La Banca centrale europea ha alzato i tassi d’interesse di 0,75 punti. Il tasso principale sale al 2%, il tasso sui depositi all’ 1,5% e il tasso sui prestiti marginali al 2,25%. Dunque la Bce, dunque, alza ancora i tassi.
La Bce prevede di mettere mano ad ulteriori aumenti dei tassi di interesse
si legge nel comunicato diffuso al termine della riunione di politica monetaria del Consiglio direttivo in cui si precisa che le decisioni verranno prese a ogni riunione di volta in volta.
l Consiglio direttivo della Bce “ha deciso di modificare i termini e le condizioni applicati alla terza serie di operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine”, le cosiddette Tltro, e modificherà i tassi di interesse applicabili alle Tltro3 a partire dal 23 novembre 2022 e di offrire alle banche ulteriori date per il rimborso anticipato volontario degli importi. Lo comunica la Bce in una nota. La Bce ha anche deciso “di fissare la remunerazione delle riserve obbligatorie detenute dagli enti creditizi presso l’Eurosistema al tasso della Bce sui depositi presso la banca centrale, allo scopo di allineare maggiormente tale remunerazione alle condizioni del mercato monetario”.
La Bce “intende continuare a reinvestire, integralmente, il capitale rimborsato sui titoli in scadenza” del programma di acquisto titoli App “per un prolungato periodo di tempo successivamente alla data in cui ha iniziato a innalzare i tassi di interesse di riferimento”. Lo comunica la Bce in una nota in cui non compaiono variazioni sulle decisioni riguardanti il quantitative easing. Anche per gli acquisti Pepp, la Bce conferma che “intende reinvestire il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del programma almeno sino alla fine del 2024”.
La Bce alza ancora i tassi, quali le conseguenze?
Saranno gli intestatari di mutui a tasso variabile i primi ad accorgersi dell’aumento dei tassi di interesse. Questo perché per loro le rate variano in funzione dei tassi di riferimento del mercato, e di conseguenza un rialzo di questi ultimi renderà le rate del mutuo più salate.
Borsa: Europa resta fiacca dopo Bce, Milano -0,6%
Listini azionari del Vecchio continente senza grandi variazioni dopo le comunicazioni della Bce sulla politica monetaria, nella sostanza scontate dai mercati: la Borsa peggiore è quella di Parigi che cede circa un punto percentuale, con Francoforte in calo dello 0,7% e Milano dello 0,6% con l’indice Ftse Mib. Londra ondeggia sulla parità, facendo meglio degli altri listini fin alla mattinata anche guardando al nuovo governo. Lo spread tra Btp e Bund tedeschi resta calmo sui 223 punti base con il rendimento del prodotto del Tesoro al 4,37%. In un clima piuttosto volatile, in Piazza Affari prosegue la corsa di Saipem (+9% dopo i conti), mentre Stm scivola del 7% sulle stime deboli per ricavi e marginalità.
Cristina Ferrari
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