Aprile 29, 2024
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Il CEO di Stellantis, Carlos Tavares, ha un compenso annuo pari a 36,5 milioni di euro. In pratica è la somma degli stipendi annuali di 518 dipendenti del gruppo. Questo divario salariale sottolinea la crescente disuguaglianza economica all’interno delle grandi corporazioni, mettendo in discussione i valori di equità e responsabilità sociale aziendale. La disparità tra la remunerazione dei top executive e quella dei lavoratori ordinari solleva interrogativi sulla distribuzione della ricchezza e sull’impatto morale di tali disuguaglianze nel mondo del lavoro. Ancor più alla luce del fatto che il settore automobilistico sta affrontando una fase di crisi, con previsioni di contrazione degli utili tra il 4-6% per il 2023/2024. Il Ceo di Stellantis, Tavares guadagna 36 milioni annui. E’ eticamente accettabile?

È stata pubblicata la Relazione Annuale 2023 della compagnia che riunisce i marchi Fiat e Peugeot

La relazione dettaglia gli stipendi dei membri del consiglio di amministrazione. Il Presidente di Stellantis, John Elkann, ha registrato un leggero aumento del +1,11%, percependo una compensazione totale di circa 4,8 milioni di euro nel 2023 (in calo rispetto ai 5,85 milioni del 2022), come rivelato dalla Relazione Annuale 2023 pubblicata dalla società. Il pacchetto di compensi di Elkann era composto da una remunerazione fissa (stipendio base di circa 924.000 euro e benefit aggiuntivi di circa 684.000 euro) insieme a una componente variabile (incentivi a lungo termine di circa 3,2 milioni di euro).

Per quanto riguarda gli altri membri del consiglio di amministrazione, il Vice Presidente Robert Peugeot ha ricevuto una compensazione totale di 216.927 euro (in calo rispetto ai 219.000) e Andrea Agnelli ha ricevuto un totale di 62.644 euro (in calo rispetto ai 223.000). Come indicato nel rapporto, non ci sono stati aumenti nei salari base annuali per Elkann e per il CEO Carlos Tavares, e non sono previsti aumenti per il 2024.

Il Ceo di Stellantis, Tavares guadagna, invece 36 milioni annui

Tavares ha ricevuto quindi un salario base di 2 milioni di euro, 634.000 euro di benefit aggiuntivi (rispetto ai 14.345 del 2022), incentivi a lungo termine per 26 milioni di euro (in aumento rispetto ai 11,5) e incentivi a breve termine per 5,7 milioni di euro (in calo rispetto ai 7,5). Di questi, 10 milioni di euro sono legati a un incentivo per il raggiungimento di obiettivi fondamentali legati alle sfide che l’industria automobilistica sta affrontando riguardo alla mobilità globale, alla tecnologia e all’elettrificazione dei veicoli. La compensazione totale è stata di 36,5 milioni di euro, rispetto ai 23,4 milioni precedenti, segnando un aumento del 55,6%.

Tra i dati di performance del 2023 citati da Stellantis c’è il “total return”, a vantaggio degli azionisti, che è stato del 104% rispetto alla media del 27% dell’S&P 500.

Secondo Elkann, il 2023 “è stato un anno contrassegnato da nuovi progetti e significativi traguardi per Stellantis. La nostra missione di fornire una mobilità pulita, sicura e accessibile non è mai stata così importante, e la resilienza dei nostri colleghi, sotto la guida di Carlos Tavares, ha fatto la differenza”.

Alla luce delle informazioni sulle compensazioni in Stellantis e la tendenza del mercato automobilistico, possiamo concludere che le disparità salariali rappresentano una sfida etica significativa nel contesto aziendale moderno. Il contrasto tra l’incremento salariale del CEO e la situazione di crisi nel settore automobilistico sottolinea la necessità di un approccio più equilibrato e socialmente responsabile alla distribuzione delle ricchezze all’interno delle corporazioni. Questo solleva questioni su come le aziende valutino il contributo dei loro dipendenti a vari livelli e su come possano garantire pratiche più giuste e sostenibili.

Donatella di Giulio

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