Ottobre 6, 2024
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Musk, Trump e il rifiuto delle regole democratiche: la Silicon Valley, un tempo simbolo di innovazione e progresso, sta cambiando pelle. Una nuova generazione di imprenditori digitali, capeggiata da Elon Musk e altri tre influenti personaggi con radici sudafricane, sta promuovendo un’idea pericolosa: il superamento della democrazia come la conosciamo. La loro filosofia, forgiata nel fuoco delle disuguaglianze dell’apartheid e alimentata da una fede incrollabile nel potere del capitale privato, li ha portati a diventare protagonisti di un movimento che sta trasformando il panorama politico americano, con Donald Trump come cavallo di Troia, dove la nuova ideologia della Silicon Valley ha individuato nel governo e nelle istituzioni democratiche ostacoli naturali da eliminare.

Elon Musk e i legami con l’apartheid sudafricano

Musk, insieme a figure come Peter Thiel e David Sacks, ha trascorso parte della sua infanzia in Sudafrica durante l’era dell’apartheid. Questo periodo storico ha modellato il loro punto di vista, contribuendo a un approccio libertario e spesso ostile verso il governo e le regolamentazioni. Le loro esperienze hanno influenzato il loro supporto a Trump e il disprezzo verso il multiculturalismo e le istituzioni democratiche. Thiel e Sacks, in particolare, sono stati co-autori di un libro, The Diversity Myth, che critica aspramente il multiculturalismo negli Stati Uniti, mostrando la loro visione conservatrice e anti-governativa​.

Per Musk, Trump è un Cavallo di Troia verso il rifiuto delle regole democratiche

Musk, Thiel e altri leader tecnologici, non sono semplici innovatori, ma figure che hanno profondamente interiorizzato un’ideologia libertaria e anti-istituzionale. La loro visione del mondo si è formata durante l’infanzia in Sudafrica, in un periodo in cui le disuguaglianze razziali e sociali erano parte integrante della vita quotidiana. Questa esperienza ha plasmato la loro percezione di un mondo diviso tra “vincitori” e “perdenti”, in cui il governo e le istituzioni democratiche sono visti come ostacoli naturali da eliminare.

Musk, in particolare, ha dimostrato il suo disprezzo per le normative e il ruolo dello stato in molteplici occasioni, ad esempio con la gestione della piattaforma X (ex Twitter). Da quando ha acquisito il controllo della piattaforma, il numero di utenti è diminuito, ma la disinformazione e le fake news sono proliferate. X è diventata una piattaforma incontrollata dove le notizie false, spesso generate da intelligenze artificiali e bot, circolano liberamente, alterando il dibattito pubblico e contribuendo a creare caos e divisioni​.

X e la diffusione sistematica di fake news

Quando Musk ha acquisito Twitter, ribattezzandola X, ha promesso di trasformarla in una piattaforma di libertà di espressione. In realtà con X sotto il controllo di Musk, le preoccupazioni riguardo alla veridicità delle informazioni sono cresciute esponenzialmente. Gli algoritmi di intelligenza artificiale, progettati per massimizzare il coinvolgimento degli utenti, favoriscono la circolazione di contenuti sensazionalistici, incluse le fake news. Recenti episodi, come la disinformazione durante l’attacco di Hamas a Israele, hanno dimostrato quanto pericoloso possa essere un sistema che non garantisce un controllo efficace delle informazioni. In un tale contesto, l’alterazione sistematica dei fatti e la manipolazione delle percezioni pubbliche rischiano di erodere i fondamenti della democrazia​.

Truth, la piattaforma social creata da Donald Trump, è diventata un focolaio di disinformazione e fake news, contribuendo a distorcere la percezione pubblica della realtà. La piattaforma è nota per la diffusione di informazioni false e tendenziose, spesso generate da intelligenza artificiale o manipolate intenzionalmente per ingannare. Questo tipo di disinformazione è stato ampiamente utilizzato da Trump per attaccare il sistema giudiziario, sostenendo che le sue accuse penali siano una “caccia alle streghe” e una manipolazione politica, nonostante numerosi fact-checking abbiano smentito queste affermazioni.

La combinazione di piattaforme come X e Truth Social, che promuovono una quasi totale libertà di espressione senza controlli, con la potenza di strumenti di AI per la creazione di disinformazione, crea un ambiente estremamente pericoloso per la democrazia. Questi canali diventano facilmente strumenti per influenzare le masse con contenuti che sembrano veritieri, ma che in realtà sono falsi o fuorvianti. In questo modo, chi controlla questi mezzi può manipolare l’opinione pubblica a proprio piacimento, come nel caso di Trump e di altri politici che seguono le sue orme.

Musk, Trump e il rifiuto delle regole democratiche

Musk, Thiel e Sacks hanno dimostrato un sostegno concreto a Trump, che a sua volta incarna perfettamente la loro avversione per le istituzioni tradizionali. Trump rappresenta l’anti-establishment, pronto a sfidare ogni norma e a sovvertire il sistema democratico a suo vantaggio. La loro collaborazione è un matrimonio d’interessi, dove Musk e soci forniscono la potenza tecnologica e finanziaria, mentre Trump si occupa di minare la fiducia nelle istituzioni pubbliche.

Questo sodalizio tra Musk e Trump con il rifiuto delle regole democratiche, è evidenziato dalla Silicon Valley che è passata dall’essere un faro di innovazione a un pericoloso strumento nelle mani di pochi. L’alleanza tra imprenditori come Musk e figure politiche come Trump potrebbe rappresentare una minaccia concreta alla democrazia, un sistema che rischia di essere sovvertito da un potere privato senza scrupoli e da una tecnologia che alimenta la disinformazione.

Questi imprenditori vedono nella deregolamentazione e nella destabilizzazione del sistema politico un’opportunità per espandere il loro potere e la loro influenza, anche a costo di compromettere i fondamenti democratici

Giovanni Scafoglio

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