Aprile 19, 2024
A ECORANDAGIO ospitiamo e formiamo i giornalisti di domani

Il mio nome è Freddie Mercury, una volta ho scritto una canzone, credo tu la conosca: e come molti penserai che l’abbia scritta per una donna…

Oh mia, oh mia, oh mia,

Sei irresistibile,

Mi fai sorridere quando sto per piangere

Mi porti speranza, mi fai ridere e mi piace.

In realtà è dedicata alla mia gatta preferita. L’amavo tanto sai? Pensa che quando ero in tour e telefonavo alla mia ex fidanzata Mary, me la facevo passare al telefono. Lei e i miei alti gatti, in modo da poter sentire le loro fusa.
Ne avevo nove in casa: Tom, Jerry, Oscar, Tiffany, Delilah, Goliath, Miko, Romeo e Lily; e mi seguivano come un’ombra e la notte dormivano tutti insieme con me nel mio lettone.

I miei primi mici furono Tom e Jerry, che presi con me quando vivevo con Mary. Poi arrivò Oscar, un gattone rosso e in seguito Tiffany, Delilah, e Goliath. Tempo dopo presi con me un micio completamente nero che chiamai Sansone, poi Miko, una tartarugata, il soriano Romeo ed infine Lily, una gatta bianca.

Il mio nome è Freddie Mercury, ho scritto una canzone, credo tu la conosca: e come molti penserai che l’abbia scritta per una donna…
Di Giovanni Scafoglio

Vai via con l’omicidio, così innocente

Va bene!

Mi rendi così felice

Quando mi coccoli e dormi al mio fianco

E poi mi fai abbastanza arrabbiare

Quando pisci su tutta la mia suite Chippendale

Ooh, Delilah

Prendi il controllo di casa mia

Provi anche a rispondere al mio telefono

Tra me e i miei gatti c’era un’intesa speciale. Ognuno di loro, a Natale, riceveva anche il suo regalo personale. Ero disposto a tutto per i mie gatti. Nel 1985 dedicai il mio primo album solista, Mr Bad Guy, al mio gatto Jerry.  Ma anche a Tom, Oscar e Tiffany e a tutti gli amanti dei gatti in giro per il mondo. Al diavolo gli altri.

I mie amici felini sono rimasti accanto al mio fianco fino al termine dei miei giorni, assieme alla mia ex May che è stata la mia amica più cara e che non mi ha abbandonato mai. Lei e i miei gatti furono la mia unica compagnia, erano gli unici capaci di distrarmi dalla terribile sofferenza e di farmi sorridere.

Fu così che nella mia ultima apparizione in video, durante le riprese del video di ‘These are the days of our lives‘, decisi di far realizzare e indossare un gilet di seta dipinto con i ritratti dei miei gatti.

Li ho menzionati anche nel mio testamento, non per lasciar loro soldi, ma per chiedere che fossero trattati come membri della famiglia da chi se ne fosse preso cura dopo la mia scomparsa.

Jim, il compagno che mi è stato al fianco durante gli ultimi sette anni della mia vita, può confermare che il mio ultimo gesto prima di morire, fu accarezzare Delilah.

Dalila, sei la pupilla dei miei occhi

Sei irresistibile

ti amo Delilah      

amo i tuoi baci

Giovanni Scafoglio

Tratto dal libro “Ritratti di R’n’R‘” edito da Il Randagio Edizioni su testi di Giovanni Scafoglio e illustrazioni di Fabrizio Magnus Allegri disponibile su Cobain Clothing in edizione limitata.

Freddie Mercury, uno degli artisti più amati nel mondo e icona della musica si spegneva trent’anni fa dopo una lunga battaglia contro l’Aids. Un uomo libero, tormentato ma anche un talento unico con una voce che spaziava dal rock al pop, passando per la lirica conquistando milioni di fan.

Leggi anche:

Show Full Content
Previous Solitudine rivoluzionaria e complotti paranoici
Next L’incessante battaglia delle donne
Close

NEXT STORY

Close

Gorbachev: amato e odiato, tradito e incompreso

Settembre 28, 2022
Close