Aprile 23, 2024
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Sono in arrivo nuovi regolamenti sulla Movida a Napoli. La vecchia ordinanza è scaduta. Non c’è più un limite di chiusura per i locali, ma la vendita di alcol è vietata a partire dalle tre di notte. Mentre, da mezzanotte non si può vendere alcol da asporto. I controlli dei vigili urbani, dovranno essere quindi più serrati per assicurare il rispetto delle regole e anche per evitare gli episodi di illegalità. Secondo il Sindaco Gaetano Manfredi, determinati atti amministrativi sono essenziali per garantire ai cittadini una convivenza civile. Motivo per cui, a breve andranno in vigore due regolamenti. Uno sulla Sicurezza e uno sulle Attività Commerciali

I nuovi regolamenti riusciranno a garantire maggiore sicurezza urbana?

Manfredi, chiarisce, che le nuove regole sono sempre il frutto di dibattiti tra residenti, esercenti, comitati e Amministrazione. L’obiettivo – sostiene il Sindaco – è quello di far conciliare le esigenze delle categorie produttive con la serenità dei cittadini. Quest’ultimi, infatti, chiedono maggiore sicurezza in città. Una sicurezza fondamentale non solo per i residenti, ma anche per i turisti. Non dimentichiamo che Napoli è tra le mete turistiche più ambite, a livello sia nazionale che internazionale.

Ma, tornando alla nuova ordinanza, sono state mosse alcune critiche.

Per esempio, secondo Catello Maresca – capo dell’opposizione in Consiglio comunale – le nuove regole sono ininfluenti. Non aggiungono nulla di nuovo e soprattutto non sono determinanti ai fini di un miglioramento del vivere cittadino. Maresca afferma: 

“È poi indispensabile un completo monitoraggio del territorio attraverso telecamere intelligenti con una sala operativa sulle singole Municipalità per attivare il pronto intervento» .

Secondo il capo dell’opposizione, Napoli necessita di misure di intervento più concrete, specie nei quartieri, nelle periferie e in tutte quelle zone particolarmente trascurate dal presidio delle forze dell’ordine. Serve maggiore sorveglianza se davvero si vuol garantire la tutela del territorio. Occorre sorvegliare sia con la presenza fisica delle forze dell’ordine, ma anche attraverso strumenti tecnologici intelligenti.

I nuovi regolamenti sulla Movida a Napoli: tra decoro urbano e decoro dei governanti

Imporre orari alla vendita di alcol servirà a poco senza i presidi costanti della pubblica sicurezza. Così come servirà a poco fare multe a chi vende alcol ai minori, se prima non si fa qualcosa per “togliere” i minori dalla strada. I ragazzini al di sotto dei 18 anni sono troppo spesso protagonisti di vicende illecite. 

A questo proposito, bisognerebbe riorganizzare alcuni spazi di socializzazione. Chi si trova in una condizione di svantaggio a livello sociale, culturale ed economico, ha bisogno di maggiori strumenti per poter guardare oltre la libertà assoluta.

La libertà assoluta è quella che va contro le leggi, contro la comunità, contro il benessere collettivo. È una libertà patologica che può essere contrastata solo attraverso il senso aristotelico di politica. Ovvero, quello di prendersi cura della polis, cura del bene di tutti. Una politica in grado di far dialogare l’individuo con la collettività.

E chi può, consentire questo dialogo se non le istituzioni? Ecco perché l’appello alla civiltà politica è urgente. 

Certe regole, dunque, potrebbero apparire futili rispetto ai seri problemi di cui bisognerebbe prendersi cura con pragmatismo e immediatezza. È incredibile, per esempio, che si sia parlato di un’ordinanza che vieterebbe i panni stesi in città. Ma come? I panni stesi sono uno dei simboli cardine della cultura partenopea. Una tradizione che non può essere tradita. Un tratto distintivo che attira con stupore l’attenzione degli stranieri e degli stessi napoletani. 

Per fortuna, il sindaco ha smentito questa ordinanza. L’ amministrazione comunale, in una nota ha dichiarato: “Le misure relative al decoro urbano, pur necessarie per restituire un volto degno alla città, non entrano in questo regolamento”.

Ma il punto è: con tutte le difficoltà che ci sono, si può pensare ad un simile regolamento?

Il tutto poi, per favorire il decoro urbano. I panni stesi nei vicoletti della città SONO parte del decoro urbano. Senza questo simbolismo, si ruberebbe alla città un pezzo della sua bellezza. Allora, una volta che bisogna pensare a nuove ordinanze e alle nuove regole di convivenza sociale, che lo si faccia in modo strettamente politico e attraverso immediati interventi di sicurezza e controllo.

Più che di decoro urbano, c’è bisogno del decoro dei governanti nell’agire per il bene della vita pubblica. 

Emanuela Mostrato

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