Maggio 19, 2024
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Mikhail Khodorkovsky, un tempo l’uomo più ricco della Russia, incarna una figura molto interessante nel panorama economico e politico della Russia post-sovietica. Nato nel 1963 a Mosca, Khodorkovsky prosperò sotto le liberalizzazioni economiche di Mikhail Gorbachev. Fondò la sua prima impresa, un caffè, nel 1986 per poi espandersi rapidamente in altri settori, compresa la finanza. In pratica divenne in poco tempo uno degli oligarchi più potenti dell’URSS. Attraverso Menatep, una banca privata fondata nel 1990, Khodorkovsky accumulò una fortuna, soprattutto acquisendo asset statali durante il periodo di privatizzazione in Russia. Di recente ha dichiarato durante un’intervista che: L’Italia tra i Paesi più vulnerabili dell’Europa occidentale.

Con il suo controllo su YUKOS, una delle più grandi compagnie petrolifere della Russia, divenne un personaggio di spicco tra i nuovi industrialisti e finanziari, noti come “oligarchi”

Tuttavia, il suo rifiuto di stare fuori dalla politica e il suo sostegno aperto all’opposizione contro il Presidente Vladimir Putin, portarono al suo arresto nel 2003 per frode e evasione fiscale. Accuse che molti considerano motivate politicamente.

Dopo aver trascorso oltre un decennio in carcere, è stato rilasciato nel 2013. Da allora ha continuato a promuovere la riforma democratica e la società civile in Russia attraverso la sua fondazione, Open Russia. Oggi, Khodorkovsky è uno dei critici più vocali di Putin, vivendo in esilio e continuando la sua attività di attivista e filantropo.

Durante la sua recente visita a Roma, Mikhail Khodorkovsky ha espresso preoccupazioni riguardo la vulnerabilità dell’Italia alle influenze esterne, in particolare quelle russe

Ha evidenziato come l’Italia, tra i grandi paesi dell’Europa occidentale, si mostri particolarmente esposta alle manipolazioni politiche a causa di una certa debolezza nei media nazionali e della presenza di interessi politici e commerciali che potrebbero essere inclini a compromessi.

Khodorkovsky ha discusso anche le tematiche della confisca dei beni russi all’estero, una misura vista come un potenziale strumento per sostenere la resistenza ucraina contro l’aggressione russa. Tuttavia, ha sottolineato la necessità di procedere con cautela, affermando che qualsiasi azione del genere dovrebbe avvenire attraverso un rigoroso processo giudiziario per evitare violazioni dei principi legali e per garantire che non vengano superate le “linee rosse” dell’accettabilità internazionale.

L’Italia tra i Paesi più vulnerabili dell’Europa occidentale

Ha criticato l’atteggiamento di alcuni partiti politici italiani che, durante una votazione a Strasburgo, si sono astenuti dalla condanna delle ingerenze russe, indicando come ciò rifletta una divisione all’interno della società italiana riguardo la posizione da assumere nei confronti della Russia.

Khodorkovsky ha espresso sorpresa per la reazione degli italiani alla notizia della confisca dei dell’Ariston in Russia, sottolineando come l’Italia, con la sua storica consapevolezza dei pericoli della mafia, dovrebbe essere meglio preparata a riconoscere e contrastare le tattiche coercitive e corruttive simili a quelle impiegate dal governo russo.

Ciò che emerge dalle parole dell’ex oligarca è un quadro in cui l’Italia deve essere più vigilante e proattiva nel proteggere i propri interessi nazionali e nel promuovere una politica estera che non solo salvaguardi la propria sovranità, ma anche quella delle nazioni che lottano per mantenere la loro indipendenza di fronte a potenze autoritarie.

Il che è molto preoccupante

Ginevra Leone

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