Il coronavirus devasta l’industria italiana, gli ordinativi di febbraio registrano un calo del fatturato pari al 4,4%. In termini di tendenza ciò significa una marcata diminuzione sul mercato inerno (-4,2%), mentre resta stabile, fortunatamente quello estero (-0,2%). Appare ovvio che l’industria farmaceutica segni un notevole incremento (+8,3%), altrettanto inevitabile che il peggior risultato si riscontri nel tessile e abbigliamento (-9,1%).
A febbraio il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, diminuisce del 2,1% rispetto a gennaio e nella media degli ultimi tre mesi l’indice generale è rimasto pressoché stabile, con una variazione del +0,1% rispetto alla media dei tre mesi precedenti. Lo stima l’Istat. La dinamica congiunturale del fatturato riflette variazioni negative sul mercato interno (-2,3%) ed estero (-1,5%). Corretto per gli effetti di calendario (20 giorni lavorativi come a febbraio 2019), il fatturato totale cresce in termini tendenziali dello 0,9%
Nel corso della fase di rilevazione vi è stata una moderata riduzione del tasso di risposta delle imprese, conseguente all’emergenza sanitaria in corso. Le azioni messe in atto per fare fronte a queste perturbazioni nella fase di raccolta dei dati hanno consentito di elaborare e diffondere gli indici relativi al mese di febbraio 2020.
Fonte dati: Istat e Ansa
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