Aprile 27, 2024
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Sono passati quasi undici mesi dall’8 Marzo, il giorno in cui è iniziata la prima quarantena. Il periodo seguente ha visto il trionfo dei social network e delle applicazioni per videochiamate. Certo, era ed è necessario, mi direte. Vero: è stato ed è necessario fare uso dei social e delle piattaforme meeting per seguire le lezioni, i corsi universitari, il lavoro. 
In questo senso, azzarderei a dire che la tecnologia è stata utilizzata al suo meglio. 
In un periodo di chiusura, Internet ci ha dato la libertà e la possibilità di portare avanti la nostra vita, sia dal punto di vista personale che lavorativo. Questo perché Internet è un mezzo potente, incredibilmente potente: grazie a esso siamo aggiornati quotidianamente riguardo ciò che accade nel mondo, dalle notizie più importanti alle più banali; grazie a esso conosciamo storie incredibili; grazie a esso possiamo scoprire ciò che altrimenti non avremmo scoperto mai. 

Internet è stata una rivoluzione per tutti gli uomini. Ha dato potere e conoscenza (quasi) a tutti, in quanto strumento poderoso 

Una delle cose che più mi affascina dei mezzi potenti è che per quanti lati positivi possano avere, ne hanno altrettanti negativi. 
Partiamo dalle positività. Per farlo prenderò in analisi il mio caso. 

Devo essere onesta, prima del 2020 l’uso che facevo dei social network era completamente nonsense. Ero estremamente banale. Condividevo momenti della mia vita senza un vero motivo, seguivo le celebrità in base a un criterio inesistente e, soprattutto, non ero social: non esprimevo le mie idee, non cercavo confronti. 
L’unica nota positiva è che ora come allora non sono mai stata dipendente. Ho sempre dato un limite all’influenza che avrei ricevuto da queste piattaforme, e durante il periodo del Covid-19 sto capendo quanto sia ancora più necessario staccare tutto e stare sola con me stessa. Sto capendo quanto sia importante alzare gli occhi dallo schermo e guardare il cielo. Che sia grigio, che sia azzurro, poco importa. 

Quando siamo stati confinati in casa, quindi, la mia percezione di queste piattaforme è cambiata. 
Per certi versi sono diventata più insofferente, più sensibile alla scocciatura, per altri invece mi sono detta che, se ciò era quanto mi veniva offerto, allora dovevo sfruttare quella possibilità al meglio. 

Ho scoperto che Facebook, Instagram e altri possono essere usati per confronti positivi, per conoscere e conoscersi 

Insomma, ho raggiunto una consapevolezza rivoluzionaria, ho capito che Internet è per davvero un mezzo potente. 
Nel rispetto delle opinioni altrui e con un linguaggio chiaro e conciso, ho avuto modo di conoscere nuove prospettive. Soprattutto, ho avuto modo di farne tesoro per costruirmi la mia unica e personalissima opinione riguardo molte questioni. 
Ecco il potere dei social: condivisione, crescita, conoscenza. 

Come accennavo prima, però, i mezzi potenti se usati male possono avere spaventose negatività, oggi evidenti più di prima 

In primis, c’è da dire che i mezzi comunicativi non sempre sono autonomi dai poteri forti. Mi viene da citare Mussolini che, acquisendo i maggiori giornali italiani, fece dell’informazione e della propaganda una della armi vincenti della sua dittatura. 

Ma non ci serve scomodare il Duce: le notizie sono fatte da persone, e la verità che ci viene raccontata non è mai assoluta. Può avvicinarsi alla realtà dei fatti, ma non combacerà mai del tutto con essa. 
Ognuno di noi inevitabilmente filtra attraverso la sua penna ciò che scrive. È un’azione quasi inconsapevole, ma con un po’ di spirito critico si è in grado di valutare le informazioni che ci vengono date per trarne il meglio. Certo, non tutti riescono nell’impresa. Anzi, tutti sappiamo quanto oggi siano diffuse le fake news e quante persone caschino nella loro trappola. 

Quando un mezzo potente come internet, che a sua volta è influenzato dai poteri al di sopra di esso, finisce nelle mani di chi non è in grado di discernere il possibilmente vero dal possibilmente falso, le negatività si susseguono come una reazione a catena 

È in seno a questa dinamica che nascono i vari infettivologi del caso. Sono quelle persone che professano di essere no vax ma mangiano i würstel, per farla breve. 
Buona parte dei profili che popolano i social network appartengono esattamente a questa categoria di persone. Sono questi i casi che rendono Facebook, Instagram, e chi più ne ha più ne metta, nauseanti. Oggi più che mai. 
Si dimentica troppo spesso che è proprio nel confronto sano (nel quale non si cerca di prevaricare sull’altro, nel quale si cerca invece un terreno comune di condivisione) che si ha la possibilità di avvicinarsi un po’ di più alla verità. 

Tutto ciò oggi è sottovalutato, e i genitori non fanno niente per mostrare ai propri figli l’uso corretto di questa tecnologia. Ecco perché sentiamo ancora troppe, tante storie, da far accapponare la pelle. 
E’ facile comportarsi da “leoni da tastiera”, è facile celarsi dietro il proprio profilo. E’ facile abusare dell’altro e comportarsi male in un contesto come quello dei social che, in molti casi, è francamente decontestualizzato. 
Partiamo dai più piccoli: mostriamo loro l’importanza della condivisione e del confronto, mostriamo loro il rispetto dell’altro e il giusto utilizzo dei social. Mostriamo loro ciò che non ha valore per aiutarli a riconoscere ciò che ne ha. E ancora, mostriamo loro che il potere di Internet è reale, non solo in positivo ma anche in negativo.

Mettiamo in atto una piccola rivoluzione che possa aiutarci a rendere i social un posto di scambio e di crescita, non di fake news e ipocrisia. Rendiamo Internet un mezzo potente in positivo 

Iniziamo a cercare la verità, la nostra verità, per condividerla con gli altri. Scambiamo opinioni, esprimiamo idee nel rispetto del prossimo. Accettiamo le prospettive altrui, impariamo a riconoscere il vero. Uno strumento così potente come Internet può essere l’incipit per un piccolo grande cambiamento.
Coloro che possono davvero fare una piccola differenza, la facciano. E’ la somma che fa il totale. 

Maria Francesca Ruscitto

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Internet è un mezzo potente: ha permesso la diffusione del sapere, al quale tutti possono accedere. Ma quali sono le inevitabili negatività?

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