Settembre 8, 2024
A ECORANDAGIO ospitiamo e formiamo i giornalisti di domani

E’ morto, Philippe Leroy, il 1° giugno 2024 a Roma. L’attore francese, era malato da tempo. Nato a Parigi il 15 ottobre 1930, è deceduto all’età di 93 anni. La sua carriera, che abbraccia oltre sei decenni, con personaggi divenuti iconici sia in Francia che in Italia.

Philippe Leroy-Beaulieu, noto semplicemente come Philippe Leroy

ha iniziato la sua carriera cinematografica alla fine degli anni ’50 dopo aver prestato servizio come paracadutista durante la Guerra d’Indocina e la Guerra d’Algeria. Il suo debutto cinematografico avvenne nel film “Il buco” (1960) di Jacques Becker, una performance che gli valse una nomination ai BAFTA Awards come Miglior Attore Straniero. Questo ruolo segnò l’inizio di una prolifica carriera che lo vide apparire in oltre 150 film.

Tra i suoi lavori più celebri si annoverano “La vita di Leonardo da Vinci” (1971), dove interpretò il genio rinascimentale, e “Sandokan” (1976), in cui interpretava Yanez de Gomera, il fedele compagno del protagonista. Questi ruoli gli garantirono una vasta popolarità, soprattutto in Italia, dove Leroy divenne una figura iconica della televisione e del cinema.

Philippe Leroy si è anche distinto in pellicole di rilievo come “Sette uomini d’oro” (1965), un classico del cinema italiano diretto da Marco Vicario, e “Milano calibro 9” (1972), un poliziesco diretto da Fernando Di Leo che è diventato un cult del genere noir. Negli anni ’80, Leroy continuò a dimostrare la sua versatilità con film come “State buoni se potete” (1983), diretto da Luigi Magni, in cui interpretò Sant’Ignazio di Loyola.

Philippe Leroy ha avuto un ruolo ricorrente nella serie “Don Matteo”, in cui interpretava il vescovo, dimostrando ancora una volta la sua capacità di adattarsi a diversi generi e media. Nel 1997, partecipò alla serie “Noi siamo angeli” al fianco di Bud Spencer, mostrando il suo talento anche in ruoli più leggeri e comici.

Uno dei suoi ultimi lavori cinematografici è stato “Marie-Line e il suo giudice” (2023)

un film drammatico diretto da Jean-Pierre Améris. In questo film, Leroy ha interpretato un ruolo che ha rappresentato il suo commiato artistico, dimostrando ancora una volta la sua abilità nel portare profondità e autenticità ai suoi personaggi​.

Philippe Leroy ha ricevuto numerosi riconoscimenti nel corso della sua carriera. Oltre alla già citata nomination ai BAFTA, è stato candidato anche a un Emmy Award per la sua interpretazione in “La vita di Leonardo da Vinci”. La sua abilità di attore e il suo impegno nel mondo del cinema sono stati apprezzati sia dal pubblico che dalla critica, rendendolo uno degli attori più rispettati della sua generazione​ .

“Ho costruito con le mie mani cinque case. Nell’ultima – ricordava a 90 anni – un borgo incantato sulla via Cassia in cui ho vissuto con mia moglie Silvia (figlia di Enzo Tortora, madre di due figli amatissimi, scomparsa nel 2022) e con la mia famiglia, non c’è un pezzo di plastica, ma tutti mobili e oggetti in legno che ho lavorato, pezzo a pezzo. Come la mia vita…”

Cristina Ferrari

Leggi anche

Show Full Content
Previous La Festa della Repubblica del 2 Giugno celebra i valori della democrazia, della libertà e dell’unità nazionale
Next Cosa resta di Auschwitz oggi?
Close

NEXT STORY

Close

Intelligenza artificiale: a rischio il 60% dei posti di lavoro

Gennaio 16, 2024
Close