Maggio 8, 2024
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Per Pelè il Brasile ‘tinge’ di oroverde il Cristo di Rio. Illuminati anche il Maracanà e la statua di ‘O Rei nella sua città natale.

La morte di Pelé continua a suscitare un ’emozione profonda in tutto il Brasile

il presidente uscente Jair Bolsonaro ha decretato tre giorni di lutto nazionale. Ma in onore di O Rei le autorità cittadine di moltissime località cittadine hanno deciso di illuminare statue, monumenti e luoghi significativi.

Così a Rio de Janeiro ieri notte era illuminato con i colori della Seleçao, l’oroverde, il Cristo Redentore che ‘abbraccia’ la Città Meravigliosa dal Corcovado, e con le stesse tinte era illuminato a giorno il Maracanà, lo stadio in cui Pelé segnò, su rigore e contro il Vasco da Gama, il suo millesimo gol. “Illuminato d’oro in omaggio al più grande di tutti i tempi. Grazie ancora di tutto e riposa in pace, Rei”, le parole sull’account Twitter ufficiale del Maracanà.

Gente ancora in strada

a Rua Rei Pelé, a Rio nella zona di Jardim Tri-Campeao, e in una strada con lo stesso nome a Cariacica, località dello stato di Espirito Santo. “Siamo ancora qui perché, anche se siamo in una ‘favela’, è un onore abitare in una via intitolata a lui, e dobbiamo celebrarlo”, ha spiegato ai network del gruppo Globo uno degli abitanti.

Per Pelè il Brasile colora di oroverde il Cristo di Rio. Illuminati anche il Maracanà e la statua di 'O Rei nella sua città natale

Illuminato in gialloverde anche il Palazzo dos Bandeirantes a San Paolo

residenza ufficiale del governatore dello stato, nel quartiere Morumbi. Illuminati in onore di Pelé anche la piazza che porta il suo nome nella città dove è nato, Tres Coraçoes, e in cui c’è la statua del n.10 che solleva la Coppa Rimet.

Luci con i colori del Brasile anche nella strada di Santos dove abita la centenaria madre, donna Celeste

così come al centro tecnico del Santos, il Rei Pelè, e stessa cosa per lo stadio Rei Pelé a Maceiò, nel quale giocano i due club cittadini. Questo impianto venne ultimato, e inaugurato con una partita del Santos di Pelé, nel 1970, anno della conquista in Messico del ‘tricampionato’ mondiale.

Intanto Richarlison, attaccante della Seleçao messosi in luce ai Mondiali in Qatar, ha fatto sapere di essersi tatuato sulla schiena la frase che Pelé gli ha inviato, uno degli ultimi messaggi via social di O Rei, dopo l’eliminazione del Brasile ai quarti contro la Croazia:

“Continua così, ragazzo. E non cambiare. Tu hai fatto sorridere il Brasile”.

Redazione

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