Sanremo se n’è andato lasciandoci scandali, denunce e imminenti cambiamenti nei vertici Rai. Oltre a nuove canzoni, ovviamente. Eppure, nonostante tutto questo, l’effetto Sanremo ha toccato anche la famosa piattaforma per adulti Pornhub. E i maggior responsabili sembrano essere i Pooh.
Il gruppo italiano Pooh ha esordito negli anni ’60, esplodendo con il brano Piccola Katy e confermandosi con altri brani quali Tanta voglia di lei e Noi due nel mondo e nell’anima. Non sono mancati cambi di formazione fra cui la più famosa rappresentata dall’uscita di Riccardo Fogli aiutato dall’allora compagna Patty Pravo, che a molti ha ricordato l’uscita di John Lennon dai Beatles la cui colpa fu addossata Yoko Ono. Un gruppo italiano famosissimo e di grande successo che ha venduto più di 100 milioni di dischi e che si è presentato al 73° Festival della canzone italiana cantano i loro più grandi successi e dedicando Uomini soli, brano con cui hanno vinto il Festival nel 1990, alla memoria di Stefano D’Orazio, batterista della band scomparso a novembre 2020.
Ma cosa c’entrano i Pooh con Pornhub? E in che senso i Pooh hanno fatto crollare Pornhub? Martedì 7 febbraio, proprio in occasione della prima serata di Sanremo, la piattaforma per adulti ha registrato un calo del 17% mentre Sanremo era visto da 10 milioni e 757 mila spettatori con uno share del 62,4%.
Non è infatti un mistero che l’edizione di Sanremo del 2023 abbia registrato il più alto numero di share dal 1995, grazie a una programmazione fresca e giovane, colpi di scena e presenze accattivanti quali l’influencer Chiara Ferragni.
Ma se guardiamo attentamente il grafico vediamo che il calo più significativo è stato attorno alle 23 ovvero proprio durante l’esibizione dei Pooh. Per poi risalire poco dopo e tornare ai livelli normali.
I Pooh hanno letteralmente fatto crollare Pornhub!!
Pornhub registra i dati legati a Sanremo dal 2017 e da allora non si era mai verificata una diminuzione degli accessi così significativa. L’anno scorso, nella stessa sera, la perdita di traffico era stata solo del 3,8%. Evidentemente la reunion dello storico gruppo italiano era atteso da molti.
Per cui chapeau a Roby Facchinetti, Dody Battaglia, Red Canzian e Riccardo Fogli e anche ad Amadeus and company che hanno dimostrato che “Sanremo è Sanremo” e che nulla teme, neanche un colosso come Pornhub.
Francesca Bazzoni
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