Aprile 30, 2024
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A New York, è risaputo, si tende ad anticipare i tempi. Accade così che la città della Grande Mela ha deciso di affidare le sorti legali e gestionali delle sue imprese a un chatbot, battezzato “MyCity”. Presentato come il non plus ultra dell’intelligenza artificiale, questo strumento doveva essere la bussola per navigare nell’oceano burocratico imprenditoriale. Invece, si è trasformato in una bussola che punta insistentemente verso il… …carcere. A New York l’IA che invita a violare la legge dimostra che affidare le sorti legali e gestionali delle imprese a un chatbot è pericoloso.

A New York ecco l’IA che invita a violare la legge

La prima perla di saggezza di MyCity? I datori di lavoro possono tranquillamente far man bassa delle mance dei dipendenti. Perché lasciare quei soldini extra ai lavoratori quando possono finire in tasche ben più… corporate? Ah, e per quanto riguarda la comunicazione dei cambi di orario, MyCity sembra suggerire un approccio alla “ci vediamo quando ci vediamo”, con i dipendenti lasciati nell’ignoranza fino all’ultimo minuto. Dopotutto, chi ha bisogno di una vita sociale o di obblighi familiari quando c’è lavoro da fare?

E non finisce qui. Nonostante una legge del 2020 che impone ai negozi di accettare contanti, MyCity vive in un nostalgico 2019, sostenendo che i negozianti sono liberi di rifiutare il denaro contante. Questo chatbot è chiaramente un fan del “senza contanti”, probabilmente perché non deve mai spaccare un bancomat in cerca di contanti per un caffè.

Le gaffe di MyCity non si limitano a consigli potenzialmente illegali, ma spaziano anche nel regno dell’obsoleto

Ad esempio, ha insistito sul fatto che il salario minimo a New York City sia ancora di 15 dollari all’ora, nonostante il recente aumento. Probabilmente, è lo stesso chatbot che crede che Blockbuster sia ancora il re del noleggio video e che i dischetti floppy siano all’avanguardia della tecnologia di archiviazione.

In difesa di MyCity, va detto che non è il solo a commettere strafalcioni. Anche altre IA hanno avuto i loro momenti “gloriosi”, come quando una certa AI ha riscritto la carriera di Francesco Schettino, assegnandogli meriti cinematografici inediti. Forse è il momento di riconoscere che l’intelligenza artificiale ha un senso dell’umorismo tutto suo, involontario ma decisamente pungente.

Il sindaco Eric Adams, tuttavia, rimane un ottimista incorreggibile. Ammette che ci sono degli errori, ma preferisce vedere il bicchiere mezzo pieno, o forse, in questo caso, il server mezzo funzionante. MyCity è un programma pilota, e come ogni buon pilota, a volte attraversa turbolenze prima di trovare la rotta giusta. Fino ad allora, gli imprenditori newyorkesi potrebbero voler tenere a portata di mano un buon vecchio manuale di gestione aziendale. Perché, a quanto pare, quando si affida a un chatbot la guida legale e manageriale, ci si può aspettare di tutto, tranne che navigare in acque tranquille.

Giovanni Scafoglio

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