Luglio 27, 2024
A ECORANDAGIO ospitiamo e formiamo i giornalisti di domani

La redazione di Ecorandagio ha deciso di continuare a monitorare i femminicidi in Italia e di inserirli in un elenco di vittime che sarà aggiornato mensilmente, includendo statistiche e nomi.

Femminicidi in Italia nel 2024

Gennaio: 7 vittime

  • Lunedì 1 gennaio ROSA D’ASCENZO 71 anni, SANT’ORESTE (Roma)
    • Rosa D’Ascenzo è la prima vittima di femminicidio del 2024. Uccisa per mano del marito Giulio Camilli, di 73 anni. L’uomo porta la moglie in ospedale, dichiarando alle forze dell’ordine che è caduta dalle scale, probabilmente a causa di un malore. I medici riscontrano che le ferite non sono compatibili con la versione dell’uomo e chiamano i carabinieri. In realtà è stato Giulio a colpire Rosa a morte, utilizzando un utensile da cucina, molto probabilmente una padella.
  • Venerdì 5 gennaio MARIA RUSS 54 anni e DELIA ZARNISCU 58 anni, NARO (Agrigento)
    • Marua Rus e Delia Zarniscu, sono morte lo stesso giorno, ma in due case diverse poco distanti tra loro. Per il delitto viene accusato un 24enne loro connazionale, Omar Edgar Nedelcov. Il ragazzo, dopo aver ucciso una delle due donne carbonizza il corpo, mentre sevizia l’altra.
  • Lunedì 8 gennaio TERESA SARTORI 81 anni SARONNO (Varese)
    • Teresa è stata uccisa dal figlio Stefano rotondi, suo coinquilino e operaio di 54 anni. A dare l’allarme una vicina, entrata in casa per svolgere delle faccende domestiche. Teresa era in camera da letto, morta, suo figlio a pochi metri da lei impiccato. Lo stato di salute di Teresa era precario, si suppone che siano state proprio le difficili condizioni della vittima a scatenare il gesto.
  • Giovedì 11 gennaio ESTER PALMIERI 38 anni, MONTALBANO DI VALFLORIANA (Trento)
    • Ester Palmieri, madre di tre bambini è vittima del marito 46enne, Igor Moser. Dopo aver ucciso la moglie, anche lui si toglie la vita, impiccandosi. Alla base della tragedia ci sono problemi coniugali: l’uomo non accetta la separazione e, al culmine dell’ennesimo litigio, decide di mettere fine alla sua famiglia. 
  • Venerdì 12 gennaio ELISA SCAVONE 65 anni, TORINO
    • Elisa Scavone muore per mano dal marito, Lorenzo Sofia, ex gommista di 70 anni. Il decesso avviene due giorni dopo all’ospedale Molinette, nonostante i medici abbiano provato a salvarla asportandole la milza. Il marito, all’apice di una lite, accoltella Elisa più volte all’addome e alla schiena. Un taglio profondo raggiunge il diaframma e lo stomaco, uccidendola.
  • Lunedì 12 gennaio ANNALISA RIZZO 43 anni, AGROPOLI (Salerno)
    • Annalisa Rizzo viene uccisa a coltellate in piena notte, al culmine di una lite con il marito. Vincenzo Carnicelli di 63 anni, poco dopo aver ucciso la moglie si toglie la vita, utilizzando la stessa arma. Nella casa, per tutto il corso della tragedia, è presente anche la figlia di 13 anni che, dormendo, non si è accorta di nulla.

