le storiche stagioni della Coppa UEFA vinta nel 1989 e della vittoria dello scudetto nel 1990. Tuttavia, la sua morte per AIDS, avvenuta il 14 novembre 1996 all’età di soli 38 anni, ha gettato un’ombra oscura sulla sua memoria. È stato il primo calciatore italiano a morire a causa dell’AIDS. In un periodo in cui l’associazione di qualcuno a questa malattia portava con sé un pesante stigma sociale.

La notizia della morte di Giuliani fu inizialmente “coperta” con un’altra causa di morte, una pratica non rara in quegli anni in cui l’AIDS era ancora poco compreso e temuto

Tuttavia, Gessica, all’epoca una bambina di soli 7 anni, non sapeva nulla della malattia che aveva portato via suo padre. Veniva tenuta nell’ignoranza, come se fosse in una bolla di vetro, e la verità le fu rivelata solo molti anni dopo, quando stava facendo una ricerca per il diploma al liceo linguistico. La scoperta improvvisa e crudele della malattia di suo padre l’ha sconvolta profondamente.

Gessica condivide il suo dolore, raccontando come sia stata costretta a vivere con questa verità nascosta per gran parte della sua vita. Le era stato sempre detto che suo padre era morto a causa di un tumore ai polmoni, ma la realtà era molto diversa. Questo rivelarsi tardivo della verità ha lasciato cicatrici profonde nella sua anima, influenzando le sue relazioni personali e creando un senso di abbandono da parte del mondo del calcio e della società.

La figlia di Giuliani ha cercato di onorare la memoria di suo padre chiamando sua figlia Giuliana. Oggi, Gessica ha 34 anni e vive a Gemmano, sulle colline che guardano Rimini, insieme a sua figlia. Tuttavia, il dolore della sua infanzia e il peso della verità scoperta troppo tardi continuano a tormentarla.

La storia di Giuliano Giuliani è una testimonianza del terrore e dello stigma che circondavano l’AIDS negli anni ’90

Questo silenzio e questa negazione hanno colpito non solo il calciatore ma anche la sua famiglia. È un richiamo all’importanza di affrontare le malattie e il loro impatto sulla società con apertura e compassione, evitando la stigmatizzazione e l’isolamento che possono devastare le vite delle persone colpite.

La memoria di Giuliano Giuliani e la storia della sua morte per AIDS non devono essere dimenticate, ma invece devono servire come monito per la società a essere più empatica e aperta nel trattare le malattie e le sfide che affrontano le persone. Solo attraverso la comprensione e il sostegno possiamo rompere il silenzio che circonda queste questioni e garantire che nessuno venga più dimenticato o nascosto a causa di una malattia.

Cristina Ferrari

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