Sono passati 26 anni dall’omicidio di Ilaria Alpi, giornalista del Tg3, e dell’operatore Miran Hrovatin, uccisi a Mogadiscio, in Somalia, il 20 marzo 1994.
L’omicidio di Ilaria Alpi a distanza di tanti anni è ancora irrisolto
La giornalista del Tg3 era al seguito della missione di pace Restore Hope, coordinata dall’Onu. La missione aveva come scopo porre fine alla guerra civile scoppiata nel 1991 dopo la caduta di Siad Barre. Alpi e Hrovatin stanno lavorando a un’inchiesta su un presunto traffico di armi e rifiuti tossici in cui sarebbe coinvolta l’Italia. L’omicidio della giornalista pose fine alle indagini.
I dubbi sull’inchiesta parlamentare
Nel 2006, la Commissione parlamentare d’Inchiesta presieduta dall’avvocato e ex parlamentare Carlo Taormina ha dichiarato che l’omicidio scaturì da un fallito tentativo di rapimento, motivato da un presunto risentimento da parte di estremisti somali nei confronti del popolo italiano.
Eppure nel corso degli anni, le inchieste portate avanti dalla magistratura sembravano condurre altrove
In particolare, gli inquirenti avevano sospettato del presidente della Shifco, unica flotta battente bandiera somala, ufficialmente dedita alla pesca e al commercio di prodotti ittici provenienti dal Corno d’Africa, su cui la giornalista stava indagando per un presunto traffico d’armi e di rifiuti tossici.
A rendere più fosco l’omicidio, fu la sparizione subito dopo la morte della Alpi, del suo block notes, delle videocassette registrate e del body anatomy report redatto dalla compagnia Brown Root di Huston.
La madre di Ilaria Alpi in occasione dell’anniversario della giornalista italiana ha dichiarato a Rainews24: “La verità non la vogliono”
La verità non la vogliono. Aspettano che io muoia così la cosa finisce finalmente per loro
Luciana Alpi madre di Ilaria
Christine Ferrari
Leggi anche: Libertà di stampa Italia al 77° posto. Ma qual è la vera causa?