Febbraio: 9 vittime

  • Mercoledì 7 febbraio SANTINA DELAI 78 anni PUEGNANO SUL GARDA (Brescia)
    • Santina è vittima del figlio, Mauro Pedrotti di 54 anni. A dare l’allarme i vicini di casa, verso le 5 del mattino, insospettiti da rumori insoliti. Santina è nel corridoio, con uno strofinaccio stretto intorno al collo. Il primo ad essere sospettato è il figlio che confessa: il litigio è iniziato a causa della vendita della casa del figlio, lui non voleva. L’uomo ha tentato di nascondere il delitto, inscenando una rapina.
  • Giovedì 8 febbraio EVA KAMINSHA 45 anni NAPOLI
    • Eva Kaminsha è vittima del marito Raffaele Pinto di 54 anni, guardia giurata di professione. Prima uccide la moglie con decine di coltellate, poi si barrica in casa sparando in aria dalla finestra. Quando capisce che per lui non c’è via d’uscita, si spara a sua volta, uccidendosi.
  • Domenica 11 febbraio ANTONELLA SALAMONE 41 anni ALTAVILLA MILICIA (Palermo)
    • Antonella è stata uccisa dal marito, assieme ai figli Kevin ed Emanuel, di 16 e 5 anni. L’uomo molto religioso, ha confessato di aver agito perché percepiva della presenze demoniache in case. Un esorcismo, effettuato dal “soldato di Dio”, cos’ si fa chiamare sui social. Anche la figlia superstite diciassettenne avrebbe partecipato al rituale. Sarebbe stato il padre a plagiare l’intera famiglia nel credere che in casa ci fossero i demoni e i figli fossero “posseduti da Satana”. Solo Antonella Salamone si sarebbe opposta all’assassinio dei figli, per questo uccisa per prima: soffocata, poi data alle fiamme e infine smembrata.
  • Martedì 13 febbraio NICOLETTA ZOMPARELLI 49 anni e RENÉE AMATO 19 anni, CISTERNA LATINA 
    • Nicoletta Zomparelli e sua figlia Renée Amato, sono le vittime del duplice delitto commesso da Cristian Sodano, finanziere di 27 anni. Il vero obiettivo è la seconda figlia Desirée, ex fidanzata di Cristian. I due hanno una lite, lui non accetta la rottura della relazione. La madre e la sorella intervengono, l’uomo prende la pistola e spara, uccidendo le due donne. Desirée si chiude in bagno e terrorizzata aspetta l’arrivo delle forze dell’ordine.
  • Mercoledì 14 febbraio ALESSANDRA MAZZA 35 anni BOSCO DEI PRETI (Avellino)
    • Alessandra muore con un colpo di arma da fuoco. Ad imbracciare il fucile il padre, Costantino Mazza, dopo l’ennesimo litigio. L’uomo si è poi tolto la vita con la stessa arma. Il tutto è accaduto davanti alla moglie che nonostante il trauma è riuscita a chiamare aiuto e a dare l’allarme.  I corpi sono stati trovati all’esterno della casa, sotto il pergolato. Alessandra aveva 35 anni e soffriva di depressione, pare che in passato fosse stata sottoposta al Trattamento sanitario obbligatorio.
  • Sabato 24 febbraio MARIA ATZENI 77 anni SAN GAVINO (Cagliari)
    • Maria è stata uccisa dal figlio, Simone Uras di 43 anni. IProva a darsi alla fuga, ma i carabinieri lo fermano con gli abiti ancpora sporchi di sangue, a bordo della sua auto. Il corpo della donna è stato trovato dall’altro figlio e presentava molti lividi, soprattutto in testa.
  • Lunedì 26 febbraio MARIA BATTISTA FERREIRA 52 anni, FORNACI DI BARGA (Lucca)
    • Maria Battista Ferreista sta per separarsi dal marito, il 55enne Vittorio Pescaglini. La data è fissata per il 27 febbraio, ma l’uomo non l’accetta. Raggiunge la moglie in auto, all’uscita di un hotel e l’accoltella in strada. La donna prova a fuggire ma l’uomo la raggiunge e dopo averla accoltellata ancora, la lascia sul marciapiede. Inutili gli sforzi dei soccorritori, Maria muove e l’uomo si costituisce andando a piedi alla caserma più vicina.
  • Martedì 27 febbraio SARA BURATIN 41 anni , BOVOLENTA (Padova)
    • Trovano Sara Buratin già morta, nel cortile dell’abitazione della madre, uccisa da numerose coltellate per mano del marito. Alberto Pittarello di 39 anni, operaio in uno stabilimento della zona, si toglie la vita poco dopo, lanciandosi nel fiume Bacciglione a bordo del suo furgone. Lasciano una figlia di 15 anni.

