Maggio 2, 2024
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Ah, la primavera! E con lei la Pasqua, quel periodo di rinascita che promette di rinnovarci anima e corpo. Cerchiamo di essere onesti: tra noi e la vera rinascita c’è di mezzo il grande, insormontabile, ostacolo dei pranzi pasquali, quel tour de force gastronomico che mette alla prova non solo la nostra fede nella dieta, ma anche la nostra capacità di resistenza agli zii che raccontano gli stessi aneddoti per l’ennesima volta. E mentre i tavoli si piegano sotto il peso di agnelli, colombe e uova di cioccolato, l’idea di una miracolosa trasformazione spirituale si fa sempre più nebulosa, oscurata da quella sensazione di pienezza che solo un vero banchetto pasquale sa regalare. Ammettiamolo, alla fine di questa maratona anche Gesù in persona rinuncerebbe a miracolarci.

Dieci canzoni tra Pasqua e rinascita

In questo scenario, dove la rinascita sembra un miraggio lontano, ecco che il rock n’ roll si propone come il nostro salvatore. Dunque, mentre tentiamo di digerire e smaltire l’immane quantità di calorie ingerite, lasciamo che sia il rock n’ roll a guidarci in questo particolare percorso di rinascita. Sarà la nostra via crucis personale, un pellegrinaggio attraverso i deserti dell’indigestione verso la terra promessa della rigenerazione fisica e spirituale. E mentre le nostre stanche ossa, messe a dura prova da interminabili pranzi in famiglia e rimpatriate varie, cercano disperatamente un po’ di tregua, lasciamoci trasportare dalle onde sonore del rock, che promettono di rialzarci, se non completamente rinati, almeno sufficientemente rigenerati per affrontare la realtà post-Pasqua.

Il Testamento di Tito di Fabrizio De André

Canzone di Fabrizio De André, presente nell’album “La buona novella” del 1970. Attraverso questa canzone, De André dà voce a Tito, uno dei due ladroni crocifissi insieme a Gesù, esplorando temi di redenzione e umanità. La narrazione si concentra sulla riflessione interiore di Tito nei suoi ultimi momenti, offrendo una prospettiva insolita e profondamente emotiva sulla storia tradizionale. Questo brano è un esempio della capacità di De André di intrecciare storie bibliche con tematiche contemporanee, invitando all’empatia e alla comprensione non senza una critica aspra e forte verso i “sepolcri imbiancati”.

Giuda di Antonello Venditti

E’ una canzone contenuta nell’album “Dalla pelle al cuore” del 2007. In questa traccia, Venditti si immedesima nella figura di Giuda Iscariota, esplorando il suo tradimento nei confronti di Gesù attraverso un testo che suona come una lettera pentita di Giuda all’amico tradito. La canzone riflette su temi di colpa, pentimento e la complessità delle scelte umane, offrendo una prospettiva intima e riflessiva sulla figura biblica di Giuda.

Easter di Patti Smith

Easter è il titolo dell’album del 1978 di Patti Smith, che include anche una canzone omonima. Quest’opera si distingue per il suo approccio profondo e riflessivo su temi come la rinascita e la spiritualità, elementi centrali sia della festività di Pasqua che del disco stesso. L’album, considerato uno dei più significativi della discografia di Smith, mescola rock, poesia e richiami religiosi, esplorando la complessità della condizione umana e la ricerca di redenzione.

Jefferson Airplane – Easter? 

Il brano è una critica provocatoria e riflessiva sulle tradizioni pasquali e su alcune pratiche religiose, confrontando gli aspetti cerimoniali e materiali della religione con il significato più profondo della fede e delle sue celebrazioni. Attraverso immagini vivide e scenari evocativi, il testo interpella l’ascoltatore su cosa significhi realmente la Pasqua, sollevando questioni su tradizione, spiritualità e interpretazione personale dei concetti di sacro e profano.

Carl Anderson – Superstar

“Superstar” è una famosa canzone interpretata da Carl Anderson nel ruolo di Giuda Iscariota nella rock opera “Jesus Christ Superstar” di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice. La canzone presenta Giuda che, in un momento di riflessione intensa, interroga Gesù sulla sua missione, il significato della sua morte, e il culto che si è sviluppato intorno alla sua figura. Con un misto di ammirazione e confusione, Giuda esprime i suoi dubbi sulla natura divina di Gesù e sulle conseguenze delle sue azioni.

Bing Crosby – Easter Parade

“Bing Crosby – Easter Parade” si riferisce a una celebre canzone interpretata da Bing Crosby che parla della tradizionale parata di Pasqua. La canzone, originariamente scritta da Irving Berlin, celebra l’atmosfera festiva e la gioia che caratterizzano la passeggiata lungo la Fifth Avenue a New York durante il giorno di Pasqua, dove le persone si mostrano con i loro migliori abiti primaverili.

Lady Gaga – Judas

“Lady Gaga – Judas” è una canzone che fa parte dell’album “Born This Way” del 2011. In questo brano, Lady Gaga esplora temi di tradimento e redenzione attraverso la figura di Giuda Iscariota, mescolando immagini religiose con il suo stile provocatorio e teatrale. La canzone parla di un amore tradito e della lotta interiore tra le scelte giuste e sbagliate, usando la storia di Giuda come metafora per esprimere conflitti personali e attrazione verso ciò che è proibito o pericoloso.

Simple Minds – East at Easter

“East at Easter” dei Simple Minds è una canzone che fa parte dell’album “Sparkle in the Rain” del 1984. Il brano riflette temi di speranza e rinascita, allineandosi con il simbolismo della Pasqua. Pur non essendo strettamente una canzone sulla Pasqua nel senso tradizionale, il titolo e il testo evocano immagini di rinnovamento e di nuovi inizi, elementi che sono centrali nella celebrazione della Pasqua. La canzone può essere interpretata come un’espressione di desiderio di pace e rinascita spirituale.

Just like Tom Thumb’s Blues – Bob Dylan

“Just Like Tom Thumb’s Blues” di Bob Dylan, tratta dall’album “Highway 61 Revisited”, è un brano che cattura un’esperienza disorientante e alienante a Juarez durante il periodo pasquale. Descrivendo una città dove le festività sono profondamente sentite, Dylan narra di smarrimento e ricerca di salvezza in un contesto di difficoltà e disperazione. La canzone, attraverso immagini vivide e un senso palpabile di solitudine, offre una riflessione sul confronto con le proprie ombre e la ricerca di una via d’uscita.

Dio è morto – Francesco Guccini

“Dio è morto” è una canzone scritta da Francesco Guccini e interpretata da I Nomadi, che riflette sulle disillusioni e i cambiamenti sociali e culturali degli anni ’60. Attraverso il testo, Guccini esprime un sentimento di perdita e disorientamento, toccando temi come la crisi di valori e il bisogno di nuovi punti di riferimento in un’epoca di rapidi cambiamenti. La canzone diventò un simbolo di contestazione giovanile, rappresentando le inquietudini e le speranze di una generazione in cerca di identità e significato.

Buon ascolto è che il Casiatello sia con voi!

Giovanni Scafoglio

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