Aprile 18, 2024
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Berlusconi assolto nel processo Ruby Ter. La sentenza giunge dopo quasi sei anni e chiude l’ultimo capitolo del romanzo giudiziario nato dai verbali dettati da Kharima El Mahroug. Ora, sui social, legioni di lacchè del Cavaliere si affannano a evidenziare che avrebbe subito ben 136 processi e una sola condanna. Addirittura 135 assoluzioni su 136 processi. Falsità senza dignità. Facciamo chiarezza sui processi a Berlusconi.

La leggenda dei 136 processi e delle 135 assoluzioni del cavaliere

Anni addietrò, Silvio Berlusconi dichiarò: “In assoluto sono il maggior perseguitato dalla magistratura in tutte le epoche, in tutta la storia degli uomini in tutto il mondo. Sono stato sottoposto a 106 processi, tutti finiti con assoluzioni e due prescrizioni”.

Ma come si è arrivati a 136? Probabilmente questo risultato è stato ottenuto sommando i singoli gradi di giudizio. Un metodo che, in ogni caso, viene considerato scorretto poichè il processo termina con l’irrevocabilità della sentenza, che sia di condanna o di assoluzione.

Le 135 assoluzioni farloche. Facciamo chiarezza sui processi a Berlusconi fino al Ruby ter

In verità, i processi a carico di Berlusconi sono 36 in 25 anni. A chi vi scrive appaiono comunque tanti. Frutto di accanimento dei Pm o altro? Facciamo chiarezza.

L’unico processo che si è chiuso con una condanna definitiva passata in giudicato è il processo Mediaset per frode fiscale, falso in bilancio e appropriazione indebita. Sono 8 i procedimenti per i quali è intervenuta la prescrizione. Mentre sono 2 i processi bloccati grazie all’amnistia. Le sentenze di assoluzione sono state 10, così come i procedimenti archiviati.

Leggi ad personam e amnistie

Per i fondi neri “Medusa” e le tangenti alla Guardia di Finanza, il Cavaliere è stato condannato in primo grado per corruzione; dichiarato colpevole ma prescritto in appello grazie alle attenuanti generiche; assolto in Cassazione per “insufficienza probatoria”. Riformato e depenalizzato il falso in bilancio dal governo Berlusconi, l’imputato Berlusconi viene assolto in due processi (All Iberian/2 e Sme-Ariosto/2) perchè il fatto non è più cosiderato tale dalla legge.

Due amnistie estinguono il reato e cancellano la condanna inflittagli per falsa testimonianza (aveva truccato le date della sua iscrizione alla P2) e per falso in bilancio (i terreni di Macherio).

Sono cinque i processi nei quali gli sono state riconosciute le “attenuanti generiche” che si assegnano a chi è ritenuto responsabile del reato. E’ bene evidenziare che le “attenuanti generiche” gli consentono di beneficiare, in tre casi, della prescrizione dimezzata che si era fabbricato come capo del governo: “All Iberian/1” (finanziamento illecito a Craxi); “caso Lentini”; “bilanci Fininvest 1988-’92”; “fondi neri nel consolidato Fininvest” (1500 miliardi); Mondadori (l’avvocato di Berlusconi, Cesare Previti, “compra” il giudice Metta, entrambi sono condannati). Il tutto è molto ben spiegato da Giuseppe D’Avanzo in un articolo de La Repubblica del novembre 2009. Quindi sono fatti arcinoti.

Sono innumerevoli le leggi ad personam varati dal 1994 ad oggi

Attenzione. Non tutte le leggi ad personam sono state varate da Berlusconi. A volte il cavaliere ha avuto “alleati” inimmaginabili. E’ il caso di Massimo D’Alema. Nel 1998, Rete4, essendo “eccedente” rispetto alla legge Maccanico, “perde” la concessione; al suo posto la vince Europa7 di Francesco Di Stefano. Ma il governo D’Alema, nel 1999, concede a Rete4 una “abilitazione provvisoria” a seguitare a trasmettere senza concessione, così per dieci anni Europa7 si vedrà negare le frequenze a cui ha diritto per legge. Eh si. L’Italia è quella Repubblica fondata sulle “abilitazioni provvisorie” a volte sono concessioni, altre volte agibilità. Sic!

Ecco i più significati provvedimenti ad personam varati dal 1994, cioè dall’entrata in politica di Silvio Berlusconi, contando soltanto quelli di cui si sono giovati personalmente il premier o una delle sue aziende.

Cosa sarebbe accaduto al Cavaliere senza amnistie, riforme del codice et simila?

Chi vi scrive non può non farsi tale domanda. Senza amnistie, riforme del codice (falso in bilancio) e della procedura (prescrizione) affatturate dal suo governo, Berlusconi sarebbe considerato un politico perseguitato? Se David Mills, già condannato in appello, non fosse stato corrotto proteggendolo dalla condanna in due processi, non avrebbe potuto godere delle “attenuanti generiche” che lo hanno reso “meritevole” della prescrizione che egli stesso, da presidente del consiglio, si era riscritto e accorciato.

Una nota del presidente del Tribunale chiarisce che le imputate non potevano essere considerate testimoni, piuttosto indagate per reato connesso

Non erano testimoni, né potevano esserlo. Piuttosto indagate per reato connesso sulla base di «indizi non equivoci a loro carico». E quindi le cosidette “olgettine” non potevano essere accusate né di falsa testimonianza, né di corruzione in atti giudiziari. E se non c’è un corrotto, allora neppure c’è un corruttore. Il fatto perciò non sussiste.

In attesa di leggere le motivazioni del proscioglimento di Silvio Berlusconi e di altri 28 imputati nel processo milanese Ruby ter, a spiegare sinteticamente l’inevitabilità giuridica della decisione è una nota del presidente del tribunale di Milano Fabio Roia.

Sentenza Ruby Ter facciamo chiarezza sui processi a Berlusconi. Perchè il reato non sussiste?

Le giovani donne imputate, andavano indagate e sentite con la presenza di avvocati e la possibilità di non rispondere. Così l’elemento costitutivo della condotta di corruzione non «può sussistere nemmeno nei confronti dell’ipotizzato corruttore, nel caso di specie Berlusconi.

E i dieci milioni di euro versati alle giovani ospiti di Arcore per essere reticenti o mentire durante i processi Ruby e Ruby bis sulle serate a villa San Martino? Un’accusa da cui l’ex premier si è sempre difeso parlando di “generosità” per ricompensare chi si è visto rovinare la vita da un’inchiesta giudiziaria presto esplosa sulla stampa. Sic et simpliciter!

Giovanni Scafoglio

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