Marzo: 5 vittime

  • Sabato 16 marzo ANIETA KATARZYNA DANEICZYK 50 anni, TAURISANO (Lecce)
    • Aneta muore con più di nove coltellate durante un litigio con il marito 57enne, Albano Galati. Sono prossimi alla separazione, già non vivono più insieme ma continuano a vedersi. Lui la raggiunge a casa, è in evidente stato di alterazione psicofisica. Inizia a picchiarla ma Aneta riesce a scappare e si rifugia a casa della vicina. Albano la insegue, la prende e la uccide. Si consegnerà spontaneamente alle forze dell’ordine, confessando il delitto.
  • Domenica 16 marzo LI XUEMEI 37 anni, ROMA
    • Sono le 23.30 e Li Xuemei giace morta sul letto del suo appartamento. A dare l’allarme un vicino di casa, dopo aver sentito la donna litigare con suo marito, Yu Yang di 36 anni. Prima le urla, poi una coltellata all’addome e non c’è più nulla da fare. L’uomo scappa, lasciando sola nell’appartamento la loro bimba di 5 anni che, probabilmente ha assistito all’accaduto. Viene ritrovato poco dopo e arrestato.
  • Giovedì 28 marzo JOY OMORAGBON 49 anni, COLOGNO AL SERIO (Bergamo)
    • Joy Omoragbon è sola in casa con Aimiose Osarumwense, suo marito. Scoppia una violenta lite domestica, di sicuro non la prima a sentire le testimonianze dei vicini di casa. A quanto pare il marito di Joy ha problemi di natura psichica, qualche anno prima ha fatto anche un TSO. Questa volta però il litigio ha un finale diverso, Aimiose prende un coltello e uccide sua moglie. Sono i vicini a chiamare le forze dell’ordine, ma al loro arrivo Joy giace in terra morta. Aimiose viene arrestato.
  • Sabato 30 marzo MARGHERITA CANNONE 78 anni ALBANO (Roma)
    • Un proiettile risalente alla prima guerra mondiale ha stroncato la vita di margherita. A sparare il marito, Antonio Pomilia, di 83 anni. Poi si è tolto la vita, sparandosi con la stessa arma. Entrambi erano malati oncologici gravi: lei, in fase di ripresa dopo una delicata operazione, lui aveva scoperto da poco di avere un cancro in fase terminale. Prima di sparare ad entrambi, l’uomo ha scritto un biglietto d’addio. Sono stati trovati a terra, accanto all’ingresso.
  • Domenica 31 marzo PALMA ROMAGNOLI 86 anni CORRIDONIA (Macerata)
    • Della vita di Palma ha deciso il marito. La donna a letto da tanto tempo a causa di una malattia di Alzheimer. L’uomo di 86enne si occupava da sempre di lei, ma da come scritto nel suo diario, erano ormai insostenibile vedere la sofferenza della compagna. Così le spara con il fucile legalmente detenuto, poi rivolge l’arma verso se stesso. Palma muore sul colpo, il marito due giorni dopo in ospedale.

Aprile: 4 vittime

  • Mercoledì 3 aprile SHUAI LI 45 anni LONATO DEL GARDA (Brescia)
    • Shuai Li è morta assieme al compagno, Christian Catalano di 49 anni. A lanciare l’allarme alcuni vicini, vedendo delle macchie di sangue sul balcone della villetta di campagna in cui abitava la coppia. Entrambi senza vestiti, lei sul letto, lui in bagno. Secondo le indagini del medico legale, Shuai è morta diverse ore prima dell’uomo a causa di tagli profondi ai polsi. Questo dimostrerebbe la colpevolezza del compagno, che si è poi tolto la vita tagliandosi la gola.
  • Giovedì 4 aprile ANGELINA SOARES DE SOUZA 46 anni OSTIA (Roma)
    • Trovano Angelina morta alle prime ore del mattino, sul marciapiede, accanto al palazzo in cui era situato il suo appartamento, al quarto piano. Convive con il compagno 41enne, Dorin Nemtelea, originario della Moldavia. I sospetti ricadono subito sull’uomo che, con l’accusa di omicidio volontario, viene arrestato. In un primo momento riferisce alle autorità che Angelina si sarebbe buttata dal balcone in un tentativo di suicidio. Poche ore dopo ritratta, confessando di essere stato lui a lanciarla nel vuoto dopo averla strangolata.
  • Venerdì 5 aprile AURIANE NATHALIE LAISNE 22 anni LA SALLE (Valle D’Aosta)
    • Auriane viene rinvenuta senza vita da alcuni escursionisti, all’interno di un’ex cappella diroccata, in un villaggio abbandonato. Era rannicchiata a terra, in posizione fetale, con molteplici lesioni d’arma da taglio sul corpo. Fatali quello all’addome e al collo. Il decesso però risale ad una settimana prima, probabilmente tra il 26 e il 27 marzo. Le forze dell’ordine iniziano la ricerca del compagno di Auriane, Teima Sohaib italo-egiziano di 21 anni. Dalle testimonianze si scopre che lei lo ha denunciato per atti di violenza nei mesi precedenti e gli è stato anche notificato dalla Magistratura francese un divieto di avvicinamento alla vittima. Auriane abita in Francia, al momento è in Italia per fare un giro sulle Alpi e campeggiare proprio insieme a lui. Il 10 aprile l’uomo viene fermato dalla Polizia francese a Grenoble e arrestato.
  • Sabato 6 aprile NADIA GENTILI 70 anni GALLARATE (Varese)
    • Nadia viene trovata senza vita dal figlio nella sua casa, assieme al marito ed ex poliziotto Roberto Iuliano. La coppia sposata da 50 anni è affiatata, i vicini non hanno mai notato litigi o atti di violenza. Eppure secondo, la ricostruzione, sarebbe stato il marito a sparare a Nadia, per poi togliersi la vita. Il gesto risale ad alcuni giorni prima, la coppia da tempo non usciva dalla villa. Nonostante le diverse indagini, resta ancora all’oscuro la motivazione che ha spinto l’uomo a commettere l’omicidio-suicidio.

