Ottobre 6, 2024
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Kris Kristofferson è morto, chi ha camminato su strade polverose, chi ha vissuto di musica vera e chi ha combattuto i propri demoni interiori, sa cosa abbiamo perso. Non parliamo solo di un grande cantautore o di un attore che ha interpretato ruoli memorabili, ma di un uomo che ha trasformato i suoi errori e la sua ribellione in arte. In un mondo sempre più piatto e prevedibile, lui rimaneva un iconoclasta, capace di scrivere canzoni che sembravano estratte dalle vene della terra. Oggi ripercorriamo le sue dieci canzoni che non puoi fare a meno di conoscere e i film che hanno segnato la sua carriera, raccontando alcuni aneddoti che spiegano perché Kristofferson non si è mai piegato alle regole. Ecco Kris Kristofferson raccontato attraverso le sue canzoni e i suoi film.

Dieci canzoni di Kris Kristofferson che non puoi non conoscere

  1. Me and Bobby McGee (1970)
    Scritta da Kris Kristofferson, fu incisa da Janis Joplin nel 1970, pochi giorni prima della sua morte, avvenuta il 4 ottobre 1970. La versione di Joplin fu pubblicata postuma nel gennaio 1971 e divenne il suo unico singolo a raggiungere la vetta delle classifiche, arrivando al primo posto nel marzo dello stesso anno .
  2. Sunday Morning Coming Down (1970)
    Johnny Cash portò questa canzone al successo dopo che Kris gli consegnò il demo atterrando con un elicottero direttamente nel giardino di Cash. Il brano cattura il dolore e la solitudine di una mattina di domenica, post-sbornia, mentre si riflette sui propri errori.
  3. Help Me Make It Through the Night (1970)
    Ispirata da una frase di Frank Sinatra, questa ballata riflette il bisogno umano di compagnia e intimità. È stata registrata da numerosi artisti, tra cui Elvis Presley e Gladys Knight. Si racconta che Kris scrisse la canzone in una notte solitaria in una stanza d’albergo a Nashville.
  4. For the Good Times (1970)
    Incisa da Ray Price, questa canzone parla dell’addio tra due amanti. Il brano consacrò Kristofferson come un autore in grado di tradurre sentimenti universali con una semplicità quasi disarmante.
  5. Why Me (1972)
    Una canzone di conversione spirituale, scritta dopo che Kristofferson si commosse durante un sermone in chiesa. È diventata il più grande successo commerciale della sua carriera, ma anche una delle più personali.
  6. Loving Her Was Easier (Than Anything I’ll Ever Do Again) (1971)
    Un brano che racconta la semplicità e il dolore dell’amore perduto. Kris scrisse questo pezzo in pochi minuti durante un tour con Johnny Cash.
  7. The Pilgrim, Chapter 33 (1971)
    Una sorta di autoritratto in musica. Nella canzone, Kris racconta santi e dei peccatori che ha conosciuto nella sua vita, riflettendo il suo viaggio artistico e personale.
  8. Highwayman (1985)
    Parte del supergruppo The Highwaymen, questa canzone racconta la vita di uomini ribelli attraverso epoche diverse. L’aneddoto? Durante le registrazioni, Kris insisteva per suonare ubriaco, per “sentire meglio” la ribellione di cui cantava.
  9. To Beat the Devil (1970)
    Dedicata a Johnny Cash, questa canzone esplora la lotta contro i propri demoni. Cash disse che la canzone gli diede forza durante i suoi momenti più bui.
  10. Jody and the Kid (1969)
    Una dolce riflessione sul rapporto tra padre e figlio. Kris scrisse questo brano in un momento in cui stava cercando di riconnettersi con la propria famiglia.

I film più famosi di Kris Kristofferson

  1. A Star is Born (1976)
    Accanto a Barbra Streisand, Kris interpreta il musicista autodistruttivo John Norman Howard. La loro chimica fu talmente forte che Streisand insistette affinché Kris interpretasse il ruolo. Il film gli valse un Golden Globe come miglior attore.
  2. Blade (1998)
    Nel ruolo del mentore di Blade, Whistler, Kris divenne un’icona per una nuova generazione di spettatori. Si racconta che sul set, Kris scherzava spesso sul fatto di essere l’attore più vecchio e il meno tecnologico di tutta la troupe.
  3. Alice Doesn’t Live Here Anymore (1974)
    Diretto da Martin Scorsese, Kris interpreta David, un dolce cowboy che porta speranza nella vita della protagonista, interpretata da Ellen Burstyn. Burstyn vinse l’Oscar come miglior attrice per questo film.
  4. Pat Garrett and Billy the Kid (1973)
    Nel ruolo di Billy the Kid, Kris recitò accanto a James Coburn e Bob Dylan, che scrisse la colonna sonora del film. Il set fu noto per essere particolarmente rilassato, con Kris e Dylan che spesso suonavano la chitarra tra una scena e l’altra.
  5. Convoy (1978)
    Diretto da Sam Peckinpah, Convoy racconta la ribellione di un gruppo di camionisti contro l’autorità. Kris divenne un’icona per la classe lavoratrice americana grazie a questo ruolo.
  6. Heaven’s Gate (1980)
    Nonostante il flop al botteghino, Heaven’s Gate è oggi considerato un piccolo capolavoro. Kris interpretava James Averill, un ruolo per cui si preparò intensamente, vivendo per mesi nelle location del film per catturare lo spirito del personaggio.
  7. Cisco Pike (1972)
    Kris interpreta un ex musicista diventato spacciatore. Il film divenne un cult del cinema underground, e molti critici lodarono la performance di Kristofferson come autentica e viscerale.
  8. Vigilante Force (1976)
    In questo film d’azione, Kris è un veterano del Vietnam che diventa giustiziere. Sul set, Kris era noto per il suo spirito ribelle, portando spesso la sua Harley Davidson anche fuori scena.
  9. Flashpoint (1984)
    Kris interpreta un poliziotto di frontiera che scopre una cospirazione governativa. Il film è noto per le sue scene d’azione realistiche, molte delle quali furono improvvisate dallo stesso Kristofferson.
  10. Heaven’s Gate (1980)
    Uno dei più grandi flop di Hollywood, oggi rivalutato.

E così, mentre le note di Me and Bobby McGee risuonano ancora una volta nell’aria e i suoi ruoli cinematografici echeggiano da schermi lontani, Kris sembra lasciarci. Ma è solo un’impressione. Perché, in fondo, i poeti e i ribelli non muoiono mai davvero. E come le sue canzoni, anche lui resterà lì, incastrato tra i solchi di un vinile e i ricordi in celluloide di una generazione che non si è mai arresa.

Giovanni Scafoglio

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