Aprile 29, 2024
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Negli ultimi anni, l’espansione dell’intelligenza artificiale ha aperto nuove porte alla creatività e alla sperimentazione. Tuttavia, dietro le apparenti innocue “illusioni ottiche” create da questi algoritmi, si nasconde una questione etica che merita una riflessione approfondita. Un esempio è il volto di Hitler nascosto in una immagine virale o le prime campagne pubblicitarie occulte, veri e prori esempi di messaggi subliminali.

Una nuova era dell’arte e della creazione digitale

L’avvento di strumenti come Stable Diffusion e Midjourney ha consentito agli utenti di internet di sperimentare il potere dell’intelligenza artificiale per creare immagini sorprendenti e apparentemente innocue. Da foto di gruppo a scene di viaggio, queste immagini hanno il potenziale per celare significati nascosti, aprendo la strada a nuove forme di espressione artistica.

Un esempio eclatante di questa tendenza è l’opera di Ari Kouts, che ha trasformato paesaggi in immagini che, a prima vista, assomigliano al volto di Donald Trump. L’IA generativa ha reso possibile questa creazione, dimostrando come la tecnologia abbia ampliato i confini dell’arte e della creatività.

Le illusioni ottiche e il coinvolgimento dell’intelligenza artificiale

Le illusioni ottiche sono state tradizionalmente il frutto dell’ingegno umano, ma ora stiamo assistendo a un crescente coinvolgimento degli algoritmi di intelligenza artificiale. Questi sistemi “apprendono” le tecniche per manipolare elementi visivi, producendo effetti che possono ingannare e sorprendere gli osservatori. Questa convergenza tra l’arte umana e l’IA sta aprendo nuove prospettive creative, ma anche sollevando importanti questioni etiche.

Un esempio concreto di questa sfida è l’immagine virale che ha nascosto il volto di Hitler attraverso l’IA generativa. La pubblicazione di quest’opera da parte di Francesco Attolini, ex coordinatore cittadino di Busto Arsizio (Varese) per Fratelli d’Italia, ha suscitato numerose polemiche legate al rischio di incorporare messaggi subliminali nelle immagini.

Messaggi subliminali che diffondono immagini di Hitler. Non è un libro distopico ma realtà. Il tutto grazie all'intelligenza artificiale.

Illusioni ottiche: messaggi subliminali nell’intelligenza artificiale

Una delle principali preoccupazioni riguardanti le illusioni ottiche create dall’IA è la possibilità di nascondervi messaggi subliminali. Questi messaggi, seppur celati o simbolizzati all’interno dell’immagine, possono essere utilizzati a fini di marketing o propaganda politica.

Un esempio recente ha mostrato sette giovani in una scena urbana illuminata da luci al neon, con la scritta “Obey” nascosta se osservata da una specifica distanza. Questa pratica può essere interpretata come un riferimento a un noto marchio di abbigliamento, dimostrando il potenziale di questi messaggi subliminali nell’IA generativa.

Le illusioni ottiche generate dall’IA rappresentano un terreno fertile per l’innovazione artistica, ma sollevano anche questioni etiche urgenti. Mentre alcuni vedono queste creazioni come esempi di arte all’avanguardia, altri sono preoccupati per la possibile manipolazione subliminale a scopo pubblicitario.

Messaggi subliminali contenenti Hitler, un pericolo reale

E’ il caso delle immagini generate da software come ControlNet, che celano messaggi subliminali. Ad esempio, un’immagine di ragazzi vestiti in bianco e nero rivelava la parola “Okay” quando l’osservatore allontanava lo sguardo. Un’altra immagine mostrava una casa con finestre che creavano la parola “Game”, e un’altra ancora rivelava il logo di Bitcoin attraverso un riflesso su una strada bagnata.

L’illusione ottica ha segnato la storia dell’arte, a partire dai trompe-l’oeil, letteralmente “inganna l’occhio”, la tecnica che ha permesso di creare la prospettiva tridimensionale su una superficie bidimensionale. Poi c’è stata la pareidolia, la tecnica che crea volti umani usando oggetti, per esempio “Le Quattro Stagioni” di Giuseppe Arcimboldo che ha dipinto ritratti componendo i volti con frutta e ortaggi, e l’Optical Art, simbolo per eccellenza dell’illusione ottica nell’arte è infatti Waterfall di Esher.

Sembrerebbe quindi la naturale evoluzione di un’intelligenza artificiale generativa che ha sin da subito colonizzato l’ambito artistico. Il problema nasce dalla distinzione tra illusioni ottiche e l’uso di messaggi subliminali, soprattutto in contesti di marketing e propaganda politica.

Il pericolo si manifesta nel fatto che chi si occupa di comunicazione sia poco preparato in materia

La mancanza di consapevolezza può portare a una diffusione inconsapevole di messaggi potenzialmente manipolatori all’interno di contenuti visivi. Cosa che sta già avvenendo.

Pertanto, emerge una chiara necessità di normare l’uso di messaggi subliminali generati dall’IA. Questa regolamentazione deve essere orientata a garantire l’etica e la responsabilità nell’uso di queste tecnologie. È essenziale che i professionisti della comunicazione, i governi e le organizzazioni assumano la responsabilità di garantire che tali messaggi siano chiaramente identificabili e sottoposti a rigorosi controlli etici.

In questo momento mancano consapevolezza e regole ben precise. Ecco dunque che i messaggi subliminali contenenti immagini di HitlerI, vengono diffuse scambiati per illusioni ottiche e senza conseguenze per chi li ospita. Il che è un serio pericolo a cui porre velocemente rimedio.

Giovanni Scafoglio

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