Le elezioni europee del 2024 hanno rivelato un significativo aumento del peso a destra in molti paesi membri dell’UE. In Italia, Fratelli d’Italia ha conquistato il 28,81% dei voti, consolidando la sua posizione come principale partito di destra del paese. In altri paesi europei, tendenze simili sono emerse, con partiti di destra che hanno guadagnato terreno significativo. In Francia, il Rassemblement National ha sconfitto Macron, mentre in Germania, Alternative für Deutschland (AfD) è diventato il secondo partito. Il Fidesz di Viktor Orbán si è confermato, ottime performance anche dal Partito della Libertà Austriaco. Nei Paesi Bassi Il Forum voor Democratie (FvD) e il Partito per la Libertà (PVV) di Geert Wilders hanno ottenuto risultati rilevanti, consolidando la presenza delle forze di destra nel Parlamento europeo. Il fascismo non fa più paura tanto da essere un serbatoio di voti?
Il fascismo è un enorme serbatoio di voti?
Gli esperti concordano sul fatto che il fascismo e l’estrema destra non siano più considerati un tabù ma piuttosto un’opzione elettorale valida per molti cittadini. Secondo il rapporto dell’EESC, il fascismo sta riemergendo in risposta a una serie di crisi economiche, sociali e culturali che hanno colpito duramente la classe media e lavoratrice (European Economic and Social Committee). Inoltre, il populismo di destra offre risposte semplici e dirette a problemi complessi, attirando elettori disillusi dalle istituzioni tradizionali.
Il ruolo dei social
Le politiche dei social media hanno giocato un ruolo cruciale nel risorgere del fascismo come forza politica. Piattaforme come Facebook e Twitter sono state utilizzate per diffondere messaggi populisti, xenofobi e nazionalisti, amplificando la portata dei partiti di destra. Questi messaggi trovano terreno fertile tra gli elettori che si sentono ignorati o minacciati dai cambiamenti demografici e dalle politiche di globalizzazione
Cultura della Paura e dell’Identità
La retorica dell’estrema destra spesso si basa sulla paura e sulla protezione dell’identità nazionale. Questa narrazione è particolarmente efficace in tempi di crisi economica e incertezza sociale. La percezione di una minaccia esterna, sia essa rappresentata dai migranti o dall’Unione Europea, è utilizzata per unire e mobilitare gli elettori attorno a una causa comune.
La strategia comunicativa dei partiti di estrema destra è caratterizzata da una retorica semplice e diretta, che promette soluzioni rapide a problemi complessi. Utilizzando i social media, questi partiti bypassano i media tradizionali, raggiungendo direttamente gli elettori con messaggi personalizzati e mirati. Questo approccio ha permesso loro di costruire una base elettorale fedele e di mobilitare un ampio consenso.
Il Caso Vannacci è emblematico
Il caso di Roberto Vannacci, generale italiano che ha suscitato controversie per le sue dichiarazioni pubbliche e scritti considerati da molti come razzisti e omofobi che spesso strizzavano l’occhio al fascismo, ha sollevato dibattiti sulla libertà di espressione e sui limiti dell’accettabilità del discorso pubblico. Vannacci ha ottenuto circa 500.000 voti.
Cause del successo delle destre, fascinazione o crisi sociale?
Crisi Economica e Sociale: La lunga coda della crisi economica del 2008 ha lasciato molte famiglie europee in difficoltà finanziaria. Questo ha creato terreno fertile per il risentimento verso l’establishment politico, che è accusato di non aver protetto i cittadini comuni. I partiti di destra estrema promettono un ritorno a un passato più stabile e prospero, spesso idealizzato.
Paura dell’Immigrazione: L’ondata migratoria degli ultimi anni ha alimentato paure e insicurezze tra molti europei. I partiti di destra estrema hanno sfruttato queste paure, proponendo politiche severe sull’immigrazione e sostenendo la protezione dei confini nazionali. Questa retorica ha trovato particolare eco in paesi come l’Italia e la Francia, dove le questioni migratorie sono state centrali nella campagna elettorale.
Nazionalismo e Identità: L’erosione delle identità nazionali percepita in un’Europa sempre più integrata ha spinto molti elettori verso partiti che promettono di ripristinare l’orgoglio nazionale e di difendere le tradizioni locali. Questo ritorno al nazionalismo è una reazione diretta alla globalizzazione e alla perdita di sovranità nazionale percepita.
Il fascino del fascismo e della destra estrema nei confronti degli elettori europei è una combinazione di disillusione economica, paura dell’immigrazione e desiderio di proteggere l’identità nazionale. Questi partiti sono riusciti a capitalizzare queste paure e insicurezze attraverso strategie di comunicazione efficaci che fanno leva su retoriche populiste e nazionaliste. Forse il fascismo non fa più paura o forse non ha mai davvero fatto paura.
Ginevra Leone
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