Le trattative sono in corso per un possibile ritorno di Miss Italia, ma la notizia ha suscitato controversie e interrogativi. Mentre ci si prepara per la conferenza stampa sui nuovi palinsesti Rai, fissata per il 7 luglio prossimo, con Alessandro Cattelan e Pino Insegno in lizza per il ruolo di conduttori, sorgono dubbi sulla rilevanza e l’adeguatezza del concorso di bellezza nel panorama attuale. In un’epoca che promuove l’inclusione e la diversità, Miss Italia sembra un anacronismo. Ma ha ancora senso in Rai una edizione 2023 di Miss Italia o siamo davanti a un concorso fuori tempo massimo?
Miss Italia 2023 è concorso che non si allinea alla sensibilità moderna
Il concetto stesso di Miss Italia, con la sua enfasi sull’aspetto fisico delle donne, sembra distante dai valori e dagli ideali attuali. Mentre tutto l’anno si parla di come i corpi non definiscano le persone e di come sia importante liberarsi dagli stereotipi, a settembre ci ritroviamo ancora a Montecatini a valutare e votare corpi per determinare quale volto sia il più “bello” esteticamente. Questo rinnova un concetto tossico di bellezza che dovrebbe essere ormai superato.
Un’opportunità superata per le donne
In passato, molte partecipanti vedevano in Miss Italia l’opportunità di ottenere un premio e una dote per il matrimonio. Tuttavia, il panorama è cambiato e oggi le donne hanno molte più possibilità di mettere a frutto la propria bellezza, come ad esempio attraverso agenzie di moda o casting televisivi. I sogni e le aspirazioni delle donne sono evoluti, rendendo la visione di Miss Italia come un’opportunità per le donne in gara piuttosto obsoleta e fuorviante.
Un messaggio diseducativo nel 2023
In un’epoca in cui si cerca di promuovere una televisione pubblica di qualità, la reintroduzione di Miss Italia sembra contraddire tale obiettivo. La decisione di escludere il concorso in passato è stata vista come un segnale di progresso, rifiutando un format che promuoveva l’idea che i più belli fossero anche i più vincenti. Tuttavia, la possibile resurrezione di Miss Italia può essere interpretata come un regresso verso il passato, una rinuncia ai valori di diversità e uguaglianza che stiamo cercando di instaurare.
Nel 2023, l’idea di Miss Italia sembra sempre più anacronistica e non allineata con la sensibilità moderna
Mentre le trattative per il suo ritorno sono in corso, è importante riflettere sul significato e il messaggio che un concorso di bellezza come questo trasmette. È forse giunto il momento di porre fine a un evento che perpetua stereotipi e valori che non sono più in sintonia con la società di oggi.
Francesca Rampazzo
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