Il miliardario Elon Musk sarebbe a caccia di investimenti per la realizzazione di una nuova start up in grado di sfidare ChatGPT.
Molti giornali titolano che Elon Musk alla conquista dell’AI
Ma attenzione. Questo titolo non è del tutto vero. Anzi possiamo affermare con certezza che si tratti di un titolo fuorviante e una notizia scritta da chi è davvero molto poco informato. Musk infatti è ricordato soprattutto per Tesla. E Tesla Tesla non sarà ricordata tanto come un’azienda automobilistica, ma come una società di intelligenza artificiale e robotica, ha scritto infatti The Economist.
E come ha affermato lo stesso Musk, l’intelligenza artificiale e la robotica diventeranno sinonimo di Tesla come già lo sono le auto e l’energia.
Ma veniamo alla notizia secondo la quale Elon Musk sfida ChatGPT
Il patron di Tesla sta lavorando alla creazione di una nuova start up per competere e sfidare ChatGPT. Secondo indiscrezioni del Financial Times, il miliardario sta mettendo a punto una squadra e ricercatori e ingegneri esperti di AI. E ha avviato anche contatti con alcuni investitori di SpaceX e Tesla per finanziare la sua nuova creatura.
Il rumors è destinato ad alimentare le polemiche su Musk che, solo nelle scorse settimane, è stato uno dei cofirmatari della lettera aperta in cui si chiedeva una “pausa” di sei mesi nello sviluppo dei sistemi di intelligenza artificiale avanzati come ChatGPT per fermare quella che definiscono una “pericolosa” corsa agli armamenti.
Per Musk la sfida a ChatGPT è anche un po’ personale visto che nel 2015 era stato uno dei cofondatori di OpenAI, la società a cui fa capo la chatbox
Il miliardario aveva lasciato il consiglio di amministrazione della società perché in contrasto con i vertici su vari punti, inclusa la sicurezza dell’intelligenza artificiale. Per la sua nuova società Musk sta assumendo ingegneri da diversi laboratori di Ia quali DeepMind e si è già assicurata migliaia di chip Gpu da Nvidia.
Con la sfida a ChatGPT Musk amplia il portafoglio del suo impero che già conta su Tesla, SpaceX, The Boring Company, Twitter e Neuralink, creando potenzialmente nuovi timori per gli azionisti di Tesla già nervosi per l’acquisizione di Twitter.
Tutto ciò dovrebbe indurci a una riflessione sul giornalismo
Elon Musk non ha risparmiato, nei giorni scorsi, parole allarmanti su Chat Gpt, l’intelligenza artificiale divenuta nota grazie alle sue risposte ben articolate che simulano quasi senza limiti il linguaggio umano. Inoltre, come scritto in precedenza, Musk è stato uno dei fondatori di OpenAi. Come è possibile che nessun giornalista metta in correlazione la richiesta di Musk di rallentare la corsa allo sviluppo di ChatGpt con questa sua seconda mossa? Le Evidenti contraddizioni?
E’ dunque corretto scrivere e titolare che “Elon Musk alla conquista dell’AI”? Non vi appare come un esercizio di cattivo giornalismo. Disinformato e superficiale.
Riflettiamoci su.
Francesca Rampazzo
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