Marzo 19, 2024
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Un gruppo di scienziati avrebbe fatto riemergere uno scheletro con una falce sul collo e un lucchetto all’alluce sinistro, e tutti gli indizi lascerebbero pensare a un rituale di vampirismo per proteggere la popolazione da un fantascientifico risveglio futuro. Il problema è che è una notizia senza fonte. Si tratterebbe di una donna vampiro ritrovata in Polonia.

Il proplema delle fake news che girano nel web

gli archeologi della Nicolaus Copernicus University della città di Torun, in Polonia, avrebbero fatto una scoperta dai risvolti macabri e inquietanti. Nel cimitero del villaggio di Pien, infatti, sarebbe stato ritrovato in buono stato di conservazione lo scheletro di una donna vissuta nel Diciassettesimo secolo con al collo una falce e un lucchetto fissato all’alluce sinistro. Secondo quanto riportato dagli esperti, si tratterebbe dei resti di una persona a suo tempo ritenuta un vampiro, sepolta attorniato da questi oggetti per impedire il ritorno tra la popolazione dopo il fantomatico risveglio dalla morte.

Un vero e proprio rituale degno delle migliori tradizioni horror

Anche se il vampirismo sembra essere decisamente l’ipotesi più accreditata per questo genere di rito, non mancano comunque le alternative. La falce, infatti, in passato era un oggetto utilizzato a protezione delle donne in gravidanza e dei bambini, quindi potrebbe anche esserci un riferimento a rituali benigni. E la comunità scientifica non è affatto unanime nel attribuire queste peculiarità delle sepolture.

Donna vampiro ritrovata in Polonia. Un gruppo di scienziati avrebbe scoperto uno scheletro con una falce sul collo e un lucchetto all’alluce

Foto vere ma notizia fake?

Se sull’autenticità delle fotografie e del ritrovamento non ci sono molti dubbi – anche perché non è la prima volta che viene fatto un ritrovamento di questo tipo e non si tratta in ogni caso di una scoperta dal valore eclatante dal punto di vista scientifico – qualche incertezza in più parrebbe esserci sul fatto che si tratti effettivamente di una novità, di una notizia nel senso giornalistico del termine.

Molti giornali italiani e internazionali, infatti, indicano come fonte della notizia e come primo media a riportare la nuova scoperta il rotocalco britannico Daily Mail, che non è certo nuovo a sparate ingigantite. Il Daily Mail scrive di una “esclusiva” nel dare conto di questo ritrovamento, ma non è chiaro in cosa consista la notizia stessa. Il capo del gruppo di ricerca, Dariusz Poliński, è da anni impegnato nell’analisi dei ritrovamenti nei luoghi di sepoltura polacchi. (Un ritrovamento analogo, per esempio, è stato fatto nel 2008 nel villaggio di Drawsko, sempre in Polonia, dove vennero ritrovati ben 6 scheletri in condizioni simili, e 5 di loro avevano una falce sopra al collo o sull’addome.) La Nicolaus Copernicus University non ha dato alcuna notizia della scoperta, né sul sito ufficiale né sui canali social a quattro giorni dalla pubblicazione della notizia (nonostante la notizia stia spopolando ovunque, il che suona piuttosto strano). Non esiste un paper scientifico di riferimento, non risultano interviste recenti agli autori della scoperta  – se non quella riportata dal Daily Mail, che però non è chiaro se sia recente o meno – e il giornalista autore dell’articolo sembra avere lo scoop facile.

Dunque, semplicemente la notizia non c’è

Dato che però le foto che accompagnano l’articolo pare siano comparse in rete solo dall’inizio di settembre, un paio di ipotesi (tutte da verificare) sembrano essere al momento le più ragionevoli. O si è trattato di una nuova scoperta e tra tutte le testate giornalistiche al mondo quella che per prima è stata allertata o ha saputo della notizia è il Daily Mail, a cui è stata data una sorta di esclusiva tanto che a nessun altro sono state date informazioni di prima mano (e di cui non è stato redatto un documento scientifico, tanto che persino Science Alert cita come fonte il Daily Mail), oppure potrebbe trattarsi di un nuovo servizio fotografico con nuove foto (“esclusive”) di un ritrovamento in qualche modo già noto, fatte passare per una notizia e diventate poi mediaticamente virali.

Francesca Rampazzo

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