Settembre 8, 2024
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Il 13 luglio 2024, durante un comizio in Pennsylvania, l’ex presidente e candidato repubblicano Donald Trump è stato ferito in un attentato. Il presunto attentatore è stato abbattuto da un tiratore scelto dei servizi segreti. Questo evento ci porta a riflettere sul perché una nazione democratica relativamente giovane come gli Stati Uniti abbia visto così tanti attentati contro i suoi leader.

Attentato a Trump: perché gli USA uccidono i propri Presidenti?

Accesso alle armi da fuoco

Gli Stati Uniti hanno leggi sul possesso di armi da fuoco relativamente permissive, che facilitano l’accesso alle armi. Questo rende più semplice per individui con intenti malevoli ottenere i mezzi per compiere attentati. Il Small Arms Survey evidenzia come gli Stati Uniti abbiano il più alto tasso di possesso di armi da fuoco civili al mondo, contribuendo a un ambiente in cui la violenza armata è più probabile​​.

Polarizzazione politica e sociale

La politica americana è spesso altamente polarizzata, con forti divisioni ideologiche tra i partiti principali e tra diverse fasce della popolazione. Questa polarizzazione può alimentare sentimenti di odio e violenza contro figure politiche di spicco. Secondo il Pew Research Center, la polarizzazione politica negli Stati Uniti è aumentata significativamente negli ultimi decenni, contribuendo a un clima di intolleranza e conflitto​ ​.

Cultura della violenza

Gli Stati Uniti hanno una lunga storia di violenza politica e sociale, che si riflette anche nella cultura popolare. Film, serie TV, e altre forme di intrattenimento spesso glorificano la violenza, contribuendo a normalizzarla. Questa cultura può influenzare individui instabili a vedere la violenza come un mezzo accettabile per risolvere conflitti o esprimere dissenso​.

Storia di violenza politica

Gli Stati Uniti hanno una storia di violenza politica che risale alla loro fondazione. Questo precedente storico può creare una sorta di “effetto emulazione”, dove individui o gruppi ispirati da eventi passati tentano di replicare attentati per raggiungere i propri obiettivi. La storia degli attentati a presidenti come Abraham Lincoln e John F. Kennedy, entrambi icone storiche, ha creato un contesto in cui tali atti possono essere visti come “eroici” o “rivoluzionari” da alcuni elementi della società​.

Motivazioni ideologiche ed estremismo

Gli attentati sono spesso motivati da ideologie estremiste o convinzioni personali distorte. Negli Stati Uniti, c’è una presenza significativa di gruppi estremisti di varie ideologie, dai suprematisti bianchi agli anarchici, che possono vedere la violenza contro figure politiche come un mezzo per promuovere la loro causa. Organizzazioni come il Southern Poverty Law Center monitorano queste attività estremiste, evidenziando il rischio continuo che rappresentano per la sicurezza nazionale​​.

Gli attentati a Presidenti e candidati nella storia americana

  1. Andrew Jackson (1835): Richard Lawrence tentò di sparare a Jackson con due pistole, entrambe malfunzionanti. Jackson lo attaccò con il suo bastone fino a quando Lawrence fu sopraffatto dalle guardie.
  2. Abraham Lincoln (1865): Lincoln fu assassinato da John Wilkes Booth mentre guardava una rappresentazione teatrale a Washington, D.C​.
  3. James A. Garfield (1881): Garfield fu colpito da Charles J. Guiteau e morì mesi dopo per infezioni causate dalle ferite​​.
  4. William McKinley (1901): McKinley fu ucciso da Leon Czolgosz durante un evento pubblico a Buffalo, New York​​.
  5. Theodore Roosevelt (1912): Sebbene non più presidente, Roosevelt fu ferito da John Schrank mentre faceva campagna elettorale. La pallottola venne rallentata da un discorso piegato e da una custodia per occhiali, permettendogli di sopravvivere​.
  6. Franklin D. Roosevelt (1933): Giuseppe Zangara sparò a Roosevelt durante un discorso a Miami, colpendo invece il sindaco di Chicago, Anton Cermak, che morì successivamente​​.
  7. Harry S. Truman (1950): Due nazionalisti portoricani tentarono di assalire la Blair House, ma Truman rimase illeso​​.
  8. John F. Kennedy (1963): Kennedy fu assassinato da Lee Harvey Oswald a Dallas. La sua morte rimane una delle più controverse e studiate nella storia americana​ ​.
  9. Gerald Ford (1975): Sopravvisse a due tentativi di assassinio nello stesso mese da parte di Lynette “Squeaky” Fromme e Sara Jane Moore​​.
  10. Ronald Reagan (1981): Reagan fu colpito da John Hinckley Jr. ma sopravvisse grazie alla pronta risposta dei suoi agenti di sicurezza​​.
  11. George H.W. Bush (1993): Un complotto per far esplodere un’autobomba durante una sua visita in Kuwait fu sventato dalle autorità locali​​.
  12. Bill Clinton (1994): Clinton sopravvisse a diversi attentati, tra cui un incidente in cui un aereo si schiantò contro la Casa Bianca e un altro in cui furono sparati colpi verso la residenza presidenziale. Un altro attentato fu sventato durante un viaggio nelle Filippine​​.
  13. George W. Bush (2001, 2005): Bush fu oggetto di due tentativi di attentato, uno con colpi sparati verso la Casa Bianca e un altro con una granata lanciata durante un discorso in Georgia​..
  14. Barack Obama (2011): Oscar Ramiro Ortega-Hernandez sparò contro la Casa Bianca, sostenendo che Obama fosse l’Anticristo. Obama non era presente e il tentativo fallì​​.

La combinazione di accesso facile alle armi, polarizzazione politica, cultura della violenza e una storia di violenza politica creano un ambiente in cui gli attentati contro leader politici sono più probabili. Per affrontare efficacemente queste minacce, gli Stati Uniti devono continuare a migliorare le misure di sicurezza e lavorare per ridurre le divisioni ideologiche e sociali che alimentano tali atti di violenza.

Ginevra Leone

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