Riceviamo e pubblichiamo
Le donne e gli uomini che si riconoscono nella rete di advocacy dei diritti dei migranti GREI250 hanno appreso della grave perdita avvenuta con la scomparsa di Gino Strada, fondatore di Emergency e particolarmente impegnato nella difesa dei diritti più elementari, la vita e la salute, di donne uomini e bambini che in ogni parte del mondo (e anche in Italia) vivevano una situazione di profonda difficoltà o erano vittime di guerre e violenze indiscriminate. Gino Strada si stava dedicando in queste ore e lo ha fatto fino agli ultimi istanti della sua vita, alla situazione che l’Afghanistan sta nuovamente vivendo ripiombando nella più crudele violenza talebana. Le donne e gli uomini di Grei250 chiedono alla società civile e al Governo italiano di onorare la sua memoria, sospendendo i rimpatri forzati in quel paese di richiedenti asilo denegati e migranti irregolari, come le ong operanti in quel paese e lo stesso governo afgano hanno richiesto. Chiediamo inoltre di prevedere l’avvio immediato di un programma di reinsediamento verso l’Italia e la predisposizione di corridoi umanitari con priorità nei confronti di coloro che hanno collaborato con le attività svolte dall’italia in Afganistan e per i loro familiari, ma non limitato ad essi.
Inoltre, esprimiamo la nostra vicinanza e il nostro affetto a Cecilia Strada, impegnata in queste stesse ore a bordo della Resq people saving people nel salvataggio nel mare Mediterraneo di naufraghi, donne uomini e bambini fuggiti da condizioni di sofferenza e violenza altrettanto feroci , nell’unico modo in cui o si possa fare: consentendo alle navi delle ong bloccate nei porti italiani per motivi amministrativi, di contribuire a salvare vite umane, lasciando ad un momento successivo allo sbarco in un porto sicuro la decisione sul loro status giuridico e sulle misure di accoglienza, relocation o rimpatrio da prendere. Grei250 invita le organizzazioni e le reti di advocacy, le organizzazioni religiose e le comunità di fede, le organizzazioni politiche e sociali, le Università e le associazioni culturali che condividano tali sentimenti e tali opzioni a far sentire la loro voce a parlamentari, policy makers, responsabili di organizzazioni della società civile e stakeholder, nel più breve tempo possibile, trasformando questi giorni di lutto e cristiane festività in giorni di solidarietà e umana compassione, per Gino Strada, per le vittime in Afghanistan e i naufraghi del mediterraneo .
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