Maggio: 5 vittime

  • Mercoledì 15 maggio LOREDANA MOLINARI 78 anni CHIARAVELLI (Ancona)
    • Loredana viene trovata in casa senza vita, morta a causa di ripetuti traumi cranici, inferti da un martello trovato accanto al suo corpo. A sferrare i colpi il figlio di 55 anni Maurizio Bucciarelli, trovato morto anche lui in una stanza diversa da quella della madre, ma senza segni di lesioni. Probabile causa del decesso l’ingestione di una sostanza tossica. I condomini non li vedevano da tempo, i corpi sono stati trovati solo dopo dieci giorni.
  • Giovedì 16 maggio SILVANA BAGATTI 76 anni PARMA
    • Silvana ha perso la vita per mano del marito, Giorgio Miodini di 76 anni. Alle 8.30 di mattina parte un colpo di fucile e la donna muore all’istante. L’uomo si costituisce subito dopo, chiamando i carabinieri che lo arresteranno per omicidio volontario. Silvana era malata da tempo, non si muoveva dal letto e soffriva di una forte depressione. Da più di vent’anni il marito si occupa di lei e negli ultimi mesi aveva dato segno di nervosismo e stanchezza.
  • Giovedì 16 maggio SOFIA STEFANI 33 anni ANZOLA DELL’EMILIA (Bologna)
    • Sofia muore per un colpo di pistola alla testa, partito per sbaglio dall’arma di un vigile, suo ex collega, il 63enne Giampiero Gualandi. L’uomo sostiene che in quel momento stava pulendo la pistola e non aveva nessuna intenzione di uccidere Sofia. Eppure Gualandi è commissario capo del comando di Anzola dell’Emilia, conosce bene le regole. Al momento dell’omicidio non aveva l’obbligo di avere l’arma con sé, perchè si trovava in ufficio e quindi non era quello il luogo idoneo per effettuare la pulizia. L’uomo viene arrestato per omicidio e durante le indagini si scopre che aveva una relazione con Sofia. Una relazione terminata e lui non lo accettava.
  • Lunedì 20 maggio SAIDA HAMMOUDA 47 anni RICCÒ DEL GOLFO (La Spezia)
    • Saida viene uccisa con un coltello da cucina dal marito 50 anni, Hichem Ben Facroum. Ad aprile scorso, la donna lo ha denunciato per maltrattamenti e abusi, non solo su di lei, anche sulla figlia 12enne. Scatta per l’uomo un divieto di avvicinamento alla famiglia, ma non basta. Mentre la figlia e il fratello 17enne sono a scuola, Hichem fa irruzione nell’abitazione e accoltella Saida, poi con la stessa arma si toglie la vita.
  • Mercoledì 29 maggio GIADA ZANOLA 34 anni VIGONZA (Padova)
    • Il corpo di Giada cade nel vuoto. Da un cavalcavia atterra sull’autostrada A4. Alcune macchine riescono a schivarlo, poi un camion lo travolge mortalmente. Sembra un suicidio, Giada madre di una bambino di tre anni, si è tolta la vita. Ma la svolta nelle indagini arriva in piena notte: gli agenti della Polstrada e della Squadra mobile della Questura, fermano Andrea Favero, il 39enne compagno di Giada. La coppia doveva sposarsi e all’ultimo momento lei annulla tutto, non se la sente. Aveva detto al compagno che voleva chiudere la storia, ma ad Andrea la sua decisione non è andata giù.

