Si aprono le porte dell’incanto selvaggio, mentre la notizia della scomparsa della leggendaria Tina Turner si diffonde come un’onda di energia elettrizzante. La Regina del Rock ‘n’ Roll ha lasciato il palcoscenico terreno, ma il suo lascito rimarrà un’esplosione di passione nella storia della musica.
Ma lasciatemi svelare un segreto: ascoltare da vivo Tina Turner è stata una delle cose più erotiche che potesse capitare. Mai un live ha risvegliato i sensi in modo così intenso da poterlo paragonare quasi a un’esperienza sessuale. Ancora oggi ho scolpite nella mente le sue gambe divine, che solo la sua voce poteva osare sfidare in bellezza. Camminava sul palco come una dea erotica, una creatura selvaggia che aveva imparato a muoversi con la grazia di una meretrice. Un’arte che le impartì a suon di ceffoni e botte, il suo crudele maestro, Ike Turner.
Ricordo una notte lontana nel tempo nella mia Napoli, quando ebbi l’occasione di incrociare lo sguardo di Ike Turner. Mi guardava con distacco, come se leggesse nei miei occhi la condanna per come aveva trattato la splendida Tina. Era un uomo dalla pelle logora, un musicista decaduto che cercava di tirare avanti suonando per pochi spiccioli in un locali dimenticati. E io, pur nella mia indignazione, provavo un senso di soddisfazione perversa nel vederlo così, a sua volta vittima di un destino crudele.
Ma torniamo a Tina, alla sua grandiosità senza confini. Era una forza della natura, una voce che poteva sollevarti dalle tue stesse fondamenta. Ero lì, nel cuore della tempesta di decibel, immerso in un’esperienza quasi estatica. La sua musica mi avvolgeva come un abbraccio carnale, mentre il sudore colava dalle sue vene, bagnando il palco. Che dio benedica quei palchi calcati da lei. Ogni suo concerto fu una danza di fuoco e passione, dove le note erano schiaffi che risuonavano nelle pieghe più intime della mia anima.
Ora, mentre scrivo queste parole, sento ancora l’energia di Tina Turner pulsare dentro di me. La sua camminata da battona, la sua voce potente, il suo coraggio e la sua ribellione alle bastardate della vita, saranno per sempre impressi nella storia della musica. Tina, tu sei una leggenda, un’icona incandescente che brillerà eternamente nel pantheon dei grandi artisti.
Così, nel turbine di questa narrazione, nel crogiuolo del caos, ci inchiniamo alla grande Tina Turner, che moderna Afrodite, continuerà a sedurci con la sua voca magnetica, rituale erotico che non smetterà di incendiare i nostri desideri più profondi.
E così, ci inchiniamo alla Regina del Rock ‘n’ Roll, la sacra meretrice, Tina Turner
Giovanni Scafoglio
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