Aprile 29, 2024
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La massima “Il talento sta nelle scelte”, pronunciata da Robert De Niro, offre una riflessione concisa sulla sua straordinaria carriera, delineando il marchio indelebile di uno dei più illustri attori di tutti i tempi. Figura emblematica della New Hollywood degli anni ’70, De Niro celebra l’ottantesimo compleanno il 17 agosto, festeggiando nel cuore del “suo” Greenwich Village con un esclusivo party presso un ristorante italiano. Sebbene le sue interpretazioni abbiano attraversato continenti, è New York la sua vera dimora, una città che sembra fondersi in maniera inconfondibile con la sua stessa immagine. Robert De Niro compie 80 anni ed è l’occasione per ripercorrere la sua epica carriera.

Dal “Mean Streets” a “The Irishman”: L’icona di Little Italy

Robert De Niro emerge nell’immaginario collettivo con la pellicola “Mean Streets” (1973), trasformando le strade di Little Italy nella tela su cui dipinge la sua notorietà. Da lì, il suo cammino si snoda attraverso “Taxi Driver” (1976), fino a raggiungere vette di eccellenza come “C’era una volta in America” (1984). Tribeca, il quartiere legato alle Torri Gemelle, diventa parte di lui, ospitando radici e il fervore del nascente Film Festival dal 2003. L’imprenditoria immobiliare s’inserisce nella sua routine, mentre la passione per il cinema si trasforma in un coinvolgente hobby. Una figura timida, pallida e insicura che ha scavato il suo spazio con un talento istintivo, coltivato con dedizione maniacale. Un sorriso contagioso, spesso velato di malinconia, accompagna una versatilità che si snoda tra la comicità matura e la drammaticità profonda, specie quando dà vita a personaggi segnati dalla vita e in lotta con la criminalità.

L’inizio di un viaggio straordinario

Robert Anthony Jr. nasce il 17 agosto 1943 a Greenwich Village, frutto dell’unione tra Robert Senior, con origini abruzzesi e irlandesi, e Virginia Admiral, di discendenza olandese. I genitori si incontrano all’Accademia di Belle Arti, ma nel 1945 si separano a causa della dichiarazione di omosessualità del padre. De Niro cresce con la madre a Little Italy, mentre mantiene un legame affettuoso con il padre. Il ragazzo si fa strada tra le strade, sfidando l’opposizione familiare e scoprendo la passione per la recitazione a soli 10 anni, esordendo nel “Mago di Oz” durante una recita scolastica. Lasciate alle spalle le scuole superiori, abbraccia la sua vocazione frequentando i corsi di Stella Adler e l’ Actors Studio di Lee Strasberg.

La scintilla della carriera: una crescita impegnata

Negli anni ’60, New York offre scarse opportunità a chi sogna di fare cinema. Tuttavia, De Niro trova il suo primo ruolo significativo nel film indipendente “Oggi sposi” (1969) di Brian De Palma, un cineasta emergente. Questa esperienza attrae l’attenzione su di lui, soprannominato “Billy Milk” per la sua carnagione pallida. Seguono collaborazioni con De Palma in “Ciao America!” e “Hi Mom!”, così come un periodo con Roger Corman e la commedia di serie B.

Robert De Niro compie 80 anni e ci insegna che la forza nelle scelte e nei ruoli iconici

Nel 1973, la svolta: il debuttante Martin Scorsese lo coinvolge in “Mean Streets” (con Harvey Keitel), dando inizio a una collaborazione che segnerà la storia del cinema. L’anno successivo, la coppia trionfa con “Taxi Driver”, vincendo la Palma d’oro a Cannes. Il 1975, anch’esso cruciale, lo vede impegnato in “Novecento” di Bernardo Bertolucci, consolidando il suo legame con l’Italia. “L’Italia – afferma – rimane il paese più bello del mondo, quello che ha contribuito maggiormente alla cultura e all’arte.”

Cristina Ferrari

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