Aprile 28, 2024
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Nella manovra per la legge di Bilancio presentata dal Governo, c’è una norma che prevede una quota di 2.000 per gli extracomunitari che usufruiscono del Servizio Sanitario Nazionale

Il Ministero dell’Economia spiega che il “contributo” è richiesto ai cittadini non aderenti alla UE ma residenti in Italia, che intendono iscriversi negli elenchi degli aventi diritto alle prestazioni del SSN. Un ennesimo atto discriminatorio, dopo la richiesta di 5.000 euro per non finire in un Cpr. Ma andiamo con ordine.

A seguito della presentazione della manovra di Bilancio oltre all’indignazione dell’opposizione, si è fatto sentire anche l’Ordine dei Medici attraverso le parole del presidente Filippo Anelli

“L’articolo 32 della Costituzione tutela gli individui oltre che le collettività. E sottolinea che le cure devono essere gratuite per i poveri. Non si parla di cittadini ma di individui, il diritto alla salute deve essere garantito a chi non può pagare”

Il ministro della sanità Schillaci ha poi chiarito che la richiesta di versamento annua di 2.000 per gli extracomunitari, non è altro che un adeguamento all’iscrizione al SSN che non è stata aggiornata dal 1998. Peccato che si tratti di un adeguamento al rialzo, tutto a scapito degli extracomunitari presenti in Italia.

Chi sono gli extracomunitari che dovranno versare 2.000 euro per il Servizio Sanitario Nazionale

Gli extracomunitari che possono usufruire del SSN ad oggi , sono quelli con un lavoro autonomo o subordinato a norma di legge, i minori non accompagnati e i richiedenti di permesso di soggiorno. Tutte le altre categorie, da chi è in Italia per studio o perché collocato alla pari, e sosta nel nostro paese per più di tre mesi, deve pagare 2.000 per le prestazioni sanitarie  di vario genere. In un paese come il nostro dove nemmeno gli “autoctoni” possono dire di avere un lavoro regolare, sembra il colmo. Ci si vuole adeguare ad un modello sanitario come quello americano, dove però a pagare sono solo i più poveri. Altre categorie coinvolte in questa norma sono i cittadini extracomunitari dipendenti di organizzazioni internazionali, o di volontariato, o genitori ultrasessantenni con ingresso in Italia per ricongiungimento familiare dopo il 2008.

Una manovra al rialzo

A chi pensa che sia giusto far pagare gli extracomunitari per farsi curare nel nostro paese, è giusto ribadire che la quota per l’iscrizione volontaria al SSN esiste già, ma con questa manovra avrà un rialzo medio del 470% per chi è in Italia per motivi di studio fino al 570% per chi è collocato alla pari. Cioè 700 euro per uno studente e 1.200 euro in più per uno straniero alla pari. E parliamo di Sanità pubblica, purtroppo troppo spesso nota per le sue carenze, ma che comunque serve a garantire il diritto alle cure di tutti. Quello che sta mettendo in atto il Governo sembra una manovra di sciacallaggio sulla pelle dei più deboli, atta a fomentare la guerra tra poveri, stranieri e non, che non vedono riconosciuti i più basilari diritti alla tutela dell’essere umano.

Paola Aufiero

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