Ottobre 10, 2024
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“Se facessi oggi un cinepanettone come quelli di Aurelio De Laurentiis andrei subito carcerato. Bisogna stare attenti al politicamente corretto. Eppure si ride con il demonio e non con San Francesco. Il comico è cattivo, non è buono, la vecchietta che casca a terra fa sempre ridere”.

Queste le dichiarazioni di Christian De Sica alla presentazione di NATALE A TUTTI I COSTI

regia di Giovanni Bognetti, dal 19 dicembre su Netflix, commedia natalizia, non senza cattiveria, e remake del film francese MES TRÈS CHERS ENFANTS diretto da Alexandra Leclère. Insomma non un cinepanettone, ma una commedia, senza troppe volgarità, se non quella del denaro vero collante anche della famiglia. È appunto il caso di quella composta dai genitori Carlo (De Sica) e Anna (Angela Finocchiaro) e dai figli Alessandra (Dharma Mangia Woods) ed Emilio (Claudio Colica). Quando i ragazzi lasciano il nido per andare a vivere in città, già dopo pochi mesi iniziano ad allontanarsi sempre più da mamma e papà. La goccia che fa traboccare il vaso arriva quando Anna ed Emilio annunciano che non trascorreranno il Natale con i loro genitori. Questi ultimi decidono così di mettere in atto un piano: fingere di aver ereditato una grossa cifra, sperando che questo spinga i figli tornare a casa. Ora questa loro idea funziona, ma ovviamente non senza divertenti e tragiche conseguenze.

Sempre De Sica sul cinepanettone: “Non me li hanno più offerti, se no li farei”

“Ho ricevuto ultimamente 1700 messaggi di persone che mi chiedevano di tornare a farli, ma a settant’anni compiuti non puoi più fare UN AMERICANO A ROMA anche se sei Alberto Sordi. Eppure – continua – è una formula che può ancora funzionare se si pensa che il film che ho fatto nel 2018 con Massimo Boldi, AMICI COME PRIMA, ha incassato otto milioni di euro”.

NATALE A TUTTI I COSTI non racconta certo la vera famiglia di Christian De Sica: “Quando sono andati via è stata una liberazione – dice scherzando -. Non ho figli interessati e poi io e Carlo Verdone siamo ormai una cooperativa. Da noi a Natale ci vengono anche perché si divertono molto”. Lo stesso vale per Angela Finocchiaro, al quinto film in coppia con De Sica.

“Premetto che con i figli sono appiccicosa, ma poi sono stata sempre io a spingerli via. Ultimamente ho scoperto che va bene così: se so che stanno bene sto bene anche io”. A inizio incontro stampa un chiarimento da parte di De Sica su una frase che compare nel trailer come nel film: ovvero l’espressione ”na merda’ detta da De Sica dopo aver assaggiato una bottiglia di vino abruzzese.

E questo rivolto al figlio che gliel’ha appena regalata

Una battuta che ha irritato il presidente della regione Abruzzo, Marco Marsilio, come il Consorzio di tutela vini d’Abruzzo. “Se la sono presi proprio con me, ma vado spesso in Abruzzo per spettacoli e il loro vino mi piace – ha detto De Sica – . Il fatto è che i miei figli vengono a cena solo per i soldi e non per affetto e così dico la frase per loro e non per la qualità del vino: viva l’Abruzzo!”.

Per il film, prodotto da Iginio Straffi e Alessandro Usai per Colorado Film in associazione con Sony Pictures International Productions in collaborazione con RTI e con nel cast anche Iaia Forte, Fioretta Mari, Francesco Marioni e Alessandro Betti, si parla anche di un sequel o addirittura di una serie. Chissà.

Sarà vero che se De Sica girasse un nuovo cinepanettone finirebbe in carcere? Per chi vi scrive la risposta è chiara: in carcere non finirebbero, semplicemente non farebbero più ridere perchè, per fortuna, la società civile e il pubblico si sono evoluti.

Cristina Ferrari

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