Durante la Munich Security Conference, tenutasi poco dopo l’annuncio della morte di Alexei Navalny, Yulia Navalnaya ha fatto una dichiarazione esplicita: “Vladimir Putin ha ucciso mio marito”. In un video diffuso in rete Yulia Navalnaya moglie del dissidente Navalny, morto in un carcere russo, dichiara inoltre, che raccoglierà l’eredità del marito. Nel frattempo i media russi hanno letteralmente ignorato la notizia, spesso evitando di fare il suo nome e chiamandolo semplicemente: Il blogger.
Yulia Navalnaya, moglie di Navalny, in un video diffuso sui social annuncia di essere pronta a raccogliere l’eredità politica del marito
Proprio nel giorno in cui sbarca a Bruxelles per partecipare al Consiglio dei ministri degli Esteri della Ue la vedova ha diffuso un video. Secondo Yulia Navalnaya: “mentono meschinamente attendendo quando svaniranno le tracce dell’ennesimo Novichok di Putin”. Suggerendo, di fatto, che la morte del dissidente potrebbe essere stata indotta con l’uso del Novichok, l’agente nervino già comparso nel precedente avvelenamento dell’oppositore di Putin, nel 2020.
Il corpo di Alexei Navalny è stato trovato ricoperto di lividi in una morgue artica, segni ritenuti coerenti con quelli di una convulsione. Un paramedico ha suggerito che le lesioni potrebbero derivare da tentativi di controllare le convulsioni e da un massaggio cardiaco indiretto, indicando un tentativo di rianimazione per arresto cardiaco. Il suo corpo è ora sotto custodia della polizia, e non è ancora stata effettuata un’autopsia. La stampa britannica ha riferito che la madre di Alexei Navalny deve attendere 14 giorni prima di poter ricevere il corpo del figlio, mentre le autorità svolgono un'”analisi chimica”. Tutto ciò alimenta ulteriormente i sospetti relativi al fatto che Navalny potrebbe essere stato avvelenato.
I media russi hanno praticamente ignorato la notizia
La copertura mediatica russa sulla morte di Aleksej Navalny è stata notevolmente limitata. Sull’emittente di stato “Rossija 1”, durante l’edizione del telegiornale delle 14, non è stata fatta menzione della sua scomparsa. Le notizie trasmesse riguardavano vari argomenti tranne quello. Solo intorno alle 15:00, il primo canale ha diffuso brevemente la notizia ufficiale del decesso, senza dare particolare risalto all’accaduto. La visita di Vladimir Putin a Cheljabinsk ha invece dominato i media russi, relegando la morte di Navalny a una notizia di secondo piano.
Stesso discorso vale per i giornali che hanno relegato la notizia a sezioni meno rilevanti, spesso evitando di nominare direttamente Navalny e riferendosi a lui genericamente come “il blogger”. Questo approccio sottolinea l’intenzione di ridurre l’impatto e l’attenzione sulla sua figura e sulle circostanze della sua morte.
Ginevra Leone
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