Aprile 28, 2024
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All’indomani dalla clamorosa decisione di spiccare un mandato d’arresto per il presidente russo Vladimir Putin e per la commissaria Maria Alekseyevna Lvova-Belova con l’accusa di deportazione illegale di bimbi ucraini viene da porsi questa domanda: Putin sarà processato come avvenne per i nazisti?

Putin, da de nazificatore a processato come i nazisti

è il procuratore capo della Corte penale internazionale in persona, Karim Khan, a precisare quello che in molti in queste ore si sono chiesti. Questa decisione può davvero concretizzarsi in qualcosa di più che un ‘segnale’ pur forte ma astratto? Ebbene Khan ha ricordato i processi storici contro i criminali di guerra nazisti: l’ex presidente jugoslavo Slobodan Milosevic e l’ex leader liberiano Charles Taylor. Khan li ha portati come esempi di figure apparentemente intoccabili che hanno dovuto affrontare la giustizia.

Il procuratore Karim Khan, parlando con la Cnn, ha esternato la sua convinzione che Putin possa essere effettivamente processato.

Ciò Nonostante Mosca sostenga di non essere soggetta alle decisioni della Corte dell’Aja. Un elemento non da poco che rende più che improbabile che ciò che “auspica” il procuratore capo della Corte penale internazionale si possa concretizzare.

Parole, quelle di Khan, che hanno fatto reagire Mosca con una pesante accusa. La portavoce del ministero russo degli Esteri, Maria Zakharova, si è infatti scagliata contro il procuratore del Cpi rievocando, sul suo canale Telegram, una vicenda che riguarda il fratello di Khan, Imran Ahmad Khan, un ex deputato conservatore che è stato rilasciato lo scorso 23 febbraio da una prigione in Gran Bretagna dopo avere scontato, sostiene Mosca, solo la metà di una condanna a 18 mesi di reclusione per avere molestato un ragazzo minorenne. “Il 17 marzo, tre settimane dopo il rilascio del fratello pedofilo – afferma Zakharova – Karim Khan emette un ordine d’arresto non solo per Putin, ma anche Maria Llova-Belova, commissaria per i diritti dei bambini in Russia, cioè una persona che protegge i bambini da gente come il fratello del procuratore. Non si vergognano più di niente”.

Intanto da Kiev plaude alla decisione del Cpi

e arriva il fermo appello della vice primo ministro alla consegna immediata da parte di Mosca della lista dei minori ucraini deportati: “di tutti gli orfani e i bambini privati delle cure parentali che il 24 febbraio 2022 erano cittadini ucraini, fino all’età di 18 anni inclusi; di quelli che si trovano ora nel territorio temporaneamente occupato territori dell’Ucraina; di quelli che sono stati temporaneamente portati via dal territorio occupato dell’Ucraina verso il territorio russo”, scrive sul suo profilo Facebook la vicepremier ucraina e ministra per il reinserimento dei territori temporaneamente occupati, Iryna Vereshchuk, fornendo anche l’indirizzo mail ufficiale del governo al quale inviare gli elenchi.

La macchina della propaganda, da entrambe le parti non dorme mai

Ginevra Leone

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