Giugno: 5 vittime

  • Venerdì 7 giugno GERGANA KALTCHEVA TODOROVA 66 anni NETTUNO (Roma)
    • Gergana è stata uccisa con dei colpi di pistola, sparati dal compagno Raffaele Di Lelio, di 88 anni. L’uomo poi, spara a se stesso, togliendosi la vita. Forse una lite a detta dalle testimonianze dei vicini, ma la dinamica del caso è ancora da accertare. A trovare i corpi la mattina di quel venerdì è la loro collaboratrice domestica: sono riversi a terra, uno vicino all’altro, vestiti, con accanto anche la pistola.
  • Martedì 11 giugno ANNA SVIRIDENKO 40 anni MODENA
    • Il corpo di Anna è rannicchiato nel retro di un furgone. Ha una busta in testa, non respira più, complice il filo elettrico plastificato stretto sul collo. Andrea Paltrinieri, il marito ingegnere di 48 anni, l’ha strangolata. Dopo averla riposta con cura sul veicolo, in piena notte, si presenta al comando dei carabinieri e si costituisce. La coppia era in causa per l’affidamento dei due figli, entrambi minori. La dottoressa 40enne aveva raggiunto importanti traguardi professionali in Austria e mirava all’affidamento esclusivo per trasferirsi. A quanto pare il tribunale di Innsbruck aveva accolto la sua richiesta solo poche ore prima della sua morte.
  • Venerdì 21 giugno SERENELLA MUGNAI 72 anni AREZZO
    • Sparano a Serenella, perchè è malata, ha l’alzhaimer e prendersi cura di lei è troppo faticoso. Il marito 80enne, Alessandro Sacchi preme il grilletto perchè logorato dalla grave malattia della moglie. L’uomo chiama subito i soccorsi, ma Serenella non c’è più.
  • Venerdì 21 giugno IGNAZIA TUMATIS 59 anni GAGLIARI
    • Ignazia muore con più di dieci coltellate. La mano che sferra i colpi è del marito, Luciano Ellies di 77 anni. Tutto accade al culmine di una lite, scoppiata perché la donna rincasa più tardi del solito. “Mi ha riso in faccia, non ci ho visto più”, avrebbe detto l’uomo. Ma i problemi erano più radicati: la coppia da tempo non andava d’accordo, vivevano da separati in casa. Ad avvisare la polizia sono state le figlie della vittima, allertate dal padre stesso: ”Ho ucciso la mamma”.
  • Lunedì 24 giugno MARIA TERESA FLORES CHAVEZ 65 anni AREZZO
    • Maria muore durante un litigio, per mano del nipote 17enne. Il ragazzo vive con lei dall’età di 13 anni, la donna aveva fatto di tutto per farlo venire in Italia ed offrirgli un futuro migliore. Come tutte le nonne, a volte era severa, lo rimproverava e spesso tra i due si innescava una furiosa lite. “Mia nonna non si sveglia”, dice in un primo momento il ragazzo chiamando il 112: prova a sviare le indagini, inscena una rapina, fa scomparire anche smartphone e altri oggetti di valore. Ma la scusa è debole e la ferita sul suo volto insospettisce subito la polizia. Confesserà poco dopo, ammettendo di averla strangolata prima a mani nude, poi con il filo del caricabatterie di un cellulare.

Questo elenco e le statistiche riportate in questo articolo evidenziano la gravità del problema della violenza di genere in Italia e l’importanza di adottare misure adeguate per prevenire tali crimini, proteggere le donne e perseguire i responsabili.

Non dobbiamo abbassare la guardia.

Elencare i femminicidi in Italia nel 2024 serve a vigilare e a non dimenticare le donne vittime di questa terribile barbarie.

Joyce Donnarumma

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